Anche il 2024 si inizia con un volo aereo e una capitale e dopo aver vagliato alcune ipotesi e triangolato i prezzi degli alberghi coi voli la scelta ricade nuovamente su Londra (la cui ultima visita è datata 2020 ultima boccata d'aria prima del lockdown), che non manca di attrattive in ogni stagione dell'anno.
Giorno 1 - Partenza
Partenza comoda questa volta con un volo Vueling Firenze - Londra Gatwick, in teoria ad un orario perfetto per sfruttare quasi tutta la giornata nella capitale inglese, ma stavolta la Vueling ci tradisce, il volo partirà alla fine con quasi 4 ore di ritardo. Sgrunt !
A parte il ritardo volo senza problemi,
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Benvenuti in Inghilterra |
A Gatwick sperimenteremo subito il biglietto Contactless passando subito ai tornelli senza fare un classico biglietto, per salire sul Thames Link che ci porterà direttamente alla stazione di King's Cross nei cui pressi abbiamo prenotato l'albergo.
Oltre che ad essere uno snodo centrale dei trasporti londinesi King's Cross è famosa per il negozio ufficiale di Harry Potter e la messinscena del binario 9 e 3/4 a cui farsi fare la foto (a pagamento)
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La valigia che passa attraverso il muro ... |
Preso possesso dell'alberghetto, tipicamente inglese ricavato dall'unione di vecchie case, visto il ritardo accumulato l'unica cosa che ci resta da fare è precipitarsi alla
British Library lì vicino, accedere gratuitamente (amo gli inglesi per questa cosa) alla
Treasure Gallery e rimanere abbagliati dai capolavori conservati li e messi in mostra a disposizione di tutti.
Primo fra tutti il First Folio, la prima raccolta stampata delle opere di Shakespeare (era da tempo che la Daniela voleva vederla ... ed eccola accontentata)
Ovviamente essendone la patria hanno nella stessa bacheca anche il second, third e fourth.
Ma non solo Shakespeare, nelle teche si possono vedere spartiti di Mozart, lettere di Michelangelo, disegni di Leonardo, manoscritti di Oscar Wilde e Paul McCartney, scritti orientali e persino la famosissima Magna Charta
Sbattuti fuori all'ora di chiusura come di consueto, non resta che andare a fare un giro nei luoghi classici della movida londinese, Carnaby Street, Soho e rientrare in albergo con il programma di viaggio gia rivoluzionato a causa del ritardo.
Giorno 2 - Maratona musei
Si sa, con la maturità si apprezzano maggiormente i luoghi culturali e dal momento che sono gratuiti e il meteo a marzo a Londra non invoglia troppo a stare all'aperto, la mattina presto un po di metropolitane e all'apertura siamo davanti ai cancelli del Natural History Museum.
Essendo uno dei luoghi classici, entrambi lo avevamo gia visitato ai tempi delle prime avventure all'estero, ma un ripasso non fa mai male.
A dire il vero la cosa che ci ha spinto è stata quella di voler rivedere la grande corte principale in stile neogotico che ogni tanto passa in qualche pubblicità, poi un rapido giro per le sale non senza rimanere abbagliati dalle sale dei minerali e delle pietre preziose, dove ovviamente la mia attenzione verrà catturata dalla ormai classica bandierina con pezzo di Luna che ho gia visto in altri musei importanti (Musei Vaticani, Museo nazionale di Atene)
E ho sempre di più una gran voglia di scoprire dove si trovano tutti questi frammenti di Luna !!!
Dopo un paio d'ore basta uscire ed entrare nel palazzo accanto che ospita lo Science Museum (sempre gratuito) anche se un contributo è gradito.
Manco a dirlo la sezione più attrattiva è quella aerospaziale, dove in posto d'onore fa mostra di se la capsula "Charlie Brown" dell'Apollo 10, la prova generale dello sbarco sulla Luna
Piacevole anche la traversata della memori in mezzo agli oggetti di vita quotidiana dagli albori ad oggi, oltre ad una interessante mostra temporanea di orologi d'epoca.
