Una destinazione che si è fatta lentamente strada nella testa, dopo essersi resi conto che Alpi e Appennini cominciavano a stare stretti ....
La catena montuosa che fa da confine naturale tra Francia e Spagna, con le sue vette e le sue strade teatro della mitologia del Tour de France.
Son ciclisti, è vero, ma un occhio al percorso della gara ogni tanto, fa scoprire strade e paesaggi sempre nuovi.
Destinazione Pirenei, ma anche destinazione "viaggio", in considerazione del chilometraggio e della possibilità di cadere in tentazione durante la strada, sarà un viaggio in stile "randagio", quindi nessun albergo prenotato, nessun appuntamento, una traccia da seguire, pranzi veloci e sosta quando arriva la stanchezza serale, fidando sull'ottima organizzazione alberghiera francese .... per la Spagna si vedrà ....
Giorno 1 : Da Genova a Carcassonne, 730 Km circa >>> Traccia Gmap <<<
Giorno di trasferimento, tanta autostrada e sabato di partenze, presumibilmente con traffico abbondante, quindi partenza di buon mattino e direzione confine francese sfruttando al meglio la frescura delle prime ore di luce. Come da programma l'autostrada francese della costa azzurra è trafficata e richiede pedaggi forfettari in più punti (pagabili con carta di credito per fortuna), ma almeno si fan scorrere i chilometri e lasciamo alle spalle, Montecarlo, Nizza, Cannes .... .
In tarda mattinata si arriva a Aix en Provence ed è il momento di uscire dall'autostrada in modo da dare un'occhiata alla decantata regione della Camargue e iniziare a guardarsi intorno alla ricerca di una Boulangerie .... in grado di offrire qiualcosa di sicuramente migliore rispetto al classico autogrill.
La Camargue, non si smentisce, il primo paese che incontriamo è Saint Chamas che nell'area archeologica a fianco della strada esibisce orgoglioso un ponte di epoca romana, il Pont Flavien
E poi una bella strada dondolosa tra laguna e pinete con traffico finalmente inesistente, insomma un territorio che ha molte somiglianze con la bassa Maremma.
Passiamo Istres, cittadina balneare e la brutta industriale Port St. Louis, ma il bello lo troviamo comunque, questa volta è panorama umano .... sono le chiuse sul Rodano
Una breve capatina ad Arles cittadina dedicata ormai a quel geniaccio di Van Gogh e poi fino al paese marinaro per eccellenza della zona Saintes Maries de la Mer, che esibisce orgogliosamente il proprio simbolo, la croce di Camargue
Con la sua spiaggia, i suoi bagnanti e la plaza de toros ..... una piacevole confusione, ma tutt'altro che affollata.
La tappa successiva ci porta ad un baracchino per strada dove si acquistano prodotti della fattoria, più che altro frutta, nello specifico .... "Popone", che provvederà in maniera elegante a odorizzare il fido bauletto e il suo contenuto .... Popone da bauletto, che sarà una delle costanti di questo viaggio.
Col sole che inizia a farsi basso, dalla periferia di Montpellier è autostrada (stavolta col biglietto e il casello di uscita) fino alla nostra meta prevista, la splendida "Carcassonne"
Con tanto di giro serale per le vie della cittadella fortificata, tra negozietti e localini per godere della sua atmosfera irreale tra le mura altissime.
Giorno 2 : Da Carcassonne a Sort (Spagna) 320 Km circa >>>Traccia Gmap<<<
Confermando quella che è una buona abitudine, sveglia presto e con la luce del mattino offuscata da una fastidiosa foschia ci lasciamo alle spalle Carcassonne e iniziamo a far scorrere sotto le ruote i chilometri di campagna francese che ci dividono dalla prima sosta della giornata, ossia il mitico Castello di Montsegur
Uno dei motivi per cui abbia fama di inviolabile possiamo verificarla con i nostri occhi ....
Il castello è lì dietro la nuvola .....
La volontà di arrampicarsi fin lassù è sconfitta a causa del nebbione .... ci dobbiamo accontentare della bella strada per arrivare fin li, un continuo saliscendi tra colli e strade curvose che porta fino ai primi contrafforti dei Pirenei .... e finalmente arriva l'inizio della prima salita ... da Aix-les-Thermes parte la strada per il primo dei nostri passi pirenaici,
il mitico Col de Puymorens di cui abbiamo il >>> VIDEO <<<
Che prelude l'ingresso nel Principato di Andorra
E alla strada più alta del nostro viaggio, il Port d'Envalira a 2408 m che si merita un bel >>> VIDEO <<<
due cose su Andorra .... il primo paese che s'incontra in questo microstato è Pas de la Casa (ma non è un passo !!! ), in pratica una stazione sciistica di una certa rilevanza perennemente invasa sopratutto da francesi che vanno li per il clima estivo, molto più gradevole del fondovalle e del prezzo della[b] benzina .... poco più di 1€ al litro
Per il resto è un ammasso di alberghi, ristoranti, negozi vari, comunque molto molto vivace .... a differenza del poco lontano Puymorens francese, praticamente disabitato.
