martedì 30 luglio 2019

2019 - Grecia centrale e Peloponneso

Giorno 11 - Da Il Pireo a Delfi : gmap



Al mattino, freschi e riposati, eccoci di nuovo in continente al porto più grande della Grecia, Il Pireo.
Pronti allo sbarco !
Giusto il tempo di saggiare ed evitare il caos del traffico ateniese, e con un po di autostrada (ma oggi è gratis !!! ) si arriva ad uno dei luoghi mitici del passato .... il Passo delle Termopili !!!
Non c'è molto da vedere, come di consueto, ma l'emozione è quella di mettere i piedi in un luogo storico ....
Eviteremo il centro visite/ museo (dubitiamo che sia interessante a meno di non essere un addetto ai lavori), accontentandoci del bel monumento a Re Leonida.
Leonida alle Termopili lotta contro il paesaggista della società elettrica
  Poco lontano dedicheremo un'occhiata alle sorgenti calde che danno il nome alla zona ... le famose Termopili, dove alcuni bagnanti si godono le acque sulfuree.
La sorgente calda delle Termopili
Dalle Termopili poi, dirigendosi verso l'interno si comincia a salire, con gradevoli strade "sinuose"
fino ad arrivare alla maggiore stazione sciistica della Grecia, in vetta al monte Parnaso.
L'ultimo tratto per arrivare alla stazione sciistica ha una strada malmessa, sporca, ma affrontabile; ci eravamo abituati male col bell'asfalto delle strade greche, ma va bene lo stesso. In cima, panorama e fresco sono invidiabili, l'ideale per una sosta pranzo (con le nostre scorte ovviamente visto che, come ormai abbiamo imparato, le stazioni sciistiche d'estate sono completamente deserte)
Kelarya Parnassos !

Verso il Parnaso
Per scendere dal Parnaso c'è di nuovo una bella strada tutta a curvoni ampi e con un buon fondo, la direzione è Delfi, ma prima di arrivare la nostra attenzione viene attirata da un curioso negozio di tappeti, gestito dallo splendido Leonida
Daniela con Leonida
Una faccia da greco da manuale, una simpatia fuori dall'ordinario, tant'è che non potremo fare a meno di acquistare qualcuno dei suoi tappeti (sicuramente ad un prezzo esagerato) con un contorno di semplicità e buonumore che davvero non ha prezzo !

Trovato alloggio presso l'hotel Hermes a Delfi, in abbigliamento leggero ci dirigiamo verso il sito archeologico del famoso Oracolo. Nonostante il caldo e la faticaccia, perché tutto il sito è in salita e ovviamente al sole, avremo modo di apprezzare i coreografici ruderi
Tempio di Apollo, sede dell'oracolo

Anfiteatro
 E anche quelli nella parte inferiore del sito, non sono da meno.
Tempio di Athena Pronaia
Anche se molte delle statue e decorazioni sono ad Atene o altrove, alcuni pezzi pregiati sono rimasti in loco, esposti e valorizzati nel moderno museo. Piccolo, ma veramente ben strutturato. Le opere meglio conservate sono senz'altro i gemelli Kouroi, la sfinge e lo straordinario auriga in bronzo
i gemelli 

la sfinge

l'auriga
 Lasciamo il museo, come al solito scopinati via all'ora di chiusura e ce ne torniamo stanchi, ma soddisfatti al nostro ricovero notturno.

