venerdì 31 gennaio 2025

2025 - Islanda con l'aurora

 Il 2025 si apre con un volo aereo e una destinazione inconsueta per il mese di gennaio, si va verso la remota Islanda alla caccia delle aurore boreali (in realtà avevamo pensato alla Norvegia, ma quest'anno ha prezzi insostenibili) e stavolta nessuna guida da seguire, totale libertà di movimento.

Ormai siamo abbastanza informati, il 2025 è un anno di intensa attività solare che dovrebbe garantire la manifestazione del fenomeno celeste con una certa sicurezza, scelta una settimana di luna nuova in modo da garantire la massima oscurità del cielo, non resta che partire.

Giorno 1 - Verso il nord

Un comodo volo (il prezzo da pagare sarà la partenza da casa nel cuore della notte) di prima mattina da Milano Malpensa ci porta (in orario) ad atterrare a Keflavík, l'aeroporto internazionale di Reykjavík a mezza mattinata (l'Islanda è un'ora indietro rispetto all'Italia), quindi con tutta la giornata a disposizione !

Ritirata la macchina, una DACIA DUSTER 4x4 diesel, attrezzata con gomme chiodate e fluidi invernali siamo pronti a lanciarci all'esplorazione dell'isola.

Per prendere confidenza col mezzo, subito una piccola gita verso la punta della penisola ad uno dei tanti coreografici fari dell'isola, quelli di Garður, il vecchio ormai un monumento e il nuovo funzionale

Nuovo faro di Garður con piccolo naviglio

Vecchio faro di Garður

Il tempo clemente (anche se freddo) ci consentirà di consumare un piccolo spuntino vista mare (gelido) per poi puntare le ruote verso la capitale per un salto in uno dei maggiori centri commerciali, lo Smaralind, dove constateremo i prezzi altissimi (per noi) di qualsiasi cosa, un passaggio al Bónus (supermercato che diventerà il nostro riferimento per questa vacanza), un veloce giro della città in auto e poi verso il nostro cottage vicino ad Akranes la cui strada di accesso innevata oltre a essere poco visibile desterà qualche preoccupazione, subito fugata dalle capacità della macchina.

 Preso possesso del "cottage" non resta che prepararsi la cena, e guardare sconsolati il cielo coperto che precluderà qualsiasi possibilità di vedere l'aurora. 

Giorno 2 - Ring road fino a Vik

Partenza prima dell'alba (che qui a gennaio è alle 10 ) e subito sulle strade ricoperte di ghiaccio e neve, occhi aperti a cogliere ogni particolare di questo mondo "alieno".
Il clima artico si presenta con un fenomeno, raro da noi, ma comune qui ossia l'alone di ghiaccio intorno al sole basso sull'orizzonte
Non mancano incontri lungo la strada coi simpatici abitanti del posto, chiotti, curiosi e pelosissimi

I famosi cavallini islandesi.
E comunque dopo aver attraversato distese di bianco battute dal vento e paesi microscopici alla fine raggiungiamo la "spiaggia nera", di Reynisfjara, coi suoi ciottoli neri, le sue colonne di basalto e le sue onde anomale.



Dopo aver scansato le orde di cinesi e relativi pullman, non può mancare l'affaccio sull'altro lato dalla parte del paese di Vik, meno spettacolare, ma non meno suggestivo


Con la luce che comincia a farsi scarsa resta comunque la possibilità di fermarsi alla cascata di Seljalandsfoss per qualche foto di rito


Ed arrivare alla Gljufrabui, la cascata dentro al canyon, che però con la luce scarsa e il ghiaccio ovunque non riusciremo a fotografare in modo decente.
Infine sulla via del ritorno uno stop ad un supermercato Kronan, dove incontreremo il temibile tipico snack islandese, le chips di merluzzo secco !

Giorno 3 - Laguna glaciale e Diamond beach

Per oggi sveglia presto (non posso dire all'alba per via dell'orario) e pronti per una marea di chilometri, tanti in condizioni al limite, verso una delle maggiori attrazioni dell'isola. Superato nell'ordine, traffico da tangenziale, strade ghiacciate completamente, spazzaneve in azione, nevicate copiose, vento furente, finalmente quando ormai la nostra destinazione comincia a farsi vicina saremo omaggiati da un po' di cielo azzurro che non guasta mai


La strada è stata lunga, ma il luogo ripaga tutti gli sforzi fatti per arrivarci, la Jökulsárlón, o laguna glaciale è un posto magico e unico. E' il braccio di mare in cui si getta una lingue del ghiacciaio più grande d'Europa il mitico Vatnajökull, una di quelle cose che ti restano in mente fin da quando a scuola studiavi la geografia.