La discesa dall'Envalira porta alla "capitale", Andorra la Vella e per quel poco che si è visto una città bruttarella e abbastanza insulsa. Confusione, grandi e piccoli negozi, edilizia moderna di vetro e acciaio che scimmiotta le metropoli continentali, ma che poco ha da spartire con quello che è l'ambiente montano della zona.
Quello che da motociclisti ci piace invece è il circuito della "Rabassa", da San Julià de Lòria parte una strada spettacolare che tra curve ampie, asfalto perfetto, traffico inesistente e panorami mozzafiato risale fin oltre i 2000 metri.
Non è una strada di comunicazione, porta semplicemente lontano dal traffico del fondovalle e alle varie stazioni di un parco avventura "Naturlandia" .
Scesi a valle con un'espressione di sano godimento dietro alla mentoniera siamo pronti per il successivo sconfinamento .....
E siamo finalmente in SPAGNA !!!
E' solo un cartello a dividere Andorra dalla Spagna, ma vuoi mettere la soddisfazione di arrivarci e poter dire "Sono arrivato in Spagna con la moto !", a maggior ragione per me che non ci avevo mai messo piede.
Scartiamo La Seu d'Urgell come sosta notturna, sia perchè è ancora presto, sia perchè risente dei prezzi alti della vicina Andorra, non resta che fare un "passo" avanti (nello specifico il Port El Cantò) che regala ancora un po di frescura coi suoi 1700 e pacca metri e panorami atipici presso LLagunes
sosta notturna al paese successivo del nostro itinarario ossia Sort, che scopriremo piacevolmente animato la sera, esattamente come ci si aspetteva della Spagna, nonostante sia praticamente in fondovalle e quindi tutt'altro che fresco (secondo i nostri parametri, ma non quelli spagnoli .... evidentemente)
Giorno 3 : Da Sort (Spagna) a Bareges (Francia) 190 Km circa >>>Traccia Gmap]<<<
Dopo la prima sveglia spagnola .... almeno per me oggi è un giorno emozionante ... il classico tappone pirenaico da Tour de France, sono in programma i colli più mitici della leggendaria corsa a tappe
Prima cosa, occorre varcare di nuovo il confine, cosa fattibile affrontando uno dei più alti passi spagnoli, il Port de Bonaigua coi suoi 2072 m
Non è una strada, è una una pista, ottimo asfalto, carreggiata larga, curvoni ampi e traffico praticamente assente, a parte qualche animale al pascolo ..... protagonisti del >>> VIDEO <<<
La vista dalle curve del Bonaigua è tutto fuorchè brutta
Per cui fa ancora più strano trovare il bar e gli altri esercizi al passo completamente chiusi e persino i paesi lungo la strada, che all'apparenza sono delle gran belle stazioni sciistiche, quasi completamente chiusi e praticamente disabitati .... evidentemente in Spagna la vacanza estiva in montagna non è molto considerata ....
Siamo costretti a lasciarci indietro i bei passi spagnoli, senza un adesivo o un gadget generico degno di tale nome ....
si rientra in francia dal Col du Portillon
Sfidando in discesa gli stradini francesi che hanno ben pensato di rifare l'asfalto su entrambe le carreggiate senza lo straccio di un cartello e con gli schiacciassassi sui tornanti, che non è proprio una bella cosa.
Poi finalmente si inizia una sequenza di passi "da brivido", dopo il Portillon, ci facciamo avvolgere dalla belle curve e dall'asfalto perfetto post Tour de France del Col du Peyresourde,
, dell'altrettano mitico Col d'Aspin
e il leggendario Col du Tourmalet, il "Gigante dei Pirenei"
Nonostante il cielo grigio, la strada è comunque asciutta e bellissima, ma ancora di più è grande l'emozione per aver raggiunto una mèta, sognata da tempo ....
Impossibile non fermarsi per un qualcosa di caldo al bar, attrezzato ovviamente come piccolo museo del ciclismo, e un doveroso giro alla caccia dell'adesivo del passo
Poi è discesa tranquilla fino a Bareges dove troveremo alloggio all'albergo "Grand Bivouac", in puro stile francese, gestito da due simpatiche "zie"
Giorno 4 : Pic du Midì, Cirque de Gavarnie, Lourdes 150 Km circa
>>>Traccia Gmap]<<<All'albergo dove pernotteremo per due notti, hanno un comodo "parcheggio coperto" per le moto ....