Giorno 12 - Da Delfi a Loutra : gmap


Come di consueto oramai, abbigliamento "smart" e velocità ridotte ci permettono di godere della bella strada di montagna che passa da Arahova.
Torre di Arahova
Lasciata la statale per una provinciale più stretta, ma comunque piacevole in poco tempo una buona segnaletica ci conduce al monastero di Ossios Loukas, una delle perle di questa regione, manco a dirlo ... sito UNESCO


 Il monastero, tenuto come una bomboniera è un prezioso scrigno in stile bizantino, frequentatissimo dai locali, sia per il fresco che per motivi religiosi.
Fonte nel cortile del monastero

Affresco della cupola della chiesa

Chiesa del monastero
Riprendiamo poi la strada, sempre sotto un sole cocente diretti verso il golfo di Corinto, e l'occhio non può non soffermarsi sui numerosi memoriali dedicati alla resistenza greca durante la guerra.
Monumento ai partigiani sulla statale 3 per Atene
Il tratto di strada è abbastanza lungo, ma quando, una volta scollinate alcune alture si para davanti lo spettacolo del mare greco .... la tentazione si fa irresistibile, e sulla spiaggia di Psata è ancora bagno.
Sguazzo
Rinfrescati e appagati, di nuovo in moto per raggiungere un punto panoramico straordinario. La direzione è la punta della penisola di Perachora, da dove poter ammirare quasi tutto il golfo di Corinto.
Che sia un punto straordinario lo testimoniano, sia la presenza di un sito archeologico, l' Heraion di Perachora che un panoramicissimo faro.
Penisola di Perachora

Faro di capo Melagkavi
Bagni ed escursioni prendono tempo, (tempo speso bene) tant'è che arriveremo ad uno dei grandi obiettivi che ci eravamo posti in fase di programmazione all'ora del tramonto.
Che poi tanto non è che ci sia andata male .... il Canale di Corinto al tramonto è uno spettacolo mozzafiato.
Canale di Corinto
Finite le 1000 foto al canale e quasi raggiunti dal buio, per questa volta dovremo rinunciare alla progettata visita della fortezza dell'Acrocorinto ... ma ci sta ... può essere un buon motivo per tornare.
All'albergo scelto per questa sera, l'Hotel Kakanakos a Loutra, arriveremo a buio fatto, ma ben accolti dal personale e omaggiati di una bottiglia d'acqua e un bicchierino di ouzo, non ci faremo ripetere l'invito di scendere alla spiaggetta dell'albergo (5 scalini dalla reception) per un fantastico bagno notturno !
Un'ottima chiusura di una splendida giornata.

Giorno 13 - Da Loutra a Githeio : gmap

Colazione e via sulla bella strada, un po litoranea un po interna che porta ad un altro dei grandi siti sparsi per la Grecia. La vecchia città di Epidauro, col suo teatro eccezionalmente ben conservato. Come da tradizione il sito è praticamente tutto al sole, ma per fortuna non mancano le fontanelle da cui rifornirsi di acqua fresca. Un'occhiata al museo, dove sono conservate statue e fregi dei templi rinvenuti qui, poi un breve scala introduce al "gioello"

Splendidamente conservato e come abbiamo potuto provare personalmente, con un'acustica perfetta ! Posizionati al centro dell'emiciclo non è difficile sentire il riverbero e pensare che la propria voce arrivi a tutti gli spettatori anche senza l'aiuto degli amplificatori
Il centro !
Riprese le moto, una piacevole statale ci porta verso Nauplia, dove approfitteremo per un'occhiata alla bella fortezza di Palamidi che domina la città
Fortezza di Palamidi da Nauplia con palo

