Qualche giorno a disposizione, un torrido agosto cittadino, la voglia di passare qualche notte al fresco e perché no ... un'occhiata a posti mai visti ed altri noti. No... stavolta non sono le Dolomiti, ma le Alpi francesi, sicuramente non deserte, ma certamente non impraticabili.
A parte la noiosa, ma necessaria, autostrada fino a Cuneo, cos'altro c'è da aggiungere ?
Basta solo un breve elenco di nomi per rammentare che siamo in uno dei più bei parchi giochi motociclistici universalmente riconosciuti .
Anche queste sono strade oramai arcinote a chi va in moto da "qualche anno", ma sono sempre un piacere.
Colle della Maddalena (cima Nuvolari), Col de Vars, Col d'Izoard ...
Izoard
Curve perfette, ottimo asfalto, panorami superlativi e come al solito .. non scenderesti mai dalla moto.
A sera però tocca scendere e godersi il fresco dei 1600 metri della stazione sciistica delle Deux Alpes, dove sosteremo all' Hotel des Neiges Les 2 Alpes.
In piena stagione estiva ovviamente è tutto aperto, ottima accoglienza e nessun problema.
Giorno 2 - Deux Alpes - Le Grand-Bornand GMAP (250 Km)
Dopo un'ottima e abbondante colazione, con un sole splendente che mette di buon umore, torneremo sui nostri passi per risalire il veloce Col du Lautaret e passare dal mitico Col du Galibier, stavolta avendo la possibilità di vedere il panorama anzichè la nebbia !!!
La strada è stretta (e utile solo a fini turistici e per il Tour de France), ma regala viste mozzafiato sulle montagne circostanti
Strada del Galibier
Al passo
Sosta obbligatoria per far vagare lo sguardo sui 360 gradi del cocuzzolo. Una meraviglia
Strada del Galibier
Scesi a valle, passando dal Col du Telegraphe, un breve tratto di statale ci porta al cospetto della strada scoperta grazie al Tour de France, i "Lacets de Montvernier" .... una spettacolare strada costruita su una parete quasi verticale, una serie di tornanti strettissimi estremamente coreografici.
I Lacets (foto internet)
Non è una strada facilissima, ma non manca l'entusiasmo
Happy moto, prima dei Lacets
La strada è stretta, ma non c'è traffico a parte qualche moto e qualche sparuto e coraggioso ciclista, e alla fine è anche divertente; permette di allargare progressivamente la vista sulla valle sottostante e cosa non secondaria, porta al Col de Chaussy, perché il "passometro" va incrementato !
Rifornimento d'acqua alla fontanella del colle predisposta per i ciclisti e poi discesa verso La Chambre per la strada recentemente asfaltata grazie al solito "tour de France".
A fondovalle si ricomincia a salire fino ai 2000 metri del Col de la Madeleine, un buon posto per fermarsi a fare pic nic al fresco !
Grazie Tour !!!
L'intenzione sarebbe quella di arrivare ad Annecy, la Venezia francese, ma a fondo valle fa caldo, in più scarseggiano alloggi ad un prezzo accettabile in questi giorni di ferie, con abile mossa approfitteremo per rimanere "in quota", con un continuo su e giu per graziosi e scarsamente trafficati passi secondari .... la strada ci porterà al semplice Col du Marais, per poi passare al divertente Col de la Croix Fry e la deviazione al Col de Merdassier .
Imbarazzo al MERDAssier
Preso alloggio al Villaggio Vacanze Savoy (della interessante catena Ternelia) a Le Grand-Bornand, ovviamente in quota, resta il tempo per una divagazione all'impervio, Col des Annes
Dal bar al Col des Annes
dove approfitteremo per acquistare del burro appena fatto, da usare a colazione !
Giorno 3 - Le Grand-Bornand - Annecy - Tignes GMAP (185 Km)
Nonostante un imprevista sveglia alle 5 di mattina a causa di un falso allarme incendio, direzione Annecy per qualche passo a visitare la città. Parcheggiate le moto vicino al municipio, in un comodo parcheggio moto gratuito (adoro i francesi ), può cominciare l'esplorazione.