In questo posto il ghiacciaio arriva fino alle placide acque della laguna che col moto ondoso lo stacca riempiendo l'acqua di veri e propri icebergs.

La lingua del ghiacciaio a mare

Icebergs che come da buona tradizione artica ospitano anche una piccola colonia di foche ! 


Vatnajökull sullo sfondo

Ma questo non è un lago, è una laguna che arriva fino al mare. Con una breve passeggiata si arriva in spiaggia, la famosa "diamond beach", una classica spiaggia nera islandese con la particolarità di essere costellata da blocchi di ghiaccio ributtati a terra dalle onde. Tremendamente suggestiva


Osvaldo alla Diamond Beach

Conclusa la visita, non resta che imbarcarsi sulla lunga strada del ritorno, che grazie al cielo sereno sarà accompagnata da una bellissima serie di aurore boreali, forse non intensissime, ma sicuramente emozionante. Guidare nella notte sotto le northern lights ? Fatto !!

Aurora on the road

Il difficile è solo la ricerca dell'anfratto per fermare la macchina e volgere lo sguardo al cielo e che sia difficoltoso ce lo dimostreranno una coppia di olandesi con la macchina bloccata dalla neve a bordo strada che aiuteremo a ripartire. 

Giorno 4 - Penisola di Snæfellsnes

Chiuso il circolo d'oro e la regione del Reykjanes per eruzione vulcanica, rivolgeremo la nostra attenzione all'altra penisola, quella a nord la meno famosa ma sempre turistica Snæfellsnes.

La notte serena come da buona tradizione ha portato un deciso calo delle temperature tant'è che oggi saremo abbondantemente sotto zero

Panini alla mano, caffè caldo agli shop dei distributori e il giro può cominciare !

Prima tappa dello Snæfellsnes, la spiaggia di Ytri Tunga per vedere la colonia di foche


E la stagione è propizia, pur se in lontananza vedremo un bel gruppo di foche placidamente distese sotto il pallido sole artico !
Qualche chilometro su strada rigorosamente ghiacciata e meno curata della ring e siamo alla famosa chiesa nera, la Búðakirkja, chiesetta sulla scogliera in mezzo al nulla che si staglia sul bianco che la circonda.

Una bella giornata, una macchina che si mangia il ghiaccio senza problemi e la strada scorre
fino al punto panoramico di Lóndrangar, dalle cui terrazze si possono ammirare le scogliere nere di basalto a strapiombo sul mare

e il piccolo ghiacciaio dello Snæfellsjökull, che è sempre un panorama da grande nord
lo Snæfellsjökull

Saltati a piè pari per invasione di maleducati turisti cinesi che li hanno resi impraticabili anche in questa stagione la scogliera di Arnastapi (dove c'è un ristorante con parcheggio assediato da pulmini) e il Saxhóll Crater la cui ascesa sottozero e in fila coi cinesi rimanderemo a quando saremo più ginnici, puntiamo le ruote verso il paese di Hellissandur, famoso per i suoi murales.  
In realtà è un paese piuttosto depressivo, ma qualche scatto se lo merita
Un piccolo naviglio al museo marino

Murales


Dalla strada litoranea inoltre si possono vedere le scogliere della penisola di Vestfirðir (fiordii occidentali), ma che avevamo scambiato per la Groenlandia.

Un simpatico intermezzo fotografico ci viene dal corvaccio sul recinto che sembra la copia del quadro di Monet

Proseguendo sulla costa nord dello Snæfellsnes non può mancare un'occhiata al famoso Kirkjufell scenario di tanti film e parco nazionale 

Per poi finire a fare un giro a Grundarfjörður, paese vacanziero islandese e porticciolo per pescherecci 

E per concludere il giro un ultimo tratto di costa fino al paese di Stykkishólmur, il maggiore della zona con un simpatico Bonus, un bel porticciolo e una chiesa che sembra la base di Mazinga.




Giorno 5 - Geysir

Il Geyser, l'unico presente in Europa, anche se gia visto è una tappa imprescindibile. Al mattino condizioni meteo che cominciano ad assomigliare al vero volto artico del paese, neve, venti fortissimi fanno in modo che arrivare al parco geotermico occorra molto più tempo del previsto.

Però stavolta ce lo godremo in santa pace, il luogo è lunare e reso ancor più suggestivo dal manto bianco che ricopre tutto, ma ben coperti e con pazienza la cosa da fare è andare dal nostro amico Strokkur e attendere pazientemente i suoi sbuffi di vapore !

In attesa dello sbuffo
Eccolo !

 E ovviamente visto che non avvisa prima di poter fare la foto occorrerà aspettare alcuni sbuffi, ma in fondo il divertimento è quello !

