Forti del nostro bollino per le autostrade svizzere comprato l'anno scorso, parte l'idea di sfruttarlo fino in fondo, approfittando per attraversare la Svizzera e puntare rapidamente verso l'Alsazia, regione francese che ci ha dato tante soddisfazioni turistiche.
Giorno 1 - corsa contro il tempo !
Per ottimizzare, ovviamente partenza il pomeriggio e corsa verso la Francia, attraversando le gallerie di Chiasso e poi del San Gottardo al pelo poco prima della chiusura notturna ... un minimo di affanno, ma l'impresa riesce e a tarda notte possiamo prepararci per dormire nell' Enzo Hotel di Mulhouse, giusto per non dormire in casa dagli elvetici che sono carissimi !
Giorno 2 - I villaggi delle fiabe
La corsa serale ci lascia il vantaggio di essere gia in zona al mattino, per cui rapida colazione e via a esplorare i pittoreschi villaggi dell'Alsazia.
Prima tappa a Neuf-Brisach, città fortezza progettata da Vauban. Come ci aspettavamo, (e forti delle esperienze precedenti, tra le quali Bourtange in olanda),
La città, pur spettacolare vista dall'alto per via della sua forma a stella, dal basso appare ben poco interessante. a parte una cerchia muraria intatta ed imponente, non offre particolari vedute suggestive, per cui la visita è breve, e ben presto puntiamo su Eguisheim, molto più colorata !
Anche Eguisheim è un villaggio fortificato, ma di origine medievale e all'interno aggirarsi tra vicoli e casette colorate è divertente. Gli addobbi natalizi lo rendono veramente un villaggio fiabesco, piacevole da esplorare nonostante il freddo di dicembre.
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Eguisheim |
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Eguisheim |
Carino l'ambiente, ma i mercatini di natale, come da programma offrono ben poco di interessante, giusto il tempo di qualche passo, qualche foto ma soprattutto un bicchiere di Vin Chaud (che diventerà il leit-motiv di questa minivacanza) e un kougelhopf (dolce tipico alsaziano) caldo appena sfornato dalla boulangerie del paese !
Qualche breve divagazione sulla route de Vin d'Alsace
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e dopo poco di nuovo fermi ad esplorare l'altro micropaese della zona,
Turckheim.
Turckheim è più piccolo (forse il più piccolo della zona), ma ha una bella porta medievale che introduce alla piazza centrale del paese, rigorosamente e doverosamente addobbata a villaggio natalizio
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Turckheim |
Tralasciato il paese più famoso,
Colmar (che visitammo l'anno scorso), il programma (già ampiamente tagliato per mancanza di tempo) prevede la sosta a
Riquewihr, sicuramente uno dei più coreografici.
Anche Riquewihr è un villaggio fortificato medieval alsaziano, e raggiunto al crepuscolo, potremo assistere alla sua trasformazione in villaggio delle fiabe con l'accensione delle luci natalizie. (Tra l'altro pare che questo villaggio sia stato d'ispirazione sia per la Disney che per lo studio Ghibli)
Anche se è ovviamente tutto in salita e assalito da una marea di turisti (abbiamo dovuto parcheggiare abbastanza lontano dal paese) direi che si lascia guardare, facile farsi trasportare dalla magia (e se non si sta attenti anche dalla fiumana di persone)
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Riquewihr |
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Riquewihr |
Non ci faremo mancare, anche perché è decisamente freddo, l'ormai classico vin-chaud.
E' già buio, ma è inverno, non è tardi e allora puntiamo al bersaglio grosso, ossia
Strasburgo dove arriviamo ad un orario decente, pronti a esplorare la capitale dell'Alsazia sotto Natale
Parcheggiata la macchina vicino al centro (Parcheggio Austeriltz), in pochi passi siamo gia nella movida natalizia, e la cosa ci viene fatta subito notare
Due passi per il centro per apprezzare le innumerevoli luci natalizie, l'ultimo vin chaud di fronte alla cattadrale
Un giro in place Klèber dove alloggia il grande abete (le grand sapin) e l'altra tranche di baracchini natalizi,
Per poi arrivare alla zona più tranquilla, ma tremendamente coreografica della Petite-France, coi suoi canali e i ponti coperti dell'ormai onnipresente Vauban
Inevitabilmente poi il freddo prende il sopravvento e merita ritirarsi per una ricostituente dormita poco fuori città.
Giorno 3 - Verdun e la Lorena
Dopo la giornata "natalizia" un po' di sano turismo non guasta, visto che non è lontanissimo decidiamo di puntare ad uno degli obiettivi segnati e lasciati nel cassetto da tempo ... direzione Verdun, a guardare con gli occhi di oggi quella che è stata la zona della più cruente e prolungata battaglia della "grande guerra".
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Stele Poincaré |
La strada che porta verso i luoghi simbolo della guerra è costellata di trincee, fortini e monumenti grandi e piccoli, tutti con riferimenti a quel triste periodo, la cui memoria viene attentamente conservata nel "Memorial de Verdun"
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Memorial de Verdun |
e nell'impressionante Ossario di Douaumont
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Ossario di Douaumont |
Ma la nostra prima tappa sarà il vicino
Fort Douaumont, cittadella militare sotterranea, monumento nazionale, visitabile.
Pagato il biglietto d'ingresso e provvisti di una brochure si può iniziare ad esplorare l'immensa struttura sotterranea che ben rende l'idea di quale inferno doveva essere vivere li come soldato, tra buio, umidità, puzza, rumore e affollamento, tuttaltro che un ambiente salubre.