Il centro medievale di Annecy è una bomboniera adagiato su un canale, ponti, ponticelli e localini. Tanti turisti, ma non c'è affollamento.
Village fleurì
Palais de l'Isle
Una piacevole passeggiata, una sosta caffè al tavolino di uno degli innumerevoli locali, poi il nostro viaggio può ricominciare.
La statale che da Annecy va verso le montagne è costellata da innumerevoli caseifici dove si produce il formaggio tipico di questa zona della Savoia ... il famoso "Reblochon" !!!
Prima solo una curiosità, poi alla fine la cosa prende la mano ... e ti trovi davanti ad uno dei più (apparentemente, vista la quantità di persone che ci si ferma) famosi la Cooperativa di Thones.
Non ci si può esimere dall'assaggio ... ed ecco che ...
Fuga col Reblochon sotto braccio !!!
Che poi, una volta assaggiato non è che sia nulla di che. Buono, ma un normale formaggio francese a pasta molle e buccia bianca.
La strada che segue poi è un pezzo della Route des Grandes Alpes, con il Col des Aravis
Cappella di Sant'Anna all'Aravis
a seguire il Col des Saisies ed il bellissimo Cormet de Roselend, al solito strade note ma sempre belle da rifare all'infinito
Verso il Cormet
Happy moto al passo !
Discesa verso Bourg-St-Maurice e poi verso la sosta notturna alle pendici dell'Iseran, in quel di Tignes allo chalet Eterlou per un'altra buona dormita al fresco.
Un'ottima e abbondante colazione, un'altra giornata stupenda e l'ascesa verso il Col de l'Iseran, inizia nel migliore dei modi. Mattino non c'è traffico, strada e panorami sono stupendi, impossibile non arrivare in cima col sorrisone
Ci godiamo anche la strada in discesa verso Bonneval sur Arc, dove non mancano stemmi e simboli savoiardi ....
tracce del tour de France
Che cielo !!!
A valle per l'ultima spesa francese, poi verso il confine italiano del colle del Moncenisio.
In cima verremo accolti da una fastidiosa foschia, ma apprezzeremo le nuove installazioni simbolo del passo ....
Prima Annibale ...
Poi Napoleone ....
E ora i ciclisti !
La strada al solito è comunque bellissima, e gli effetti non tardano a manifestarsi
Happy moto al Moncenisio
In fondo alla divertente e perfetta strada del Moncenisio (per una volta è meglio il versante italiano che quello francese) inizia la Val di Susa, la percorreremo tutta nell'afa agostana per arrivare al uno dei simboli del piemonte proprio sopra il paese di Avigliana, ossia la Sacra di San Michele.
Abbazia originaria dell'anno 1000, prima abbandonata, poi ripresa nell'XIX secolo che ospita all'interno della chiesa alcuni membri della famiglia Savoia.
E' un simbolo del Piemonte, è bellissima e tremendamente coreografica.
Lasciate le moto al parcheggio (1,50 €/h anche per le moto ... sgrunt), una breve camminata porta al cocuzzolo che ospita l'abbazia
Pagato il biglietto d'ingresso (8€ a persona) si accede al monumento e non si può far altro che rimanerne affascinati, dall'architettura, dalla storia (vedi il link precedente) e dal panorama che spazia su tutta la val di Susa e fino a Torino
Scalone dei morti
Portone della basilica
Torre della bell'Alda
Terminata la visita non resta che ripartire, ma non senza volgere un ultimo sguardo al monumento che si staglia fiero sulla cima del monte.
La Sacra dalla strada per Colle braida
Insomma alla fine una fuga di qualche giorno, senza impegno, senza stress (poco più di 1000 Km in 4 giorni), ma di enorme soddisfazione.
Al solito ripassare per l'ennesima volta sui colli del Tour de France, non stanca mai e ogni passaggio ... attende il prossimo.
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