Ma non finisce qui ! La maratona prosegue col museo per eccellenza, il British Museum, visitato l'ultima volta quasi 40 anni fa.
Inutile elencare e fotografare gli incredibili reperti custoditi dentro uno dei principali musei mondiali, faremo un eccezione per la Stele di Rosetta.
Altra sala, visitata con sentimenti contrastanti è quella dei marmi di Lord Elgin, dove sono conservati "pezzi" del Partenone e una delle cariatidi.
Infine, una volta sbattuti fuori come di consueto, la rivincita dello spirito nerd c'è nella visita e shopping compulsivo al vicino megastore "Forbidden Planet" tutto a base fantascienza in cui spaziare tra oggetti ispirati alla più famosa fantascienza, da Spazio 1999 a Star Trek passando per Star Wars, doctor Who e mille altri !
Giorno 3 - Londra periferica e Londra nuova
Lo spirito nerd ancora non soddisfatto, al mattino ci porta verso Upton Park, periferia est di Londra dove ha sede il Who Shop, negozio interamente dedicato al dottore più famoso della BBC.
Impossibile non passarci un sacco di tempo dibattendosi tra Tardis e Daleks per acquistare gadget e altri oggettini seguiti con l'occhio benevolo del bottegaio che dopo aver pagato gli acquisti si dimostrerà anche simpatico e collaborativo.
Una nota su Upton Park, il quartiere è decisamente diverso dalla Londra sfavillante della city, condomini bruttarelli, casette colorate malmesse lungo la strada principale, multietnico al massimo. Tuttavia alla ricerca di un bagno e di uno snack ci siamo imbattuti in un'ottima pizza a prezzi ridicoli da Fireaway.
Una corsa in metro e si sbarca nella nuova Londra, ossia la vecchia zona dei docks fluviali, ora trasformata in un quartiere ultramoderno sulle rive del Tamigi, dove non mancano installazioni artistiche !
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Problemi di traffico ? |
La zona di
Canary Wharf, una volta semiabbandonata è ora una selva di grattacieli, tra cui ci si muove praticamente solo a piedi o coi mezzi pubblici ed è sicuramente una parte di città che si rinnova ed è affascinante.
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Da Canary Wharf, un breve tratto in trenino sopraelevato fino all'imbocco del Greenwich Foot Tunnel, il passaggio pedonale che passa sotto il Tamigi ed è una curiosità che da tanto volevo provare ....
Attraversato il grande fiume, si risbuca all'aperto nella zona di Greenwich, in zona Royal Naval College, dove ci accoglie il famoso veliero Cutty Sark
Costeggiando il Naval College ci si può imbattere in creazioni originali, tipo la nave in bottiglia
Ma l'obiettivo è un altro, colmare una grossa lacuna che ci assilla da tanto .... entrambi non eravamo mai stati all'
osservatorio di Greenwich.
Lo si raggiunge a piedi attraversando il parco che circonda la collina (ovviamente l'osservatorio reale è in cima) , stavolta si paga per entrare per poter visitare il telescopio, le stanze dove hanno lavorato gli astronomi reali (gente tipo Flammarion, Halley etc) e soprattutto mettersi a cavallo del Prime Meridian, il meridiano 0, la linea che divide in due il mondo, e mettere un piede a EST e un piede a OVEST !
Come di consueto, si rimane fino alla chiusura e una volta fuori non resta che curiosare nel quartiere tra il famoso Greenwich Market e una sosta riscaldante ad un Fish & Chips.
Infine, visto che ormai il price cap per la metropolitana è raggiunto non resta che chiudere la giornata come era iniziata con un tocco di Doctor Who appena fuori la stazione di Earls Court dove fa bella mostra di se un Tardis
E passare per un doveroso omaggio all'altra leggenda londinese , Sherlock Holmes
Giorno 4 - Londra Alternativa
Tra i tanti posti unici di Londra, un po fuori dal centro (un bel po fuori), ma raggiungibile con metro è piedi c'è il BAPS Shri Swaminarayan Mandir, un tempio e centro culturale induista che probabilmente è il più grande d'Europa.
