domenica 20 agosto 2023

2023 - AlpiTour

 Qualche giorno a disposizione, l'idea di stare lontani dalla pazza folla del ferragosto e dedicarsi a quei piccoli lavoretti di manutenzione che ogni tanto le casette richiedono.

Ok ... tutto pronto, ma in città caldo terribile, previsioni meteo favorevole allora ? un calcio a barattoli e pennelli e via, si prendono le moto e si va a cercare il fresco !

Giorno 1 - Partenza dalla Liguria al Trentino

Partenza il pomeriggio dopo aver sbrigato gli impegni quotidiani 4 carabattole nelle borse e via. Niente di particolare, se non un trasferimento verso il Trentino, dove almeno dormiremo al fresco a Comano Terme !



Giorno 2 - Verso le Alpi giulie, Passo Vrsic   

E' ora di dare inizio alla vacanza, senza toccare autostrade si comincia a scorrere tra valli e monti fino a raggiungere Belluno e abbandonata la coda  dei vacanzieri tutti ammassati verso Cortina, si comincia a salire sulla bella strada che porta a un luogo di memoria e di storia .... la prima sosta è alla diga del Vajont.


Diga del Vajont
A seguire un divertente su e giu tra le colline con pochissimo traffico per il lago di Barcis, poi San Daniele del Friuli. Attraversata un po' di pianura di nuovo su per curve e tornanti fino a Sella Nevea e una breve puntata al Passo Predil che segna il confine con la Slovenia.


Di nuovo a valle verso Fusine per poi passare il confine Sloveno fino a Kranjska Gora dove inizia la salita per il passo più alto della Slovenia, il mitico Vrsic coi suoi tornanti in perfido porfido.
Il perfido porfido

Passo Vrsic

Il passo al solito regala panorami invidiabili e ripassarci dopo anni è come andare a trovare un vecchio amico e accorgersi delle differenze tra prima e dopo (soprattutto nei tornanti che abbiamo trovato malmessi a partire da una certa quota).
Fatte le foto di rito e dopo un'infruttuosa caccia al gadget si torna verso valle passando da Caporetto (gia visitata l'anno scorso) per poi salire verso il Kolovrat e poi attraverso stradine disperse nei monti attraverso la vecchia frontiera di Savogna fino a raggiungere Montemaggiore Matajur e il rifugio in cima al monte dove pernotteremo godendo di una fantastica stellata !

Giorno 3 - Austria e passo Rombo

Di buon mattino giù dal monte Matajur e poi una dose di pianura fino a Tolmezzo dove punteremo ad un altro confine, il passo Monte Croce Carnico che porta in Austria !
Con "Furio" settato per evitare le autostrade austriache in modo da non dover acquistare il bollino, ci godremo una bellissima "passeggiata" lungo la Lesachtal, quella che viene reclamizzata come la valle più naturale e rilassante dell'Austria. In effetti la strada di 50 km si srotola senza traffico tra colline e prati verdi infondendo una calma (a volte anche troppa) invidiabile.


Lungo questa bella valle, non può mancare la soddisfazione di smarcare un altro passo, il Kartitscher Sattel che va ad aggiungersi al passometro ! (ora a quota 651)

A valle, comincia la sofferenza siamo a Sillian, caldo e traffico non mancano d'altronde è la strada che porta in Italia in Val Pusteria.

Non mancheremo di notare la fabbrica della Loacker 

Poi un po di pazienza per attraversare la Val Pusteria e grazie all'ora giusta (è praticamente l'ora di pranzo) supereremo solo con un po di caldo, traffico si ma niente di drammatico.

Superato Vipiteno, di nuovo al fresco per i 2000 m del passo Giovo e finalmente tocca al passo Rombo che qualche anno fa affrontammo praticamente sotto la neve.
Per non sfatare il suo mito, anche quest'anno arriveremo al passo sotto una fastidiosa pioggerella, che tuttavia non ci impedirà di festeggiare come si deve

Pioggerella che diventerà qualcosa di più scendendo verso valle tant'è che ci fermeremo al riparro del casello del pedaggio per il passaggio in Austria.


Passata la nuvolaccia fastidiosa si può procedere a pagare l'esoso pedaggio di 16€ e raggiungere Obergurgl, luogo a 1900 m (per dormire al fresco) deputato per il riposo notturno.
Unico appunto, il paese di Obergurgl che è fatto solo di alberghi da 4 stelle in su alle 19 di sera in agosto appare praticamente deserto ... alberghi pieni ma nessuno in giro  e neanche un negozio aperto. In Italia siamo strani (o sono strani loro )

Giorno 4 - Vette !


Dormire a Obergurgl, ha i suoi vantaggi, ci consente di raggiungere Solden di buon mattino e presentarsi alla barriera dell' Ötztaler Gletscherstraße, la strada dei ghiacciai, la seconda asfaltata più alta d'Europa, poco dopo l'orario di apertura.
Pagato il pedaggio (altri 12,50€) la strada cominciia a salire verso il ghiacciaio Rettenbach e i panorami che si aprono non hanno commenti da fare... semplicemente tolgono il fiato !

Il Rettenbach
Al cospetto del primo ghiacciaio c'è il bivio che porta all'altro il Tiefenbach, attraverso un tunnel e qui si tocca la quota massima, 2829 m !!!  
2829 metri slm

Ghiacciaio Tiefenbach

E' vero è presto, ma è agosto, è periodo di ferie, ma alla base dei ghiacciai ci sono grandi strutture probabilmente affollate durante la stagione sciistica, ma oggi desolatamente vuote ... mah !



Il bello però di questa fantastica strada è che basta scendere dalla moto per toccare il ghiacciaio !

La strada termina al secondo ghiacciaio e non è un passo, quindi terminata l'infruttuosa caccia al gadget (è tutto desolatamente chiuso) non resta che invertire la marcia e tornare verso Solden.

Sempre evitando le autostrade ci dedicheremo alle strade secondarie dell'Austria che ci porteranno al simpatico passo Pillerhöhe, e poi sul fondovalle fino al Nauders e al passo Resia.
Rientrati in Italia è d'obbligo uno sguardo al campanile di Curon Venosta, che a causa del lago in secca ormai è a mollo solo perchè han costruito un argine intorno e di fatto anzichè nel lago se ne sta a bagno in una piscina !

E in tema di vette, oggi non potremo farci mancare sua maestà lo "Stelvio" che per l'occasione affronteremo dal lato difficile ossia quello altoatesino, da Prato allo Stelvio.

Ciao Stelvio !!! 

Ogni tanto passiamo a trovarti ed è sempre un piacere, anche se la strada è arcigna, ma regala panorami mozzafiato ... anche meglio dell'Otzlare 


E una volta conquistata la cima come esimersi dal rito del panino con wurstel e crauti a qualsiasi ora ?
Non si può !
E via per una dose di colesterolo d'altura al passo dello Stelvio !
Baracchini dello Stelvio

Il temibile panino

Rito rispettato e panino a 2700 metri mangiato ! Non resta che buttarsi in discesa e ruttare allegramente nel casco a ogni tornante, impagabile !

Una volta a valle tapparsi il naso e Valtellina fino a Milano per prendere la strada di casa, per fortuna che all'ora di cena la strada seppur noiosa è abbastanza sgombra di traffico, che ci consentirà di rientrare ad un'ora tutto sommato decente.



Un giro deciso in 5 minuti, una vera improvvisata a dei vecchi amici (Vrsic, Rombo e Stelvio) e un saluto ai nuovi (Otzaler) e la cosapevolezza che se anche se non sono Dolomiti, le Alpi, TUTTE, non tradiscono mai ! 

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