giovedì 30 novembre 2023

2023 - Giappone 3 - Kyoto

ARASHIYAMA

Dal lago Kawguchi, bus regionale fino a Mishima, giusto per costeggiare ancora il nostro amico Fujisan e vederlo anche dal lago Yamanako. 

Non stupisce che il Fuji sia il simbolo del Giappone, è magnetico, non smetteresti mai di guardarlo ! Se poi hai la possibilità di diverse angolazioni è la fine !

Da Mishima, shinkansen fino alla nuova stazione di Kyoto e poi in albergo (abbiamo trovato una buona occasione per il Daiwa Roynet Hotel Kyoto-Hachijoguchi), poco distante a mollare i bagagli e rimanere stupiti davanti al cartello nella hall con il riepilogo della situazione del Momiji.

Indietro alla stazione per il treno locale JR fino alla stazione di Saga-Arashiyama

Arashiyama è un quartiere periferico di Kyoto, interamente votato al turismo e ce ne accorgiamo subito. Appena fuori dalla stazione ci troviamo a percorrere vie intasate di negozietti di souvenir e altro e in mezzo a una marea di turisti, sia giapponesi che stranieri (principalmente americani). Un po' una sofferenza e quando si arriva alla principale attrazione, ossia la foresta di bambù, non si possono non avere sentimenti contrastanti; ossia il posto è veramente bello, gli enormi bambù levano il fiato, ma non ti puoi distrarre ! 

E' difficile anche solo fermarsi per una foto senza il rischio di essere presi e portati via di peso dalla fiumana di persone che la percorre. Delusi ma sempre soddisfatti completeremo il giro del quartiere con un'occhiata allo storico ponte di legno Togetsukyo, e alla simpatica installazione detta "Kimono Forest" alla stazione Arashiyama capolinea del tram.

Ripreso il treno per tornare a Kyoto, avremo la prima disavventura geografica; cercando di arrivare dal lato giusto della stazione senza attraversarla finiremo per girare l'enorme edificio in lungo e largo, scoprendo però anche degli scorci notevoli come il corridoio delle stelle 

e la scalinata luminosa, con tanto di animazioni a tema turistico e sponsorizzata da Koji Ramen 

di cui acquisiremo subito la canzoncina come uno dei tormentoni musicali che serviranno per ricordare negli anni a venire.

Per la cronaca, dopo aver constatato l'impossibilità di attraversare la stazione, siamo ripassati dai tornelli per accedere alle banchine per andare dal lato dell'albergo !

Nota : Passare la pasmo sui tornelli di entrata della stazione e poi ripassarla in uscita non genera nessun costo. Peccato, ad averlo scoperto prima avremmo esplorato la stazione di Ryogoku a Tokyo con i cimeli del sumo invece che fare solo foto da fuori.

KYOTO NORD

 Colazione in stanza grazie al bollitore per fare il caffè e dolcetti acquistati dal Family mart vicino all'albergo, e di buon ora di nuovo alla stazione (attraversata passando dalle banchine) per prendere il bus JR (coperto dal JR pass) e dirigersi verso il famoso Ryōan-ji prima che arrivino le mandrie. Ryōan-ji è un importante tempio buddista zen con uno dei più famosi giardini secchi Zen. Fondamentale arrivare presto per goderne la calma ! Oltre al giardino che circonda il tempio vero e proprio che come di consueto è una meraviglia, una volte lasciate le scarpe all'ingresso si può raggiungere il giardino e sedersi a contemplare. Solo il fatto che i sassi del giardino sono lì da secoli, immobili, e da secoli qualcuno si occupa di mantenere i sassolini in ordine e pettinati, alla maniera zen, è stupefacente !

Obbligatorio farsi timbrare il libretto con il simbolo del tempio e la data scritta "a mano" in Kanji

Una breve passeggiata, con tanto di sosta al Family Mart di turno per comprare il necessario per un pranzo al sacco, e in poco tempo si arriva al Kinkaku-Ji, il famosissimo "Padiglione d'oro" e patrimonio UNESCO.

Abbiamo avuto la fortuna di godere di una giornata splendida e con questa luce qui siamo davanti a una cartolina ! Nonostante le tantissime persone si riesce abbastanza facilmente a scattare delle foto che sembrano finte da quanto sono belle ! E posso garantire che la vista dal vivo non è da meno. Uno splendido padiglione che si riflette sulle acque placide del laghetto circostante coi colori del momiji intorno. E' un dramma per cellulare e macchina fotografica !

