Abruzzo, lo impari a conoscere, ma non ti basta mai. Lontano dalle rotte usuali del turismo si lascia scoprire, mostra i suoi segreti uno per volta. Celato ma raggiungibile lo lasci alla fine della vacanza, ma gia pensi a quando sarà la prossima volta.
Metti insieme qualche compagno di viaggio, qualche idea di posti da visitare, un albergo come base e in quattro e quattr'otto la scampagnata abruzzese è organizzata.
Sabato 20 Giugno - Da Firenze a Barrea <--- Traccia Gmap
Tutta autostrada fino a l'Aquila ? No, si opta per un compromesso, Orte, Terni, Rieti e la via Salaria fino ad Antrodoco che ha sempre il suo perchè e poi statale fino a L'Aquila per la prima breve sosta del viaggio, ossia all'anfiteatro di Aminternum, purtroppo chiuso alle visite. Ci dobbiamo accontentare di sbirciarlo dalla recinzione.
Saltata L'Aquila, la tappa successiva è Bominaco, in teoria per visitare il castello arroccato in cima alla collina, ma fortuna vuole che nel parcheggio apprendiamo che un gruppetto di turiste norvegesi ha chiamato la guida per la visita all'Oratorio di San Pellegrino e alla Chiesa di Santa Maria Assunta.
Ben volentieri ci accodiamo, anche perchè nel frattempo il meteo volge al brutto e prepara un bel temporale.
Appena la guida accende le luci all'interno del piccolo oratorio, un OOOOOOH di sorpresa non può mancare. quella che sembra solo una graziosa chiesetta di campagna
si rivela essere un vero scrigno con un tesoro di affreschi del XIII secolo, da poco sapientemente restaurati. Un piccolo tesoro nascosto che benevolmente l'Abruzzo ci fa scoprire, inchiodandoci li in attesa che passi il temporale.
La visita prosegue alla chiesa di Santa Maria Assunta posta proprio sopra l'oratorio, in maniera sbrigativa perchè nel frattempo iniziano ad arrivare gli invitati per un matrimonio che si terrà li tra breve. Al riparo del porticato, non ci possiamo esimere da commenti, e altro a proposito dei poveri invitati tutti eleganti sotto il nubifragio e la grandine.
Appena inizia a spiovere ci concediamo una breve visita al castello, raggiungibile con una camminatella di pochi minuti in cima al poggio, e considerata l'ora e le strade bagnate optiamo per raggiungere la nostra destinazione nel minor tempo possibile.
Abruzzo, inizio d'estate, e siamo in giro col pile sotto la cordura ....
Domenica 21 giugno - Roccascalegna e San Martino in Valle <--- Traccia Gmap
Discesa ad Alfedena, momento di panico da mancanza di indicazioni in quel di Castel di Sangro per imboccare la statale FVS (fondo valle Sangro) e qualche accidente all'amministrazione Molisana .... il tratto che attraversa un pezzo della provincia di Isernia di quella che si pone come strada veloce per collegare l'interno con la SS16 adriatica è interrotta e sostituita da una provinciale con più buche che asfalto ....
Ma ci vuole ben altro per farci desistere, costeggiamo il Lago di Bomba e in breve arriviamo alla prima sosta della giornata, ossia Roccascalegna col suo castello in bilico su uno spuntone di roccia.
Rapido giro intorno al paese alla rierca dell'inquadratura migliore e visita al castello per la modica cifra di 3 € a persona, ben spese con la speranza che servano a mantenere nel migliore dei modi quest'altra piccola perla.
Un panorama superlativo,
Un pensiero a come diavolo avranno fatto gli antichi abitanti a costruire una cosa del genere.
strade e stradine secondarie, con tanto di divagazioni per errori di rotta, non del tutto sgradevoli
e in poco tempo si giunge a Fara San Martino e al parcheggio di fronte alle Gole di Santo Spirito.
E qui altra meraviglia, pochi passi e si entra in un altro mondo ...
sovrastati dal Monte Amaro (la cima più alta del massiccio della Majella) una gola larga meno di 2 metri conduce a una piccola valle interna dove sorgono i ruderi dell'eremo di San Martino in Valle
recentemente riportati alla luce dopo che un'alluvione l'aveva completamente sepolta.
Uno scenario inusuale, un eremo scavato nella parete di roccia, una specie di passaggio segreto per il passato.
sulla via del ritorno, la curiosità ci spinge fino al centro visite della Grotta del Cavallone, troppo tardi per poterla visitare, ma in tempo per raccogliere informazioni, segnarla come visita al prossimo passaggio in terra abruzzese e fare acquisti più o meno smodati di golosità locali.