Gia da fuori l'aspetto è unico, sembra davvero di essere in India !
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La visita è gratuita e una volta passati i controlli di sicurezza, i gentili indù ci chiedono come unica cortesia di non fare foto all'interno e togliersi le scarpe.
E' un immersione in una cultura aliena, una serie di sale ognuna con un uso specifico, tempio, sale comuni, biblioteca, una grandiosa sala in marmi e stucchi e un gift shop.
Bello, l'odore di incenso ovunque, e in ogni angolo un indiano che ti sorride ed è pronto a guidarti o a fornire informazioni.
Il bello è che è un luogo vivo, frequentato principalmente da induisti in pellegrinaggio o in preghiera e pochissimi turisti curiosi, uno dei luoghi che ci piacciono.
Conclusa la visita, impossibile non fermarsi al dirimpettaio supermarket indiano dove acquistare qualche snack improbabile per affrontare il viaggio di ritorno verso la city !
Il resto della giornata lo dedichiamo al bighellonaggio tra altre cose inusuali, quali la grande colonna di The Monument, dedicata al grande incendio di Londra, il grazioso giardino tra i ruderi di una chiesa medievale il St Dunstan in the East Church Garden, e altri angolini quali il Lime street Passage.
IN verità l'intenzione era quella di dare un'occhiata a St. Paul, ma il costo del biglietto d'ingresso (25£) ci ha fatto desistere, come ci ha fatto desistere la coda per salire allo Sky Garden.
Ci accontenteremo di passeggiare e fare una visita alla Twinings, come cosa più inglese che c'è !
Giorno 5 - Ultimo museo e partenza
L'aereo per tornare a casa parte il pomeriggio, resta da impegnare la mattinata e quale miglior modo se non quello di buttarsi in uno dei grandi musei (gratuito) londinesi. Si ritorna in zona Natural History per puntare al famoso Victoria and Albert Museum.
Un immersione nella meraviglia delle arti decorative, pitture, mobile, oggetti di ogni parte del mondo, sculture antiche e moderne, in pratica ogni sala un viaggio. La visita è giocoforza breve, ma è impossibile non citare la grande sala dei "Cartoni di Raffaello", i preparatori per gli arazzi.
Difficile non perdersi tra le migliaia di oggetti, ma alla fine della visita nella zona "giapponese" cade l'occhio su una stampa giapponese che immediatamente richiama un noto tempio che abbiamo visitato nel novembre scorso ...
Miyajima.
Infine è il momento di ripartire, non senza un po di apprensione. E' domenica e ci sono lavori in diversi tratti della metropolitana con alcune interruzioni del servizio. Un po di corsa si riesce a capire che il blocco è a cavallo del Tamigi, per cui con un lungo giro arriveremo alla stazione del Thames Link a London Bridge, giusto in tempo per arrivare a Gatwick e rientrare, stavolta in orario !
Note finali :
Londra è sempre Londra, una di quelle che non smetteresti mai di scoprire, storica ma che sa rinnovarsi di continuo, quindi sempre una buona scelta.
la TFL (Transport For London) ha introdotto il biglietto "contactless" su tutta la rete ed è comodissima, basta una carta di credito o un telefono e si sale su qualsiasi mezzo. Non esiste abbonamento, ma c'è il "price cap" oltre una certa cifra (al momento della nostra visita era di 9 £, ma sono previsti aumenti) non si paga più.
Il negativo comunque c'è, Londra è lo è sempre stata, ma ora si esagera, è cara, carissima (almeno per noi poveri con l'euro) inoltre la situazione sociale sembra alquanto peggiorata; barboni, sbandati o peggio non sono difficili da incrociare e il cui numero sembra enormemente aumentato rispetto alla nostra ultima visita per pandemia.
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