martedì 30 luglio 2019

2019 - Turchia, Gallipoli, Troade e Lesbo

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Giorno 7 - Da Kavala (GR) a Çanakkale (TR) : gmap

Partenza da Kavala col naso tappato e subito e senza indugio un bel 200 Km di autostrada senza distrazioni (tanto il panorama è poco interessante) per arrivare ..... alla frontiera turca !
Ecco la frontiera !!!

Caldo, tanto caldo si resta sotto il sole in coda ad aspettare il nostro turno, ma per fortuna l'attesa non è lunghissima. Tanta pazienza, un po di apprensione per passare prima il controllo del passaporto (con tanto di timbro turco !!!!) e poi la registrazione del mezzo per la circolazione in Turchia, ma alla fine ci siamo ... abbiamo passato la frontiera di Ipsala e siamo in TURCHIA !!!!
Una frontiera che emoziona

I primi chilometri sulle strade turche sono incoraggianti; grandi drittoni, panorami sconfinati meno desertici di quel che pensavo, comunque gli alberi .... son rari.
Però la benzina è a buon mercato, grazie alla svalutazione della lira turca, a luglio 2019 costa l'equivalente di 1,2€ al litro ! ... ci piace la Turchia !!!
Un attenzione maniacale al tachimetro, dato che da più parti ci hanno avvertito che la stradale turca è molto presente e molto poco disposta al dialogo, ma comunque si va e i chilometri passano velocemente. La direzione da prendere, a destra una volta arrivati a Keşan è la penisola di Gallipoli (Gelibolu in turco), e seguendo i numerosi cartelli turistici verso la collina di Çunukbahir.
Beh ... aleggia ancora il centenario della grande guerra e passare di qui è davvero un valore aggiunto al nostro viaggio. In questi luoghi si è svolta una delle più sanguinose battaglie della prima guerra mondiale, la battaglia di Gallipoli, e i turchi vittoriosi ne hanno fatto un monumento nazionale (un po come il nostro Monte Grappa).
Lungo la strada che sale si incontrano numerosi memoriali

fino ad arrivare alla sommità della collina dove troneggia il memoriale dedicato a Kemal Ataturk la cui parabola ascendente iniziò da qui fino a farlo diventare il padre della Turchia moderna.
Ataturk !
Quello che è bello da vedere è la quantità di visitatori (turchi), si vede proprio che questo è un posto molto importante per loro, che visitano affrontandolo come una specie di pellegrinaggio.

Non mancheremo di attirare l'attenzione con la sola nostra presenza (unici stranieri presenti), ma sopratutto Dany, che in quanto donna e motociclista finirà per prestarsi a numerose foto ricordo da parte di alcune visitatrici turche.
Scesi dalla collina, in poco tempo si arriva in paese per affrontare una tratta in traghetto .... La coda è lunghissima, ma dopo poco tempo ci fanno segno di avanzare, sosta al baracchino per acquistare il biglietto (in contanti) e subito ci fanno salire a bordo.
Siamo a bordo e stiamo per attraversare lo stretto dei DARDANELLI !!!!!
I Dardanelli 
E questo si che è un confine .... un confine geografico stavolta, non politico, ma di enorme spessore ... la nostra breve crociera (mezz'ora scarsa) ci consentirà di passare dall'Europa .... all'ASIA !!!
In vista dell'attracco di Çanakkale, sul lato asiatico dello stretto, spicca il cavallo usato per le riprese del film Troy del 2004, ormai assurto al ruolo di monumento
Dal traghetto il cavallo sul lungomare di Çanakkale


Allunghiamo le operazioni di sbarco festeggiando come dei deficienti perchè ....

SIAMO IN ASIAAAAAAAAAAAA !!!!  





Passata l'euforia, in 5 minuti arriviamo al nostro albergo, il Grand Ece Otel, che è in un vicolo a poca distanza dall'attracco dei ferry, nel pieno centro del paese.
Come ormai di consueto, assistiti dal personale della reception, parcheggeremo anche stavolta le moto sul marciapiede, con il particolare che in questo caso il marciapiede è micro ... largo quanto il manubrio delle moto; acrobatico, ma efficace.
Preso possesso della stanza, più che dignitosa, doccia e via nella "movida" turca.

