Giorno 5 : Da Bareges (F) a Panticosa (E) 150 Km circa >>>Traccia Gmap<<<
Salutiamo le "zie" dell'Hotel Grand Bivouac che ci hanno ospitato per due giorni con la loro disponibilità, la cucina eccellente e il loro "ampio" parcheggio per le moto e col sole del mattino puntiamo decisi verso l'ultima delle 4 meraviglie dei Pirenei Centrali, ossia Pont d'Espagne.
Il divertimento inizia sulla bella strada di Cauterets anch'essa arrivo di Tappa del Tour e quindi con un asfalto perfetto .... :)
e prosegue man mano che si sale verso il piazzale che fa da parcheggio.
Belle le strade, belle le cascate che appaiono sui tornanti ogni tanto, belle le montagne ....
Sicuramente non sono le montagne più belle del mondo e nemmeno le più alte, ma quello che ci piace è l'organizzazione quasi perfetta. Un ampio parcheggio, la possibilità di salire fino al punto più famoso con una seggiovia (nel cui abbordabile costo di 12€ è compreso il biglietto giornaliero per il parcheggio) e una piacevole passeggiata fino all'attrazione principale del parco, il Lac de Gaube
Un infinità di sentieri più o meno difficoltosi a disposizione, ma anche la passeggiata senza impegno in modo da far fruire questa meraviglia anche a chi non è uno scarpinatore provetto ....
Ci piace !
Tant'è che scatta di nuovo la moda del AnimalSelfie .... stavolta con mucca al pascolo !
Quasi passata mezza giornata e siamo a poco più di 30 Km dal punto di partenza di stamani, ma va bene così ....
Perdere un po di tempo in questi ambienti è praticamente obbligatorio
Proseguendo in quella che sembra una danza sconclusionata, riprendiamo la strada per la frontiera spagnola, dirigendoci verso un'altro santuario del ciclismo, ossia il Col d'Aubisque,
Che per mantenere la sua aria da strada mitica e tutt'altro che facile ha ben pensato di accoglierci con un nuvolone impigliato sulla cima facendoci avanzare praticamente "a tasto"
Nuvola che ci accompagnerà fino al passo successivo, quello che segna il confine, precisamente la "Frontera del Portalet",
Ancora una volta una strada dagli ampi curvoni e dall'asfalto perfetto .... difficile da affrontare in modalità "turistica"
La nuvolona era evidentemente francese, una volta valicato il confine ricompare il sole che illumina in maniera perfetta l'altopiano del Formigal
E la sottostante valle del Tena
La luce del tramonto ci accompagna finoa Panticosa, località sciistica che pare discretamente fruita anche d'estate.
Un paese piacevolissimo, alla spagnola, con tanto di tavolini all'aperto per cenare
ovviamente a base di gazpacho e paella !!!
anche se siamo in mezzo ai monti !
Giorno 6 : da Panticosa a Pamplona 330 Km circa >>>Traccia Gmap<<<
Colazione e poi via per una delle strade segnate con le 3 stelle dalla Michelin ....
La strada continua a salire finoa uno specchio d'acqua artficiale meta turistica montana, il Balneario de Panticosa, che faccio .... mi ripeto ? Ma si ... ancora una volta strada larga, bena asfaltata, traffico praticamente inesistente pur essendo pieno luglio
La strada finisce al Balneario, non è un passo, ma assolutamente vale la pena percorrere in su e in giu questi pochi chilometri !
Direzione fondovalle e nei pressi di Jaca deviazione per il santuario di San Juan de la Peña, per la prima volta in questo viaggio tocchiamo uno dei famosi "Camini de SantIago"
Per poi abbandonare la nazionale ed iniziare a inerpicarci verso il monastero, tra curve, pini e rocce rosse, cosa che ci consente di vedere all'orizzonte il versante spagnolo dei Pirenei
Per poi rimanere a bocca aperta nel guardare il "Monastero vecchio" di San Juan, coraggiosa costruzione incastrata sotto un enorme masso
Mentre il monastero "nuovo" che sta qualche chilometro più in alto ha un architettura decisamente più ordinaria
Tornati a valle, riprendiamo il nostro matto zigzag confinario puntando di nuovo alla Francia attraverso la velocissima strada del Col de Somport, con tanto di FILMATO
Strada goduriosa che sarà vendicata dalla scelta successiva, il Col de Labays, che si rivela una stradina effettivamente secondaria, ben lontana dagli standard a cui eravamo abituati fino ad ora.
Stretta sporca, panoramicamente poco significativa (passa quasi tutta in mezzo al bosco), ma ci sta ....
Il piacere di guida torna sul valico successivo, che ci riporta di nuovo in Spagna, il Col de la Pierre Saint Martin (anch'esso arrivo di tappa del Tour 2015 :) )
Anzi più che in Spagna, ci porta in Navarra ....
