giovedì 30 novembre 2023

2023 - Giappone 2 - Fuori città, Fujisan e altro

NIKKO

Ed ecco arrivata l'ora del nostro primo Shinkansen ! Dalla stazione di Ueno per la città di Utsonomya, un po di apprensione, subito mitigata dall'organizzazione e dall'abbondanza di informazione tra App e segnaletica tutta regolarmente traslitterata e tradotta ini inglese (tra l'altro il treno per Utsonomya è quello che va a Fukushima !).

Sono circa 45 minuti di tragitto tutti da passare con gli occhi al finestrino a vedere il Giappone che passa.

Alla stazione di Utsonomya, basta seguire la line marrone in terra che porta fino al trenino Nikko Line sempre coperto dal JR Pass per altri 45 minuti di percorso a velocità normale attraverso la campagna giapponese fino ad arrivare a Nikko, paesino alla base delle montagne.


Dalla stazioncina al tempio di Nikko è una discreta camminata, nulla di impossibile, anzi, invece degli affollati autobus,  approfitteremo per curiosare nei negozi, nei locali e nelle case (dove un simpatico vecchietto ci inviterà a prendere una talea di una sua piantina). Fatto qualche acquisto di souvenir e il necessario per uno spuntino al sacco è ora di fermarsi sul ponte moderno per le prime mille foto al ponte storico, lo Shinkyo. Volendo per 500 Yen (ormai diventati ieppoli), si può attraversarlo, ma non ha senso, è bello visto da lontano.

Passato il ponte subito su per le scale per entrare nel famoso tempio di Nikko, il Tosho-Gu dedicato al nostro ormai amico Tokugawa Ieasu, dove ha qui la sua residenza "definitiva".


Il tempio, come tutti del resto, è in realtà un complesso di splendidi templi circondati dalla foresta, che col momiji in corso regala scorci e colori impagabili.

E' un monumento classificato UNESCO, tesoro nazionale del Giappone ed ovviamente e giustamente affollato. Inutile dilungarsi su questo o quel tempio sono tutti bellissimi, le particolarità sono alcuni ornamenti dei fregi tipo le famose 3 scimmiette "non vedo, non sento, non parlo" che scopriremo avere un ben altro significato ... ossia "Non vedo il male, non sento il male, non parlo del male" cioè un messaggio positivo invece che il top del "faccio i fatti miei".



KAWAGUCHIKO e MONTE FUJI

Può esistere un viaggio in Giappone senza monte Fuji ? Certamente no, e la nostra scelta ricade sulla famosa zona dei "5 laghi" e precisamente sul maggiore e meglio collegato, il lago Kawaguchi.

Da Shinjuku, partono i Fuji Excursion, treni mezzi JR e mezzi no .... tanto per chiarire la situazione "articolata" dei treni giapponesi :  Ci sono numerose compagnie che gestiscono treni e tratte, la JR è la nazionale ma non gestisce le tratte minori. Allora come funziona ... Da Tokyo a Otsuki treno e binari sono della JR (quindi coperti da abbonamento JR pass). Da Otsuki a Kawaguchi invece treno e linea sono della compagnia Fujikyuko Line, ok quindi ? A Otsuki il treno si divide ! Metà JR proosegue sulla linea nazionale, metà passa sulla linea locale fino a Kawaguciko, bisogna avere l'accortezza di salire sul vagone giusto (per fortuna i display informativi non mancano), e alla scesa dal treno pagare la tratta da Otsuki in poi mediante la nostra amica Pasmo. C'è da farsi venire il mal di testa almeno fino a quando non si entra nel meccanismo !

Comunque, treno per destinazione turistica, ovviamente affollatissimo e per l'unica volta durante il nostro viaggio abbiamo dovuto viaggiare in piedi fino alla nostra prima tappa, alla stazione di Shimoyoshida.

Di per se sarebbe una stazioncina di campagna insignificante, a parte il fatto che appena fuori ti si para davanti (finalmente) il monte Fuji in una giornata che dire gloriosa è riduttivo; sole abbagliante e aria pulitissima.