Da Nauplia, avanti in direzione Tripoli, con l'intenzione di imboccare l'autostrada, ma ....
La strada Nauplia - Tripoli, anzi la statale 7 Argo - Tripoli, appena comincia a salire diventa una fantastica pista !!!! Una strada spettacolare che istiga la "delinquenza su 2 ruote"; larga, ben asfaltata, senza traffico (ovviamente), tutta curvoni larghi e qualche bel tornante ... insomma il compendio della strada ideale da fare in moto.
Alcune curve della 7 Argo - Tripoli
Arrivati in cima con il più che classico sorriso a 52  denti, non potremo fare a meno di chiamarla "Lo Spino Greco" o anche la "Poiana Brasov greca" o qualsiasi altro nome che ci rammenti una strada con quelle caratteristiche.
Happy moto .... in cima
Ritrovato un contegno da bravi mototuristi corretti, in quel di Tripoli imboccheremo la noiosa, ma comoda autostrada per arrivare fino a Calamata in tempi ragionevoli.
Da Calamata, imbocchiamo la statale per Sparta e subito le cose cominciano a farsi interessanti, svalicato un piccolo colle si presentano subito alla vista delle curve niente male ...
Siamo nelle gole del Nedontas, gustoso antipasto alla strada che sale sul monte Taigeto.
Una meritata pausa ristoro, per un pieno di acqua e qualche caloria in un localino lungo strada, il ΚΟΥΠΙΤΣΑ - ΑΦΟΙ ΘΕΟΔΟΣΗ ΟΕ, nel paese di Artemisia, al fresco degli alberi e costruito intorno ad una fonte di acqua freschissima !
Meritata pausa ad Artemisia
Dopo la sosta la strada prosegue fino al passo di Lagada per poi riscendere e infilarsi nelle gole del Taigeto, con tanto di spettacolari passaggi scavati nella roccia
Giu dal passo Lagada
Non è presto, ma avanza ancora un po di tempo per una visita lampo a Mistra, città medievale abbandonata, diventata museo, che ... manco a dirlo è sito UNESCO !!!
Mistra ... sito UNESCO

In alto la fortezza, sotto il paese

Chiesa Agja Sophia

Panorama, con vista su Sparta !
Siamo al limite dell'orario di chiusura, per cui anche se i custodi ci han fatto entrare (gratis .... ), la visita è stata molto breve, altrimenti di norma richiederebbe almeno un paio d'ore (e fiato, visto che tutto il paese è sul fianco della montagna e quindi ... in salita !!).
Con le ombre della sera che ci inseguono, resta solo il tempo per un veloce passaggio alla mitica Sparta, che non conserva nulla dell'antica potenza, se non uno scarno sito archeologico (un mucchio di sassi ...), ma almeno ha una bella statua del re più famoso, Leonida
Questa è SPARTAAAAAA
Poco da vedere, ma solo il fatto di aver messo piede alla mitica SPARTA, non lascia indifferenti, anche se non mancano terribili cadute di stile quando viene inventato ....
Lo "SpartaTraffico"
Una battuta così triste indica che la stanchezza è arrivata per cui meglio dirigersi in albergo in quel di Githeio.
Albergo minimale, lo Aktaion Hotel, ma proprio sul lungomare, sul quale fare due passi e gustare un gyros ed una meritata birra.

Giorno 14 - Da Githeio a Pylos : gmap

Prima cosa ... fare il recupero di uno degli obiettivi di ieri, saltato per sopraggiunta oscurità, la spiaggia col relitto della nave "Dimitrios".
Il relitto di una nave mercantile adagiato sulla spiaggia è davvero un panorama inusuale e particolare ... ci piace !!
Il relitto da lontano

Il relitto da vicino

Il relitto dal beach bar !
Talmente inusuale il relitto sulla spiaggia, che ci farà perdere un sacco di tempo in mille fotografie e caffè ice al Glyfada Beach bar ... uno dei migliori momenti goderecci !
Un po di sforzo per alzarsi e ripartire, ma si va ... ora tocca al giro della penisola del "Mani", il "dito centrale" del Peloponneso.
La costa orientale del Mani è quella meno urbanizzata, più "selvatica", curve in abbondanza, un blu intenso, pochi insediamenti e un discreto caldo ... e gia a Kotronas, parcheggiate le moto "in spiaggia" siamo nuovamente a "bagno"