Siamo a tutti gli effetti nei "Paesei Baschi"
Ancora qualche bella curva, cio che resta del fresco delle montagne e poi è calda pianura spagnola fino a Pamplona, la capitale del regno di Navarra ...
La città famosa per l'"Encierro", la corsa dei tori.
Trovato alloggio al tranquillo "Pamplona Plaza", dotato di un ampio parcheggio coperto, possiamo lanciarci all'esplorazione della "metropoli".
Il centro della città sta su un piccolo altopiano, piccolo, carino raccolto e vivacissimo alla sera. Tutti in strada, per le tapas, per ballare fuori dai locali con la musica dal vivo,
Architettonicamente non offre molto, ma è piacevole girare per Plaza del Castillo
(anche se il castillo non c'è .... :) )
Un'altra cena in piazza, anche se stavolta ci siamo fatti abbindolare finendo per essere trattati come i classici turisti improvvisati, che non si fanno sfuggire i momenti "artistici"
Giorno 7 : da Pamplona a Lesaka 230 Km circa >>>Traccia Gmap<<<
Si lo so ... se guardate la mappa tra Pamplona e Lesaka ci sono 50 km di statale, ma noi siamo motociclisti, le strade facili non ci appartengono !
Al mattino un po di giri a vuoto per inzuccare la strada giusta e dopo poco si ricomincia a salire verso il confine francese.
Stavolta però è una strada speciale, oltre a essere una delle direttrici principali del Camino di santiago è quella che porta a un luogo estremamente "storico" e precisamente Roncisvalle
sito legato a un certo CarloMagno e alla famosa Battaglia
e teatro delle ultime gesta del paladino di Francia "Rolando"
Roncisvalle, un punto focale per il "Camino", dove avremo occasione di scambiare qualche parola con un intrepido bergamasco partito da St. Jean Pied de Port e deciso ad arrivare a Santiago
Roncisvalle "paese" conserva ancora qualche edificio di origine Carolingia
e una bellissima collegiata
sopra Roncisvalle Il Port de Ibañeta
con tanto di cappella dove la leggenda vuole conservate le ossa del paladino, mentre il confine francese è a valle.
Stavolta l'incursione in terra francese è brevissima, da Saint Jean Pied de Port direzione confine per raggiungerlo dopo le gradevolissime curve che portano al Col d'Ispeguy
Pausa pranzo al fresco degli alberi, dove tra caffè e cavalli curiosi
abbiamo l'occasione di conoscere Michel, un motociclista "indigeno" in libera uscita, mezzo francese mezzo basco, che ci travolge con l'entusiasmo per la sua terra, offrendosi, anzi ... obbligandoci a seguirlo.
Avremo così l'occasione di visitare un tipico villaggio basco, Etxalar con tanto di chiesa, sepolture tipiche basche (con la lapide tonda anzichè a croce, come è consuetudine)
e l'immancabile campo di "Palla basca " o Pelota, lo sport nazionale basco.
Ma il bello deve ancora venire, dietro la guida di Michel, raggiungiamo in breve Irun e destreggiandosi abilmente nel traffico della città di confine ci porta alla scoperta di un punto panoramico eccezionale, il monte Jaizkibel.
Quello che praticamente viene considerato come l'ultima (o prima) altura dei Pirenei, dal quale lo sguardo spazia su un enorme tratto di costa ...
E che costa .... si .... finalmente ci siamo .... quello sotto i nostri piedi, che impegna tutto il campo visivo è l'ATLANTICO !!!
Tra l'altro la cima del Jaizkibel porta ancora qualche vestigia di un passato lontano, ma non troppo in cui era necessario controllare le coste a vista.
Svettano i ruderi di un antico fortilizio
Salutato Michel e il suo sidro basco, totalmente diverso, estrememente secco, dal classico sidro francese, ci dirigiamo verso San Sebastian, dove saremo accolti da una fastidiosa pioggerella e da dei prezzi improponibili per il pernottamento. Per cui ... si San Sebastian tanto carina, ma arrivederci ce ne andiamo a dormire da un'altra parte, puntando decisi verso l'interno troveremo alloggio a Lesaka
>>> Continua
>>> Terza parte
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Pernottamenti :
Panticosa (Spagna) : Hotel Escalar Carino, pulito, accogliente. economico. Panticosa è villeggiatura per spagnoli, alla reception parlano praticamente solo spagnolo. Non ha ristorante, ma nel paese non mancano le possibilità. Cena buona e a prezzi ragionevoli presso il ristorante dell'Hotel Navarro proprio davanti alla chiesa nella piazza principale.
Pamplona (Spagna) : Hotel Pamplon Plaza. Semplice, pulito, economico, con un ampio parcheggio sotterraneo. Niente da dire se non la prima colazione, sconsigliata per il prezzo
Lesaka (Spagna) : Hotel Rural Bereau comodo da trovare, pulito, economico anche per cenare. Un pratico punto di sosta e niente più.
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