Apprezzeremo la vivacità del passeggio serale, e un paio di assaggi di gastronomia locale, prima una specie di kebab vegetariano in un negozietto gestito da un simpatico persiano (di religione cristiana) e poi in una pasticceria dove assaggeremo un dolce tipico dal nome impronunciabile con tanto di gelato turco, diverso dal nostro, ma apprezzabile.
Comunque a fine giornata la prima impressione della Turchia "vera" è più che buona. E' vero, siamo in un centro estremamente turistico, ma la città è pulita, ordinata, le persone ospitali e non abbiamo avuto sensazioni di pericolo, nonostante fossimo abbastanza "estranei".
Cavallo di Troy, by night

Giorno 8 - Da Canakkale a Ayvalik : gmap


Come consuetudine, una bella e abbondante colazione per affrontare la giornata.
Moto & Moschea .... Oriente
 e in poco tempo usciamo dalla città per immetterci nella statale che costeggia il mar di Marmara. I primi chilometri scorrono senza problemi, sulla bella strada statale che porta a Smirne, ma da bravi esploratori, cartina alla mano veniamo attratti dall'indicazione per il faro di Kumkale che si trova proprio all'imboccatura (sponda asiatica) dei Dardanelli. Ma tra il dire e i il fare c'è di mezzo la realtà delle cose, ossia della strada; in un attimo si passa dalla statale a 4 corsie, praticamente perfetta, ad una stradina che corre in mezzo ai campi più buche che asfalto, fino ad arrivare al paese dove la ragione ci fa desistere dal procedere verso il faro. In paese la strada scompare, sostituita da una distesa di sassi e sampietrini mischiati a sabbia dove anche i mezzi a 4 ruote (a parte i trattori) avanzano con circospezione. Pazienza, niente visita al faro e torniamo sui nostri passi diretti verso quello che è stato uno dei motivi ispiratori del nostro viaggio ....
Ormai ci siamo ... siamo a arrivati a Troia in moto !

Già sappiamo di non aspettarci molto come sito archeologico, ma il richiamo del mito è veramente forte, e poi i turchi sembrano proprio moto friendly .... il parcheggio per le moto è gratuito (luglio 2019).
Lasciate le moto più o meno all'ombra, tra il baracchino del parcheggiatore e un minuscolo albero, indossati sandali e abbigliamento leggero, ci dirigiamo verso la biglietteria (ingresso 35 lire turche, circa 5 euro) pronti a calcare quel lembo di terra che ha visto le imprese di Ettore, Achille e compagnia bella.

Ingresso del sito di Troia

Cavalluccio simbolo
Come sapevamo, rimane ben poco dell'antica città, ma alcuni ruderi sono apprezzabili, sopratutto i resti delle antiche mura
Resti delle possenti mura di Troia
E la stratificazioni delle varie città che si sono susseguite nei secoli
La visita è comunque gradevole, con un po di fantasia non è difficile immaginare l'armata dei greci schierata sulla pianura sottostante oppure Achille (versione Brad Pitt) che urla ... ETTOREEEEEEEEEEE.

Terminata la visita e riprese le moto, un breve tratto di statale e poi, seguendo le indicazioni turistiche, spostarsi sulle provinciali in direzione di Alessandria nella Troade.