Moto in spiaggia
Poi un continuo saliscendi in un territorio brullo, ma dal fascino senza tempo
Sulle strade del Mani
Avanti , nonostante qualche cartello ansiogeno

fino ad arrivare alla punta a Porto Kagio, un porticciolo minimal, la cui particolarità è solo quella di essere l'ultimo centro abitato della penisola.
Porto Kagio
Però bello tutto, chilometri e chilometri tra mare, montagne e paesini. Con spiagge così a portata di mano che è impossibile non fermarsi, e infatti replicheremo il bagnetto a intervalli regolari prima a Gerolimenas e poi a Stoupa (con tanto di doccia a disposizione in spiaggia).
Spiaggia di Gerolimenas
Di nuovo a Calamata alla base della penisola per proseguire un in un rapido giro a passare da Koroni e Methoni (ovvero gli occhi della Serenissima), fino a Pylos dove troveremo alloggio all'albergo Galaxy nella piazza principale del paese, con passeggio e localini per cenare.

Giorno 15 - Da Pylos a Olimpia : gmap

Di nuovo in moto al mattino, con l'intenzione di fermarsi ad ammirare la spiaggia ad "Omega" di Voidokilia, ma verremo sconfitti dalle terribili condizioni meteo. Una volta giunti alla spiaggia, a parte il caldo, al quale ormai siamo "quasi" assuefatti, veniamo assaliti da un'umidità micidiale; è mattino, la temperatura è già oltre i 30°C, ma non si riescono a fare foto perché l'obiettivo della macchina fotografica si appanna all'istante !!!! E poi per vedere tutta la "spiaggia" occorrerebbe una camminata di almeno un ora fino ai ruderi del castello che la sovrasta. Troppo caldo, rimandiamo a quando passeremo di qui magari in inverno !!!
Un po di strada in direzione nord verso Pyrgos/Patras e all'improvviso la sorpresa ....a Filiatra, paese abbastanza anonimo in se, ecco spuntare la ... Torre Eiffel !
La torre Eiffel di Filiatra
Si prosegue tranquilli fino a Kalo, per poi puntare verso le montagne in direzione di Figaleia, la strada attraversa dei panorami selvatici e bellissimi, ma è ben diversa da quelle belle incontrate fin'ora. E' stretta, sporca, invasa dalla vegetazione, palesemente poco manutenuta, ma con un fascino selvaggio non indifferente. La guida si fa impegnativa e dopo vari saliscendi si arriva finalmente a Figaleia, che ci accoglie subito con un insidioso tratto in perfido porfido.
Un pensiero alla strada per Figaleia ...
Ancora qualche chilometro e si arriva alla vetta del monte Kotilion a quasi 1200 m di altezza dove si para davanti l'enorme struttura protettiva del tempio di Apollo Epicureo. Un po titubanti per lo spettacolo della tensostruttura, decidiamo comunque di pagare l'ingresso (6 €) ed entrare ....
Tensostruttura che protegge il tempio

Certo sarebbe stato meglio ammirarlo con uno sfondo di cielo azzurro, ma è giusto anche conservare il più possibile questa magnificenza ...


Difficile non rimanere impressionati da questa foresta di colonne, se poi si pensa che l'architetto che l'ha costruito è stato lo stesso che fatto il Partenone ad Atene .....

Meraviglioso, riprenderemo la nostra strada ben contenti di non esserci fatti intimorire dal tendone ed aver visitato anche questa meraviglia .... lo ridico ? ma si .... patrimonio UNESCO
A quanto pare la situazione stradale è ben definita e la principale è ovviamente quella che va ad Andritsana, infatti da questo lato della montagna è un piacere ... strada larga, belle curve, anche troppe !!
Nella deviazione verso le gole del Lousios (che scopriremo poi visibili solo a piedi o in canoa ... Sgrunt), rischieremo anche la cinetosi !!
La strada verso il fiume Lousios