Il parco poi ospita anche diverse altre sorgenti calde con acqua bollente e l'origine del nome, il geysir, ormai quasi inattivo.


Geysir

Dopo il passaggio al centro visite per l'acquisto degli obbligatori souvenirs, l'idea sarebbe quella di concludere la giornata facendo un giro a Reykjavík, ma sulla strada del ritorno verremo accompagnati da un insistente pioggia mista a neve che renderebbe lo stare all'aperto piuttosto disdicevole. Devieremo quindi sul paese di Akranes col suo porto e i suoi fari da fotografare sotto la nevicata.


Come da buona tradizione islandese però il tempo non è mai una costante e rientrati al cottage per fare le valige dopo cena avremo di nuovo cielo sereno e un'altra serie di aurore propria sopra la casetta ! 

Simpatica Islanda, per l'ultima notte di permanenza ci saluta col suo spettacolo notturno !

Giorno 6 - Si torna a casa

Partenza comoda stavolta in tarda mattinata, una volta riconsegnata la macchina e accompagnati all'aeroporto è tempo di spendere gli ultimi soldi al duty free e imbarcarsi per l'Italia.

Dopo l'arrivederci con l'aurora dall'Islanda, avremo un benvenuti in Italia col nostro ghicciaietto posato sul monte bianco.


Considerazioni finali

L'Islanda è un paese dai panorami insoliti, ma oramai si è voltato al turismo e lo possiamo considerare un enorme parco giochi. Pensavamo di trovare solo pochi turisti ardimentosi, invece pur essendo gennaio era strapiena di italiani, ma soprattutto di cinesi che abbiamo trovato a orde in qualsiasi angolo anche il più remoto, sono letteralmente invasi !

Organizzatissimo per essere fruito in modalità Fly & Drive. Tutte le maggiori attrazioni naturali sono ad ingresso gratuito, l'unica cosa da pagare è il parcheggio (in genere 750 corone o 1000 corone) e ogni ingresso è controllato da telecamera, non conviene saltare il pagamento che è legato alla targa del mezzo a noleggio.

Il traffico a Reykjavík è abbastanza caotico (si muovono tutti in macchina, in pratica non esistono mezzi pubblici) e gli islandesi sono abbastanza garibaldini alla guida, loro sono abituati a neve e ghiaccio noi meno.

Fuori città attenzione agli spazzaneve e ai pulmini delle gite guidate che sfrecciano a velocità improbabili anche rischiando gli specchietti.

E' vietato, oltre che sconsigliatissimo (i pulmini sono pericolosi) fermarsi lungo strada per fare foto e le piazzole sono praticamente inesistenti d'inverno, non vengono spazzate ed hanno il muro di neve all'ingresso. Il tutto va a scapito delle foto dei panorami, meglio godersi il viaggio. 

Le gomme chiodate tengono bene, ma c'è da stare attenti al vento che può essere estremamente violento e alla neve fresca su cui anche le chiodate oltre un certo livello poco possono.

L'Islanda è cara, molto cara, ma con eccezioni; il volo e il noleggio della macchina hanno cifre abbordabilissime parificate alle nostre, negozi e ristoranti sono invece inavvicinabili. Noi abbiamo contenuto le spese praticamente non comprando ricordini o cose inutili e facendo la spesa al Bonus o al Kronan (un po più caro) e cucinando per conto nostro.

La benzina a gennaio 2025 era un po più cara che da noi.

Note

Parcheggio a Malpensa : Fast Parking, aperto h24, corretti, professionali e con un ottimo servizio navetta

Volo : Diretto Milano Malpensa - Keflavík durata circa 4 ore, operato da Easyjet, preso con circa 3 mesi di anticipo, economico e senza problemi anche se i sedili non sono particolarmente comodi

Autonoleggio : Lava Car Rental, dispongono di un servizio navetta tra aeroporto e sede, professionali, auto in perfette condizioni e attrezzata per l'inverno islandese. In più forniscono indicazioni su come muoversi e attrezzarsi con l'app PARKA per poter pagare il parcheggio a Reykjavík e nei vari punti di interesse, quasi tutti con telecamera (per fotografare la targa) e non tutti attrezzati con parcometro.

Situazione strade : Consigliata e utilissimo sito e app Safetravel che aggiorna costantemente lo stato delle strade

Soggiorno : Moar Cottage, praticamente un bungalow in mezzo ad un prato, lontano da tutto ma al buio e perfetto per vedere l'aurora dalla finestra.  

Aurore : stavolta abbiamo utilizzato l'app, My Aurora Forecast che ha dato indicazioni attendibili su presenza e intensità dell'aurora e su quando guardare al cielo





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