Da Bareges, subito verso il Tourmalet nella gloria della luce del mattino per un ripasso che proprio schifo non fa e per un doveroso >>> VIDEO <<<
Con tanto di vista dal basso del primo delle "Les 4 fantastique degli Haute Pyrenees " come lo definisce la prosopopea francese
L'osservatorio (praticamente ex) dal glorioso passato scientifico del " Pic du Midì "
Posto a quasi 2900 metri su uno spuntone di roccia che domina tutta la zona circostante, un vero nido d'aquila, raggiungibile con una funivia (36€ a persona) dalla stazione sciistica di La Mongie
A parte che il posto in se è davverro bellissimo, qui si entra nel campo delle più profonde emozioni personali, quelle stratificate da tempo in fondo all'anima, fin da quando un bimbetto con una nascente passione delle stelle nell'ormai lontano 1972 acquistò un libro illustrato
E tra le tante foto rimase affascinato da quella di uno dei più importanti osservatori europei dell'epoca, che collaborò a suo tempo per la ricerca del sito per l'allunaggio dell'Apollo 11 ....
E ora finalmente può calpestare il pavimento di quello che per molti è una specie di cattedrale, un santuario .... oltre che un favoloso punto panoramico.
Gia la salita è emozionante ....
E l'arrivo non è da meno .... testimoniato dal sorriso della persona speciale che mi accompagna in questo "pellegrinaggio", che mi sprona e mi incoraggia all'inseguimento dei sogni
Siamo sul punto più alto dei Pireni centrali, un piccolo museo dello spazio, ristorante, negozio di souvenirs e alloggi per chi partecipa alle "Notti stellate", e poi 360 gradi di panorama, con la catena dei Pirenei da una parte e con la pianura francese dall'altra,
Senza parole
Con gli occhi pieni di cielo e montagne (e gli zaini carichi di gadget ), ci riavviamo verso La Mongie, dove troviamo ad attenderci alcuni simpatici lama ....
Scatta la voglia del Selfie !
Muniti dell'attrezzo apposito l'impegno è tanto, ma i risultati sono scarsucci
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come sarebbe .... scarsucci .... Guarda qua che selfie ! |
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Senti Lama BBello" .... nella foto ci dovevo entrare anch'io !!! |
Terminato di importunare i lama, dobbiamo (con rammarico ) affrontare di nuovo le curve del Tourmalet e scendere verso valle puntando alla seconda meraviglia, il Cirque du Gavarnie]
Nella buona tradizione estiva il primo pomeriggio il tempo inizia a guastarsi, tant'è che arriviamo a Gavarnie sotto un ampio cappello grigio che non ci fa apprezzare al suo massimo questa splendida costruzione naturale
Inoltre il traffico veicolare viene fermato in paese, per cui per raggiungere il cirque vero e proprio occorrerebbe una camminata di qualche chilometro, altamente sconsigliabile con la cordura, gli stivali da moto e le nubi sempre più nere.
Sorpresi dal temporale cerchiamo rifugio sotto la copertura di un autolavaggio, ma la giornata non finisce qui .... visto che piove, inutile cercare i panorami montani, ma quelli "cittadini" sono accessibili per cui, passata la titubanza iniziale, ruote puntate verso Lourdes, la terza delle 4 grandi meraviglie dei pirenei centrali.
E su Lourdes .... parliamone ....
Indubbiamente il santuario e relativa cattedrale sono apprezzabili opere d'arte e di fede
Chi ha bisogno di credere in questo può liberamente rifornirsi di acqua proveniente dalla sorgente della grotta dell'apparizione
O accendere ceri di ogni dimensione
Ma la cosa che lascia interdetti è il mercimonio di quelli che dovrebbero essere oggetti "sacri"
Obiettivamente una cosa da vedere a prescindere da cio che si crede, certo però che questi spettacoli, da "mercanti nel tempio" possono mettere a dura prova la fede ...
... continua
>>> Seconda parte
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Pernottamenti :
Carcassonne (Francia) : P'tit Dej-HOTEL Carcassonne - Audotel, facile da trovare, pratico, come nella migliore tradizione delle catene alberghiere francesi, economico, ma ..... praticamente una sauna ! Non ha aria condizionata e la ventilazione delle camere è limitata. In pratica una serra
Sort (Spagna) : Apart-Hotel Pey carino, semplice, pulito ed economico. Nel pernottamento è inclusa la prima colazione, non ha ristorante, ma è possibile cenare con poca spesa al nella pizzeria attigua
Bareges (Francia) : Le Grand Bivouac, in puro stile francese, costruzione non nuova, ma dall'aspetto del tipico albergo di montagna. Non ha ascensore, ma non è affollato. Gestito in modo familiare da due "zie", cucina di ottimo livello inoltre il deposito sci, può essere usato come garage per le moto 3 o 4 al massimo facendo qualche manovra acrobatica.
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