La strada non è larga ....
Seguirà una cavalcata verso la nostra destinazione finale senza respiro, perché ... come è ovvio, si sta facendo tardi.
Nonostante tutto arriveremo in tempo all'antica Olimpia per visitare il sito e il museo.
Anche qui poco resta dell'antica bellezza, ma qualcosa si riesce a intuire dagli imponenti ruderi del Tempio di Zeus
Tempio di Zeus
Tuttavia quello che emoziona di più in questo posto "mitico" è l'altare di Hera, dove periodicamente viene accesa e inizia la sua corsa la fiaccola olimpica e nientemeno che la bottega di Fidia, il famoso scultore dell'antichità !
La bottega di Fidia
Anche al museo archeologico non mancano pezzi di assoluto valore, incredibile pensare come con mezzi rudimentali, gli antichi greci riuscissero a creare tanta bellezza !
Poi scopinati via dal museo, come di consueto, concluderemo la serata cenando in uno dei numerosi localini a servizio del sito archeologico per poi rientrare al nostro albergo, l'Hotel Hermes, 1 stella, ma assolutamente dignitoso.

Giorno 16 - Da Olimpia a Patrasso : gmap


Poca strada da fare oggi, si pensa seriamente al rientro !
Solita abbondante colazione "alla greca", con il plus delle frittelle fatte al momento dal papà del gestore, non c'è niente da fare, i greci ci sanno fare coi clienti e sono simpatici !
Caso vuole che proprio davanti all'albergo ci sia un piccolo supermarket, non un masoutis stavolta, ma un , che comunque ci va bene lo stesso, dove faremo scorta di viveri per la traversata.

La strada scorre via veloce fino a Patrasso, ma prima di partire è d'obbligo un passaggio sul famoso ponte Rio Antirio,
A quanto pare il ponte strallato più lungo del mondo, un'opera di alta ingegneria. Si erge bellissimo e arrogante sul blu del mare.
E' una meraviglia moderna e si merita un bel po di foto !
Pedaggio per le moto 2€


Poi al porto, pronti a salire sul nostro traghetto, che scopriremo in ritardo di 3 ore.
Poco male, si approfitterà per un ultimo gyros in terra greca e per una visita alla basilica di Agios Andreas.
La basilica è enorme, bellissima e riccamente decorata, come da tradizione ortodossa.
Facciata di Agios Andreas
Ma a parte le decorazioni ha due oggetti straordinari :
- l'incredibile lampadario in legno che domina la "navata" centrale
Lampadario ligneo
- i resti della croce su cui fu martirizzato Sant'Andrea
Resti della croce di Sant'Andrea
Ce n'è abbastanza per perdere un po di tempo in questa splendida chiesa, anche se non è antica come il resto della Grecia.
Nonostante le 3 ore di vacanza in più, arriva fatalmente il momento di imbarcarsi per il viaggio di ritorno e volgere un ultimo sguardo dal mare allo skyline di Patrasso

Arrivederci Grecia .... ci vedremo ancora !!!

Giorno 17 -Da Ancona a Firenze

Al mattino colazione in nave con l'ultimo souvenir greco, un brioscione da mezzo chilo
Poi è tutta strada veloce fino a casa (ovviamente siamo sbarcati con 2 ore abbondanti di ritardo).

Alla fine grazie ai traghetti, questa volta ce la siamo cavata con poco meno di 5000 chilometri, un sacco di caldo, qualche scottatura (si è viaggiato spesso senza giubbotto), e un bauletto stracarico di bei ricordi e belle immagini. Tanti posti mitici, storici, spettacolari, tanta esperienza e vita in più.
E poi ... il confine più confine che c'è ... attraversare i Dardanelli è stata un'emozione veramente intensa !!!

Ci portiamo via il bel ricordo dei greci, ospitali e gentili ovunque (a parte qualche nevrotico cittadino), e turchi gentili, ma ancora non molto avvezzi ai turisti europei (in pochi spiccicano qualche parola di inglese).

Insomma un viaggio bellissimo, da rifare anche subito, e stavolta ci siamo pure dimenticati la tuta da pioggia, che ha fatto tutto il viaggio chiusa nel bagaglio, non mi è capitato spesso !!