Nonostante siano passati 100 anni sono ancora visibili le cicatrici lasciate dalle bombe nel profilo della collina che custodisce il forte
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Ancora i segni dei bombardamenti |
Tappa successiva all'
ossario, che raccoglie i resti di più di 100.000 soldati molti dei quali ignoti. E' l'equivalente del nostro sacrario di Redipuglia, che in quanto a monumentalità lo batte 10 a 1, cari cugini francesi per l'omaggio ai caduti stavolta vinciamo noi !
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Interno della galleria |
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Rispetto |
Ultima sosta al memoriale / museo per acquistare il nostro souvenir ... lo 0 euro e poi partenza per il capoluogo della Lorena,
Nancy.
Nancy, sede dei duchi di Lorena, ma famosa soprattutto per la sua bella piazza, Place Stanislas che sotto le feste troveremo ben agghindata di luci e baracchini, nonostante il freddo pungente un piacere fermarsi ad apprezzare i bei palazzi e a gustare un po' di street food, accompagnato dall'immancabile vin chaud.
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Place Stanislas |
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il Nettuno, uno degli angoli della piazza |
Manco a dirlo .... questa piazza è un sito UNESCO, che ben volentieri aggiungeremo alla nostra collezione.
Altro breve trasferimento e per la notte soggiorneremo a Contrexeville, località termale del tempo che fu presso il nostro secondo Enzo Hotel.
Giorno 4 - Vittel e rientro
Memori della bella impressione e dalla piacevolezza di Vichy (
visitata nel 2020) l'intenzione è dedicare un po' di tempo al parco termale di
Vittel , ma i propositi vengono subito ostacolati dall'irrinunciabile pizzeria automatica, da usufruire rigorosamente al mattino
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Pizza automatica |
tanto da farla diventare una "tradizione" dopo le risate fatte l'anno scorso nei
Vosgi.
Parcheggiata la macchina senza problemi nei pressi del parco termale, veniamo accolti subito da un'aria malinconica e dimessa (oltre che da qualche fiocco di neve).
La struttura è enorme ed è un monumento "ai bei tempi che furono", l'edifico del grand Hotel/Casino è in evidente stato di abbandono
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTg-E6SjDob0mkkjvvByd8JONtRhQ8XpuZG0wME1huwOkiqwAAWThIheNjbScKfq4KtvdyyWlQZ-lWhsxnmtrOG8us6c52J5Zv_96NLt7hE0YmefUWA8hYJrw8ZS3Tvkq9NerpuI6yCB33yqevmtHeuEadMU-MRHlHB04t2ej-ikgo0LQqskWOZMl_8Q/s320/202212-Alsazia%20620.JPG) |
Grand Hotel ... chiuso da un bel po |
Resta il parco ben tenuto e il padiglione dello stabilimento termale in stile Art Nouveau, comunque desolatamente vuoto (ma è anche dicembre .... non il mese adatto per passeggiare nel parco).
Non resta che fare rifornimento d'acqua termale all'interno dello stabilimento (ma prima bisogna comprare il bicchierino) con tanta pazienza visto che l'acqua "libera" è praticamente un pisciolino, ma non demorderemo, anche perché non c'è praticamente nessuno.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCLxHYZnbg3X0PyXdu9Yp6yznMejxY--l4uk6p68otJQaYEpi8_ycU3mKYtI5i6yi0nRNXNoC9Z7PJdh-81LQkyLXI6njlHmxY5oCvQSLPBjLJtHdPQKv0jsucQaG_EvSKOPWRD5UYqWNR4vixlwOtGrTfwXyfLVPj7ppqmr9AdjVzlmInsib9xWeZRw/s320/202212-Alsazia%20660.JPG) |
Sorgenti di Vittel |
Carichi, insomma, di acqua salutare non resta che riprendere la via di casa, ma concedendoci un ultima sosta a
Épinal che le brochure raccolte indicano come uno dei paesi da visitare assolutamente sotto natale in Lorena.
Armati delle migliori intenzioni, una volta lasciata la macchina sul "lungarno", inizialmente mostreremo il nostro apprezzamento sulla neve
Ma tutte le nostre aspettative verranno irrimediabilmente deluse nel giro dei pochi minuti successivi. Per le feste di San Nicola, l'addobbo del paese consta in 2 baracchini (col Vin Chaud), una micropista del ghiaccio nella piazza della chiesa (tra l'altro neanche un gran che)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggWb_U-iNT0RFmXgtl-b8rvyiRoyWvB8sTMJzKU-E_eiOm28hwZ8PhKtD6AxmLdSr668EtHu-VNsmIPZTfxsMeFVG7KPRKD7VK33Uh64ZKq3GWkpBcUaW4dhEt1F0hwHEvj096bCv7DjhBS875hdyc0K_xSTXn-SJjgaQ3EyXLgliWZj39LJyfw-ZTIA/s320/202212-Alsazia%20690.JPG) |
Épinal |
E con le prime ombre della sera ( e la neve che comincia a fioccare) non resta che attraversare il
Col de Bussang sui Vosgi e prendere l'autostrada fino a casa.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhklKaaU45t2P6aOw1bFb2lrha4T5A_078lxeywTAMsy46gVxP5EsRinUkxAkGqYnhzRWe_owCOvVtbpb_ad5aXV_mf-LrsPEvk1UT-s3X52KUCvEIeiOMg3HiiGuPHDkR0Q7MN13-Og9u7gMmOQenrTIic97dqrC9UGklLANl2c9drL1maMEGRRIJXog/s320/202212-Alsazia%20700.JPG) |
Magia della neve |