martedì 29 giugno 2021

2021 - Un pieno a Livigno

 Quest'anno è così, basta qualche giorno libero e si parte, dobbiamo fare i recuperi del 2020 !!!

L'idea è ancora uno dei posti classici da moto, con tanto di montagne vere, passi, strade, panorami e soprattutto la benzina a buon mercato, si perché la scusa per partire è uno dei posti "assurdi" d'Italia ... Livigno.

Giorno 1 - Da Genova a Livigno



Partenza di buon mattino e dopo aver affrontato la bolgia della tangenziale di Milano, all'ora di pranzo, in quel di Chiavenna si iniziano ad affrontare gli arcigni tornanti dello Spluga dal versante italiano.


Quello che spicca è la presenza di ancora tanta neve, sulle montagne circostanti, ma l'asfalto è buono, la temperatura perfetta e così smarchiamo in allegria il primo passo della giornata.

Happy moto , al Passo Spluga
E una volta sconfinato, visto che la Svizzera permette il "transito" senza formalità legate al Covid, godersi la serpentina del versante elvetico
pronti per la serpentina
Qualche chilometro di gradevole fondovalle, poi appena dopo Sufers un piacevole intermezzo con un ponticello sospeso su uno dei bracci del neonato Reno, precisamente il "Reno Posteriore"(punto Gmap)
Dondolarsi sul Reno

E col tempo che ingrigisce, divertirsi sulle belle curve che portano all'Albula, nonostante qualche stop dovuto a lavori (ebbene si ... anche gli svizzeri sbancano e riasfaltano le strade)


Poi purtroppo inseguiti da qualche goccia di pioggia scorrere senza indugi sul Bernina e sulla Forcola per arrivare appena in tempo prima del temporale al nostro luogo di ricovero notturno.

Giorno 2 - Stelvio e Gavia



Al mattino tante nubi, ma basta un po' di sole per accendere i colori

Panorama di Livigno

UN breve giro per i molti negozi dell'assurdo paese, poi con i bauletti stracarichi il momento del massimo godimento motoristico .... il pieno a poco più di 1€ al litro

Godimento
Poi si ricomincia a far scorrere la strada, riaffrontando la Forcola, e poi il tranquillo, ma guidabilissimo Ofenpass

Alpi tutto intorno

 E scesi da quello, dopo poco di nuovo in salita per il passo più alto della Svizzera, l'Umbrailpass, che oltre ai metri regala scorci panoramici notevoli
Sulle rampe dell'Umbrail


E una volta rientrati in Italia, vuoi non andare a visitare il vecchio amico ? Sua maestà lo Stelvio !

solo pochi minuti per qualche gadget, perché nel frattempo il cielo si è fatto di nuovo minacciosamente grigio, ma anche nel 2021 ... un saluto allo Stelvio è fatto.
Rapida discesa su Bormio e poi da Santa Caterina Valfurva su per l'arcigna strada del Passo Gavia, tra l'altro infestata da invadenti ciclisti in preparazione di una gara che verrà disputata nei giorni seguenti.
Purtroppo la strada per il Gavia, oltre che stretta (ma lo sapevamo), quest'anno è ridotta in briciole. Si soffre sullo sconnesso e con qualche schizzo di neve e grandine in cima, ma la soddisfazione resta


  Rapida, per quanto possibile, discesa verso ponte di legno evitando buche e breccino sui tornanti senza guard rail, pronti per il prossimo passo.
In teoria avremmo dovuto salire al Mortirolo per riscendere in Valtellina, ma oltre ad una strada devastata da lavori alla fine lo troveremo chiuso al traffico veicolare pertanto rapido dietrofront e dovremo arrivare in Valtellina in quel di Sondalo passando dall'Aprica, arrivando a destinazione che è quasi buio.

Giorno 3 - Prealpi orobiche



Ultimo giorno di vacanza, ma il rientro non sarà lineare. Invece del rientro diretto, faremo un rientro per passi .... alternativi.
Lasciato alle spalle il caos mattutino dell'aprica e della Val Brembana, a Demo si comincia a salire per gli stretti tornanti del Passo del Vivione.
Strada faticosa, stretta e malmessa, ma con un bel panorama in cima e un rifugio fatto apposta per ciclisti e motociclisti

Una sosta rinfrescante prima di affrontare la minacciosa discesa verso Schilpario
Momenti d'anZia

Proseguiamo la nostra matta strada scavalcando il Passo della Presolana e il Passo di Zambla, fino ad arrivare alla statale della Val Brembana, che ha come capoluogo San Pellegrino Terme.
E vuoi non fare una breve visita a una città che poi è anche un brand noto in tutto il mondo ?
Nonostante il caldo feroce, il breve giro per la località termale ci fa scoprire alcune bellezze
bellezze moderne, come il nuovo ingresso dello stabilimento "San Pellegrino"

 E bellezze più attempate che vanno dal medievale allo stile Liberty del paese, col suo casinò, il suo santuario e l'edificio del Grand Hotel affacciato sul Brembo
Grand Hotel a San Pellegrino Terme
Gia che sei in una città "acquifera" perché non approfittare per reintegrare le scorte idriche, fingendosi dei residenti ....
Prendo solo una bottiglietta
Ma ancora non c'è l'idea di prendere l'autostrada, quindi dalla val Brembana, via verso la Val Taleggio e il suo famoso "Orrido"

Orrido della Val Taleggio

E concludere il giro con l'ultimo passo di giornata, il Culmine di San Pietro, che troveremo bello finché la provincia è Bergamo, ma appena si entra in provincia di Lecco diventa una tragedia.

Da li poi ultima sosta prima di tuffarsi verso Milano e verso casa, stanchi ma contenti di aver scorrazzato un po per le Alpi, che meritano sempre !

Note  

Strade : in genere buone, ma in Italia tante sono ridotte veramente male, tra tutte il Gavia, che dal versante di Ponte di Legno è davvero pericoloso, breccino sui tornanti, asfalto irregolare e tutto il compendio. Il passo del Vivione è anche lui ridotto maluccio oltre che strettissimo.
Le strade svizzere invece sempre buone, anche se sono interessate da molti lavori di manutenzione, abbiamo trovato parecchi semafori e tratti "avventurosi", infatti gli svizzeri non si limitano a scarificare l'asfalto, ma tolgono anche il fondo lasciando di fatto dei tratti sterrati a volte con scalini notevoli.

Hotel :
A Livigno : Hotel Teola, appena fuori dal centro, ma dispone di un servizio navetta gratuito per il centro
A Sondalo : Hotel Torre, fuori dal paese, in alto con un bel parcheggio coperto per le moto.
In entrambi i casi ci siamo trovati bene !





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