Nota mnemonica : Per raggiungere la grotta è necessario un tratto in gabbiovia e poi una breve camminata in quota .... troppo stuzzicante per non programmare un prossimo passaggio ;) .
Lunedì 22 Giugno - Pacentro, BlockHaus e Gole del Sagittario <--- Traccia Gmap
Farà pure freddo, a causa dei temporali dei giorni addietro, ma la ricompensa è un cielo chiaro e azzurro che promette meraviglie a quota 2000.
Poco dopo la partenza abbiamo un assaggio di quello che sarà il leit motiv della giornata .... nel tentativo di fare una strada alternativa per raggiungere Pacentro ci imbattiamo nella prima strada interrotta della giornata, quella che da Pescocostanzo va a Cansano. Ok, no problem basta una piccola deviazione passando per la non sgradevole strada che attraversa Campo di Giove, poi Cansano e infine Pacentro
Una breve visita per le vie del borgo e solo un'occhiata alla sua rocca, sulla quale sono in corso pesanti lavori di ristrutturazione e manutenzione che di fatto ne impediscono l'accesso. sosta pipì al centro visite del parco, nella piazza principale del paese e qui apprendiamo che le strade da Pacentro verso il Passo San Leonardo e la diretta da Pacentro a Sulmona, sono interrotte per frana ....
Azz, porc, vaff, sgrunt .... il Blockhaus continua ad essere problematico, le volte precedenti per via del meteo, questa volta tenta di impedire la conquista chiudendo le strade.
Ma non importa, passato il nervoso, basta un piccolo incoraggiamento e la decisione di arrivarci comunque andando a prendere la statale che costeggia la Majella fino a Scafa e da li su verso Roccamorice e i 2000 m del Blockhaus
Fino a Roccamorice si sale su una bella strada larga, gradevole e immersa nel caldo della stagione, dopo si entra nella strada che conduce a Fonte Tettone ed è strada stretta di montagna, assolutamente deserta, ma con un panorama che si alterna tra l'alpino (piante basse e prati verdi) e l'appenninico (boschi e ombre), e man mano che sale l'aria diventa sempre più piacevolmente frizzante.
Ma in una giornata pulitissima come quella di oggi, il panorama che si apre dopo le ultime rampe, è una gloria !
Dalle terrazze panoramiche lo sguardo spazia su quasi tutta la costa adriatica, dal Conero al Gargano e alle montagne dell'Albania oltre l'orizzonte azzurro ....
Spettacolo ... non toglierei gli occhi da tutta questa meraviglia .... La posizione di assoluto favore della Majelletta, ossia con niente davanti, consente davvero di poter poggiare lo sguardo su mezza Italia.
Salire quassù in una giornata limpida è un emozione unica, sembra davvero di poter abbracciare "lo stivale"
A malincuore iniziamo la discesa dalla parte del Passo Lanciano e poi fino a Scafa di nuovo sulla statale, per lasciarla all'altezza di Popoli verso Vittorito e quindi Raiano con l'obiettivo di visitare le Gole di San Venanzio e il relativo santuario incastrato nella roccia.
Ancora una volta la sorte ci è nemica, troviamo la strada chiusa da entrambi i sensi a causa di lavori in quota che potrebbero far cadere massi sulla carreggiata.
Delusi e amareggiati non resta che addolcire il boccone amaro con una delle eccellenze della zona, ossia la fabbrica di confetti "Pelino", un vero pezzo di storia del buongusto italiano
Visto che il tempo non manca stavolta optiamo per il rientro attraverso le spettacolari gole del Sagittario, il sempre bello Lago di Scanno e
e il gradevolissimo passo di Monte Godi
Fino alla nostra base di Barrea
Martedì 23 Giugno - San Vincenzo al Volturno, Montecassino, Forca d'Acero <--- Traccia Gmap
Nuovo giorno, nuovi orizzonti !L'Abruzzo è pieno di sorprese piacevoli, ma anche le regioni confinanti non scherzano in quanto a tesori. La giornata nata per caso e quindi senza un programma prestabilito prende una direzione ben precisa quando una volta aperta la carta stradale un certo dito punta deciso a "Montecassino" .
Essendo di stanza a Barrea effettivamente ci si rende conto che Montecassino è davvero a un tiro di schioppo, circa 80 Km, per cui ... la giornata randagia è gia organizzata ! Non resta che partire !
Prima sosta alla sempre suggestiva abbazia con tanto di area archeologica di San Vincenzo al Volturno, con le arcate ancora in piedi simbolo del tempo che fu.
Dopo è solo noiosa statale in una zona (almeno superficialmente) a carattere prettamente industriale per cui ecco scorrere senza particolari degni di nota se non un discreto traffico principalmente pesante, Venafro e i vari paesi lungo la strada che porta verso l'A1.