Come sempre ottime e precise indicazioni (ma sarebbe sufficiente seguire la folla), indirizzano verso il "Arakura Sengen Park". Il parco (a ingresso libero) sorge intorno a un piccolo santuario shinto sul fianco della montagna, tutto in salita, scalabile con una lunga scala immersa tra gli aceri giapponesi che inquadrano la sacra montagna.

Salire è giustamente faticoso, bisogna guadagnarsi il privilegio di affacciarsi ad una terrazza che è una delle cartoline del Giappone, da li è in mezzo alla folla ordinata si riesce comunque a fare la foto della Chureito Pagoda con il Fuji sullo sfondo. Non ci sono parole, è tremendamente fotogenica, ed è una di quelle immagini che descrivono il Giappone.

Abbiamo anche avuto la fortuna della giornata perfetta, il che ci renderà difficile staccarsi dalla vista. Giro, rigiro e migliaia di scatti, ed è impossibile poi non fermarsi per il pranzo a sacco nell'area picnic con una delle più belle viste che ci siano.

Ce ne sarebbe abbastanza per dichiarare la giornata spesa bene, ma non finisce qui. Alla stazione con un trenino locale addobbato da "Trenino Thomas" (i giapponesi sono fantastici) in poco tempo si arriva al villaggio che è il centro della zona turistica, Kawaguchiko.

Che sia una zona battuta dal turismo si vede appena fuori dalla stazioncina, file interminabili davanti alle fermate del bus circolare che serve il lago e davanti alle fermata dei taxi .... 

Ma il nostro obiettivo è un altro, un po' di caparbietà, un po' di fortuna, e qualche indicazione da parte di qualche giapponese gentile, dopo alcuni tentativi andati a vuoto riusciamo a noleggiare una macchinina (soprannominato poi cubotto) per poco meno di una giornata, da riconsegnare il giorno dopo alle 13:00, non molto ma ce la faremo bastare.

Grazie al cubotto, superata l'impasse della guida dalla parte sbagliata, andremo subito al nostro albergo il Route Inn Kawaguchiko, che ci regala una vista niente male !

Decisi però a sfruttare appieno il poco tempo a disposizione della macchina a noleggio, andremo subito a esplorare il lungolago che ahimè troveremo oberato di traffico, pareva di essere sull'Aurelia in un giorno di punta !!

Con macchina a disposizione facile fare la spesa per la cena in un conbini e constata l'impossibilità di parcheggiare, si opta per tornare all'albergo e tentare di andare verso il paese con il bus che ha la fermata comodissima.

Il problema era che si trattava proprio dell'ora di punta, una volta scesi dal bus alla stazione (presumibilmente il centro del paese) ci troviamo nella desolazione assoluta !!! Solo un negozio di souvenir aperto, ma col proprietario gia in procinto di chiudere e sono solo le sette di sera !

Inoltre il bus che avevamo preso era l'ultimo !!! Taxi neanche col binocolo, insomma ci toccherà tornare all'albergo a piedi col buio e col vento freddo che scende dal monte Fuji a tenerci compagnia !

Il giorno successivo, in piedi presto per una colazione a buffet e via subito sul cubotto, prima fermata sulla sponda nord del lago Kawaguchi al Nagasaki Park dove c'è una delle migliori viste del monte Fuji che si riflette sul lago.


Non a caso troveremo fotografi accampati e una coppia in abiti tradizionali in posa.

Poi senza indugi verso la strada (a pedaggio) che sale sul monte Fuji, la Subaru-Line che porta alla 5^ Stazione, la più alta, la più vicina alla cima del vulcano.

Ci troveremo a salire su una bellissima strada, asfaltata alla perfezione (avrei voluto avere una moto )  che passa in mezzo al bosco, per poi aprirsi sul panorama gia alla 4^ stazione e arrivare alla quota massima a 2305 m. dove c'è il complesso turistico, con tempio, souvenir e ristorante. Un posto perfetto per darsi allo shopping sfrenato e gustare i dolcetti del Monte Fuji (però sui dolcetti vinciamo noi a mani basse).



Curiosità la 5^ stazione del Fuji è gemellata con la Jungfrau svizzera, sono gli uffici postali più alti dell'Europa e del Giappone.