Una volta che si riesce a staccarsi dal Padiglione d'oro, di nuovo a piedi verso un altro obiettivo, non prima di concederci una piccola pausa in un negozietto che attira l'attenzione. Giusto per stare seduti qualche minuti gustando un buon caffè da Hashimoto Coffee.

Pochi passi e si arriva ad uno dei più grandi complessi di templi Zen, il Daitoku-ji. LA zona è praticamente pedonale, ci aggireremo tra i vari edifici religiosi, molti con giardini zen. 

Avremo anche la sfortuna ( o fortuna) di trovare molti edifici chiusi per una cerimonia privata, la cosa se da un lato è disdicevole perché ci impedirà la visita ad alcuni, d'altra parte ci consentirà di vedere numerosi personaggi in abito tradizionale vero e non a noleggio ! Signore in kimono e signori in yukata che si aggirano tra le strade dei templi non ha prezzo !

Dal Daitoku, basta prendere un autobus (santa app Navtime) per arrivare poco dopo al castello di Nijo, costruito per volere del primo shogun Tokugawa Yeasu e rimasto residenza per secoli.

Giardini curatissimi, un ginko enorme esplosivo di giallo e la residenza vera e propria coi suoi paraventi e soffitti decorati e soprattutto col pavimento in legno appositamente cigolante per avvisare col rumore la presenza di qualcuno nei corridoi !


Sbattuti fuori come di consueto all'ora di chiusura del monumento, non resta che dedicarsi ad un minimo di shopping e a curiosare tra le vetrine e i banchi del Nishiki Market, vie coperte e girate a mercato dove si trova di tutto, e nella zona cibo non resisteremo alla tentazione e proveremo a cenare con una ... pizza dal "Pizzeria Bar Le Napoli" ! 

Che poi, nonostante ci aspettassimo le peggio cose, non era neanche malaccio. Pasta buona condimenti discutibili, ma risate assicurate !

KYOTO SUD

Ormai siamo abituati, partenza di primo mattino, treno sulla Nara Line e in poco tempo siamo al cospetto di uno dei più famosi e importanti templi del Giappone, il Fushimi Inari.

Insieme al Fuji questo è un'altra cartolina del Giappone, chi non ha mai visto la foto della donna in kimono che percorre la strada dei Torii arancio ... beh, la strada dei Torii è questa. La caratteristica principale del tempio infatti sono i sentieri costellati di Torii dedicate alla kami Inari, dea degli affari e del riso. Un appuntamento obbligatorio per un viaggio in Giappone !

Ma le nostre intenzioni sono bellicose ! A differenza della maggior parte dei turisti che si fermano ad una delle prime gallerie, fanno la classica foto e se ne vanno, noi arriveremo fino in cima onorando quello che che è per molti giapponesi, un pellegrinaggio, un luogo di devozione.

Salutate le volpette all'ingresso, quali messaggeri della dea Inari può iniziare l'ascesa, col sole ancora basso che filtra tra i rami degli alberi o tra il bambù

Torii .... tantissimi, una galleria infinita. Il bello è che sono una specie di ex voto; ogni torii è stato acquistato e installato da famiglie o anche aziende e su ognuno di essi c'è la relativa dedica (ovviamente in giapponese, ma leggibile grazie alla tecnologia del traduttore)

Ma non solo Torii, ogni slargo, piazzola,  anfratto è ricoperto da altarini e tempietti a loro volta sommersi da piccoli torii votivi e altre offerte. Disordinato, caotico, trasandato, comunque mistico. Si capisce che questo un luogo sacrissimo, paragonabile forse a Lourdes o cose del genere.

Comunque posso dire che dopo una camminata di circa 2 ore finalmente si arriva in cima ! Poco di diverso rispetto a tutto il percorso ma c'è una certa soddisfazione e non manca un sentito grazie a tutto l'ambiente circostante pervaso di queste divinità "aliene" comunque benevole.

Che sia l'equivalente di un pellegrinaggio lo vedremo poi nella discesa dove avremo l'onore di incrociare e salutare un anziano giapponese malfermo sulle gambe sulle scale a circa metà percorso,  determinato ad arrivare in cima con i suoi mezzi ! Accompagnato comunque dalla sua famiglia ma  non abbiamo potuto fare a meno di esprimere a gesti e sorrisi tutto il nostro rispetto.