Strade perse nel nulla, pochissimi mezzi e ancor meno persone, fino ad arrivare ad una collinetta con un po di boscaglia e i cartelli che indicano il sito archeologico.
Alessandria nella Troade
Ben poco resta di questa antica città, tra l'altro l'accesso alle rovine è libero, ma non sono abbandonate. L'area è pulita e sono stati fatti alcuni lavori di consolidamento per preservare qualcuno degli ultimi ruderi
Resti delle terme di Erode Attico
Da qui sempre per strade provinciali, comunque ben tenute, faremo un piccolo viaggio nel viaggio. Passeremo prima sulla litoranea, dove si affacciano qualche albergo e qualche campeggio tutti con insegne senza un minimo accenno di inglese o altre lingue diverse dal turco, per poi deviare verso l'interno. Faremo scorta di acqua fresca e gelati nel market di un paesino agricolo anonimo, dove siamo stati sicuramente l'argomento di discussione al bar di tutta la giornata.
L'attraversamento della campagna turca, lascia ogni tanto scorci impagabili
Kösedere : trattori e moschea
  Tutto in un continuo su e giù per campi e colline,
Campagna turca
continuando ad attirare la festosa curiosità sopratutto dei bambini. Non devono passare molte moto straniere da questi paraggi.
Gülpinar decideremo di evitare la sosta al tempio di Apollo, a causa di biglietto d'ingresso, accesso e parcheggio difficoltoso su acciottolato scivolosissimo e poi sono i soliti ruderi in una posizione ben poco coreografica e fa ... un caldo feroce !!!!
Proseguiamo la nostra escursione tra le provinciali turche fino ad arrivare in vista di Behramkale, che ospita il coreografico sito di Assos.
L'acropoli di Assos
Una breve deviazione per cercare una foto panoramica, non viene delusa
Il mar egeo dalla strada che porta al porticciolo di Assos
Poi coraggio e gambe in spalle. Lasciate le moto al parcheggio occorre inerpicarsi per le stradine del paese (in acciottolato, ovviamente) tra bar e negozietti di souvenir per arrivare fino all'acropoli, pagare il biglietto di ingresso e godersi lo spettacolo ...
Assos
Dalla cima, guardare i ruderi del tempio di Athena che si stagliano nel blu tra cielo e mare .... beh .... leva il fiato. Niente da dire ... gli antichi greci avevano un gran bel senso estetico !
Tempio di Athena ad Assos 

Anche qui ben poco resta dell'antica città, ma non importa, saremo impegnati a bearci di questa vista superba e nonostante le migliaia di foto che proveremo a fare nessuna sarà mai in grado di dare un impressione corretta.
Finita la visita, ovviamente tutta sotto il sole, perché ribadisco ... nei siti archeologici l'ombra non esiste, accaldati e un po stanchi cederemo alle lusinghe di un simpatico buttadentro di un caffè del paese ....
E alle volte il destino è benevolo, con l'idea di prendere solo un po da bere, andremo a finire in una terrazza, con dolcetto, caffè turco e .... gambe a mollo nell'acqua fresca !!
Sosta caffè con rinfresco !
Gia ... perchè questo simpatico locale, il Ehl-i Keyf Cafe Restorant, oltre alla terrazza panoramica, ha anche la piscinetta in cui immergere le gambe.
Una simpaticissima trovata, che da bravi turisti accaldati apprezzeremo enormemente.

Inevitabilmente le soste portano a ripartire alle luci del tramonto e con l'oscurità che avanza avremo modo di fare conoscenza con la stradale turca, durante il nostro tragitto verso l'albergo verremo fermati per controlli ben due volte nel giro di 20 chilometri !!!
Nessun problema, solo strizza generica e tempo perso, ma ultimo pezzo di statale verso Ayvalik percorso al buio.
Parcheggiate le moto (sul marciapiede, ma che lo dico a fare ?) davanti all Ayvalik Palas Hotel, doccia, cena e nanna.

Giorno 9 - Pergamo : gmap


Oggi giornata "leggera", tant'è che pernotteremo anche stasera ad Ayvalik. Un po per riprendersi dalla stanchezza, un po per esplorare questi luoghi che sono la riviera "turca". Colazione vista mare dalla terrazza dell'albergo con tutta calma, per poi prendere le moto con bagaglio ridotto e imboccare di nuovo la statale per Smirne con direzione Pergamon.
Strada tranquilla fino alla città di Bergama, poi .... delirio .... segnaletica turistica approssimativa, strade principale che diventano vicoli, acciottolato, insomma forse non siamo preparati alla viabilità turca, però con un po di caparbietà riusciremo ad arrivare "vivi" al parcheggio della funivia che porta all'acropoli.
35 lire turche di funivia (ma con un po più di pelo sullo stomaco è possibile parcheggiare anche all'acropoli, basta essere disposti ad affrontare una salita ripida, stretta in acciottolato) e 35 lire di ingresso al sito di Pergamo.
Non avevamo grosse aspettative, considerando che questa visita è stata inserita un po come un riempitivo defaticante, ma ci ritroveremo catapultati al 4° secolo AC .... il sito di Pergamo è veramente bellissimo !!!
Tempio dei Traiani 