E ovviamente, la trovata della giornata la "Melody Road", ovvero un tratto di strada con l'asfalto rigato in maniera tale che se percorsa a 50 Km/h suona una melodia tradizionale. Meraviglioso 

 Posare i piedi sulla terra nera del Monte Fuji è un emozione, un traguardo, un emozione incredibile !

Tornati in paese, dopo l'avventura dal benzinaio, e riconsegnato il cubotto al gentile noleggiatore, non resta che andare a sbirciare (in bus) con la poca luce che resta al corridoio degli aceri in testa al lago, dove si concentrano le maggiori attrazioni turistiche con tanto di mercatino e giostre, il tutto vista Fuji che per il tramonto ci regala un'ultima vista mozzafiato.


Non resta che chiudere il nostro soggiorno a Kawaguchiko sfruttando l'onsen dell'albergo, da frequentare assolutamente nudi e separati. Stare a mollo nell'acqua calda con vista sul lago e sul Fuji è sicuramente una cosa più che appagante.

OKAYAMA, IMEJI, OSAKA

Escursione con base a Kyoto, grazie al nostro amico JRP, di mattina presto subito shinkansen fino a Okayama. Fuori dalla stazione immancabile prendere il tram storico in direzione del famoso castello (fermata Shiroshita), quello detto del Corvo, per via del suo colore nero.

L'impatto paesaggistico è stupendo, Il castello si affaccia a strapiombo sul fiume Asahi, ed è spettacolare.


Quello che resta del castello è in effetti solo la torre principale, gli interni sono praticamente vuoti e sono attrezzati a museo con qualche reperto notevole, ma la visita è giocoforza breve. Altro discorso per i giardini del castello sulla sponda opposta del fiume (raggiungibili grazie a un ponte pedonale) che sono un dipinto da come sono curati e colorati dai colori d'autunno.

Tornati alla stazione, stavolta su un tram travestito da "Chugginton",

A seguire un breve tratto in shinkansen fino a Imeji per ammirare il più bel castello del Giappone.

appena fuori dalla stazione gia si staglia alla fine del corso principale, che si rivelerà una piacevole passeggiata fino ai giardini del castello, che manco a dirlo è ovviamente patrimonio Unesco.


E' veramente una meraviglia e la ricerca della foto perfetta richiederà molto più tempo del previsto !

Anche questo castello, se pur così importante, sappiamo essere praticamente vuoto, per cui trascureremo la visita degli interni per completare la giornata dei castelli con un salto ad Osaka, grazie sempre ai treni e alle metropolitane super efficienti. Raggiungere il castello richiede una bella camminata, perché dalla fermata della metro occorre attraversare tutto il parco. La fatica (relativa) è tuttavia ben ricompensata dalla vista dello splendido castello per l'occasione illuminato di blu.

Una giornata di castelli, bellissimi, resa possibile dal fatto di usare treni, metro e tram di tre città diverse con una semplicità che non credevamo fosse possibile ! 

KAMAKURA

Piccola escursione, ma obbligatoria, al paese che ospita uno dei maggiori centri religiosi.

Dalla stazione JR, trenino a scartamento ridotto fino alla fermata Hase e dopo una breve passeggiata si entra nel primo dei templi importanti, Hase-Dera, buddista.

Il tempio, ovviamente in salita è come di consueto costituito da più edifici, oltre a una grotta dedicata alla dea delle belle cose (salute, felicità, musica etc) la Benzaiten, ospita una statua lignea della Kannon tra le maggiori del paese 




e il santuario dei mille Jizo, spiriti dall'aspetto simpatico protettori dei bambini e dei viaggiatori.


Ma la maggior attrazione di Kamakura è il Kōtoku-in, che ospita l'enorme statua di bronzo del budda,


 luogo di pellegrinaggio da secoli e uno dei santuari più importanti del Giappone. Il tempio in se non è grande, ma il cortile è sovrastato dall'immensa mole della statua che da buona tradizione buddista, non intimorisce, anzi ... infonde pace e serenità. Poco lontano, come da tradizione, sono appesi i sandali del Budda, rinnovati di tanto in tanto da gruppi di fedeli, e il locale dove sedersi (???) e gustare una birra locale.


Ultima sosta improvvisata a Ofuna, che ospita un tempio con un enorme statua della kannon che spunta dal profilo della collina.

.... continua >>> Giappone 3 - Kyoto

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