Terminata la discesa e sbirciato nel tempio principale dove è in corso una celebrazione, non resta che rifocillarsi ad uno dei baracchini di street food appena fuori dal tempio e riprendere il treno per tornare in città, regolarmente in ritardo sulla tabella di marcia, visto che il Fushimi Inari ha richiesto più tempo del previsto !

Tappa successiva è il To-Ji, un grande complesso di templi all'interno della città con la pagoda a 5 piani più alta del Giappone.

Ad accoglierci, fermo in posa da sembrare finto un magnifico airone a riposo sul fossato che circonda il tempio e all'interno mentre ci aggiriamo nel cortile del tempio sentiremo distintamente alle nostre spalle la parola "Gaijin" (stranieri) con un malcelato tono di disprezzo.


Un po' ci ferisce, un po' lo si capisce dev'essere fastidioso per loro come per noi vedere folle di turisti comportarsi in maniera irrispettosa nei loro luoghi sacri.

Visitato il giardino e acceso un incensino per tutti i nostri cari siamo pronti per un breve tratto in bus diretti verso il tempio successivo, l'imponente Hongan-Ji, con la sua coloratissima Karamon Gate (o porta cinese) e  nella corte principale, oltre al grande tempio in legno dove stazione imperterrito un ginko secolare che nonostante la scarsa luce serale, fa la sua bella figura.


Cacciati fuori alla chiusura come di consueto non resta che arrivare nel quartiere della movida a Pontocho per un giro a sbirciare negli ultimi negozi aperti, cenare e rientrare in albergo.

KYOTO EST

A poca distanza dall'albergo, fermata del bus, carta pasmo e via (oramai siamo diventati micidiali coi trasporti giapponesi) e dopo un percorso che pensavamo più breve si scende alla base della collina che ospita il famosissimo tempio Kiyomizu-Dera costruito senza far uso di chiodi.

Una camminata (in salita) tra le botteghe ancora chiuse (bene muoversi presto la mattina) per arrivare prima alla Niomon Gate e alla pagoda all'ingresso del tempio che gia si presenta bene, ma non si può non rimanere abbagliati da tanta bellezza al passo successivo, affacciarsi alla terrazza su palafitte in mezzo al rosso degli aceri è qualcosa che leva il fiato ! 

La visita (prolungata ovviamente più del previsto) sarà impreziosita per l'occasione da una mostra di bonsai stupefacenti, molti dei quali secolari !

Uscendo dal tempio obbligatorio passare per le vie commerciali caratteristiche Sannenzaka e Ninenzaka tutte costellate di case-botteghe vecchio stile in legno, con fermata obbligatorio allo store ufficiale dello Studio Ghibli per un'immersione nel mondo di Totoro e una sosta rifocillante per un ramen in compagnia dei rumorosi giapponesi !


Tappa successiva al Ryozen Kannon caratterizzato dall'enorme statua della Kannon di 24 metri, in onore dei caduti della seconda guerra mondiale.

Poco fuori tocca al Kodai-Ji col suo laghetto, il giardino e il ponte costellato di aceri rossi e una piccola foresta di bamboo.

Ma non è finita qui, accanto c'è anche il Kennin-Ji con un giardino Zen e il soffitto della sala principale decorato con dei maestosi dragoni !


Una breve sosta per riscaldarsi in un caffè e un piccolo sforzo per visitare l'ultimo tempio della giornata, lo Yasaka che è anche un parco e giardino pubblico che ospita tra l'altro il famoso ciliegio piangente di Gion, uno dei simboli vegetali del quartiere.



Si perchè alla fine della giornata siamo finalmente, in teoria all'ora giusta, nel quartiere di Gion, quello delle Geishe. Ci aggireremo furtivi (insieme a qualche migliaio di altri turisti) intorno alla Hanamikoji dori con la speranza di poter vedere almeno di sfuggita qualcuna di queste icone giapponesi.

Riusciremo per un attimo a vederne una (non so se Geisha o Maiko) attraversare la strada per entrare in una Ochaya, ma non sapremo mai se ne abbiamo vista una vera o una turistica, uscita solo per illudere l'esercito degli "invasori"

Concluderemo la serata andando verso l'altra zona storica, la Shinbashi-Dori, via che almeno è stata mantenuta con l'aspetto storico, senza neon deturpanti, molto tranquilla e fermarsi a cena in un tipico giapponese izakaya seduti al banco con la cucina a vista davanti a noi ! 



.... continua >>>  - Giappone 4 - Nara, Hiroshima, Yokohama



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