Anche la città di Cassino non sfugge alla regola, caotica, trafficata, incasinata, però si compie una magia .....
La magia della visita a luoghi importanti durante un giorno feriale.
Infatti non appena imbocchiamo la salita che porta verso l' "Abbazia di Montecassino", il traffico sparisce. Riusciamo a godere delle belle curve e del panorama che si fa sempre più ampio man mano che si sale fino ad arrivare in cima dove avremo la piacevole sorpresa di un parcheggio praticamente vuoto a ridosso dell'ingresso del monumento.
La giornata è stupenda, la confusione da turismo invadente e asfissiante è altrove, non resta che godersi la visita di quello che è una stupenda abbazia, che, oltre a custodire tesori religiosi (come le spoglie di San Benedetto) e artistici (uno per tutti una sacra famiglia di un certo "Botticelli" ), ma è sopratutto un simbolo .... un simbolo di caparbietà, perseveranza e fede.
Distrutto e ricostruito più volte durante i secoli, fino all'apoteosi della follia quando durante l'ultima guerra fu praticamente raso al suolo durante la "Battaglia di Montecassino", ma poi ricostruito pietra su pietra fino a farlo tornare all'antico splendore.
Una visita goduta e consigliata, oltre a essere davvero un luogo che infonde pace, in mezzo a queste mura bianche si cammina nella storia.
Terminata la visita si riprende la via del fondovalle verso nord per poi rientrare nel parco nazionale d'Abruzzo attraverso il bel passo di Forca d'Acero, il cui asfalto è stato recentemente risistemato grazie all'ultima edizione del Giro d'Italia . Peccato per le ultime curve accompagnati da una nebbiolina dal vago sapore autunnale.
Mercoledì 24 Giugno - Da Barrea a Firenze <--- Traccia Gmap
E' il giorno della partenza, si torna a casa, ma .... con calma. Mica vorremmo abusare della straziostrada ?
Dopo una buona colazione, ci concediamo un ultimo passaggio dalle Gole del Sagittario se pur accompagnati da qualche nuvolone e da una temperatura tutt'altro che estiva.
Una breve dose di autostrada e da Carsoli si inizia la traversata del fondovalle che porterà fino al Castel di Tora, paesello antico, arroccato sul lago (da cui è passato il giro quest'anno), con una bella rocca purtroppo chiusa alle visite perchè privata.
Una meritata sosta pranzo a base di panino ... alla vecchia maniera e si può ripartire verso Rieti, non senza qualche doverosa sosta tanto per passare sulla diga che tiene il lago e per uno sguardo fugace a Roccasinibalda, che non potendo visitare oggi, segnamo sul taccuino per una prossima visita.
strada veloce, Rieti e Terni che rimangono alle spalle, ma a Sangemini, via dalla superstrada per l'ultima divagazione della vacanza.
La visita al sito archeologico di Carsulae, insediamento romano su quella che era l'antica Via Flaminia.
Scopriamo un parco archeologico dalle notevoli dimensioni, con alcune costruzioni veramente rimarchevoli, tra le quali un teatro e un anfiteatro notevoli.
Quello che stupisce è l'aria un po trasandata del sito, erba alta, lavori che sembrano fermi a metà, mancanza di percorsi segnate, informazioni scarse ...
Scuotiamo la testa immaginando la cronica mancanza di fondi per la salvagurdia delle italiche bellezze, ma prima di andare via abbiamo la fortuna di poter fare quattro chiacchere con il giovane archeologo responsabile dell'area ....
Apprendiamo con piacere che gran parte del sito è ancora da scoprire e da riportare alla luce, e scopriamo con stupore che i fondi per sistemare il sito e proseguire le campagne di scavo ci sono, ma .....
.... ma non arrivano le autorizzazioni necessarie da parte della sovrintendenza.
Solo in Italia, si rischia di danneggiare o perdere parti della nostra storia perchè i "fogli" girano da una scrivania all'altra in attesa di chissà cosa ....
con la speranza che questa italica assurdità prima o poi si risolva, riprendiamo le moto e accompagnati da un sole al tramonto piantato davanti agli occhi il viaggio diventa autostrada fino a casa.
Tutte le foto, in formato "grande", sono QUI
LOGISTICA :
Per questo giro abbiamo piacevolmente usufruito dei servizi dell'"Hotel Holidays di Barrea, come base operativa.
Cortesia, buon cibo locale, un occhio di riguardo per i motociclisti per 39€ a persona in camera doppia con trattamento di mezza pensione.
Le strade d'Abruzzo e Umbria hanno un asfalto generalmente in buono stato o alla peggio son chiuse per frana , il traffico almeno in questa stagione decisamente scarso (a parte le grandi direttrici)
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