Una vera metropoli dell'antichità, incredibile

L'anfiteatro sul fianco della collina
Oltre a vestigia dell'antica magnificenza, conservate abbastanza bene,
Dall'acropoli si domina un gran pezzo di Turchia ed essere lassù in cima, ascoltando il canto dei  muezzin che sale dalla città sottostante è decisamente molto suggestivo !
Ci sentiamo fortunati a poter godere di queste bellezze ...
Dall'acropoli si domina la città moderna .... e si sentono i muezzin 
Ah si ... manco a dirlo, oltre alla storia stiamo godendo di un altro sito UNESCO
Bello, decisamente bello.
Riprese le moto e in qualche modo riguadagnata la strada del ritorno, tenteremo anche una deviazione per vedere delle cascate in zona, ma vista la strada infame e il fatto che per arrivarci occorre pagare desisteremo.
Rientrati in paese, per una volta tanto ad un'ora decente, approfitteremo per  bighellonare in giro tra lungomare e localini di Ayvalik. Città di turismo marinaro, passeremo la serata a cercare le differenze con le nostre .... e a farci guardare, non ci è parso di vedere altri turisti occidentali.

Giorno 10 - Isola di Lesbo (GR): gmap



Ultima colazione turca, poi direzione porto traghetti per sbrigare la pratiche doganali, controllo passaporti e de-registrazione dei veicoli, un salto al Duty Free per spendere le ultime lire turche e avremo anche la sorpresa di una cortesia inaspettata, pagati gli acquisti ci faranno omaggio di una bottiglia di Ouzo ... Ce ne usciamo dal negozio imbastendo con una pronuncia terribile un " teşekkürler" (grazie in turco) e un sorrisone da competizione.

Una volta saliti sul piccolo traghetto (di cui avevamo acquistato i biglietti dall'Italia con un discreto anticipo) direttamente dal sito della Turyol, possiamo goderci questa minicrocera sull'Egeo.
Le moto sul traghettino

Arrivederci Turchia
Salutiamo la Turchia con una buona impressione e la promessa di tornare, con obiettivo... Cappadocia !

Dopo circa un'ora e mezza di traghettino si torna in Europa, sbarcando in Grecia al porto di Mitilene, capoluogo dell'isola di Lesbo
Sbarco in scioltezza a Mitilene
Il traghetto per tornare sul continente partirà la sera, per cui abbiamo a disposizione praticamente tutta la giornata per esplorare l'isola.
Castello di Mitilene
La strada che porta verso l'interno dell'isola, è gradevole e poco trafficata e una volta arrivati a Kalloni, la località balneare più gettonata dell'isola, la voglia di vedere la spiaggia famosa e il fatto che finiremo per perderci vicino ad un villaggetto, dove la strada finisce ai margini di una piccola pineta. Scesi dalla moto praticamente in spiaggia ... la tentazione si fa irresistibile, considerando che c'è anche una doccia libera  a disposizione non riusciremo a resistere alla tentazione e allora .... BAGNO !!!

Una spiaggia semideserta (per i nostri canoni), un mare piattissimo (la baia di Kalloni è praticamente chiusa), le moto a vista .... ci godiamo il nostro primo bagno nelle acque dell'Egeo.

Si ... si ... siamo motociclisti, ma anche turisti ...e allora turistiamo !

Bagno, riposino e si può ripartire; qualche altro chilometro per la strada che porta a Petra sulla costa opposta dell'isola.
Un'occhiata alla chiesa sulla roccia, che da il nome al paese,
La chiesa di Petra
ma finiremo irresistibilmente attratti dal piacevole lungomare del paese con tanto di  gustosa e abbondante merenda a base di gyros, in completo relax.
Merenda !!!
Lungomare

Dopo un po ci si accorge di aver bighellonato a sufficienza, per cui inversione di rotta e ritorno verso Mitilene; tra l'altro costeggiando la laguna e le saline all'avvicinarsi del tramonto riusciremo a scorgere numerosi fenicotteri.
Al porto, per una nuova tratta in traghetto, stavolta delle line interne greche della Blue Star Ferries, (di cui avevamo preso il biglietto online con un discreto anticipo) e buonanotte !!


>>>> Parte 3 - Grecia centrale e Peloponneso

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