domenica 7 maggio 2017

2017 - Le strade di Coppi


C'è stato un tempo in cui i pomeriggi di maggio erano dedicati al giro d'Italia e se possibile da vedere alla TV insieme al mio babbo.

Lui, ciclista dilettante e grande appassionato di ciclismo fin dalla giovinezza, durante i tempi "mitici" in cui duellavano Coppi e Bartali. Nonostante Bartali fosse un conterraneo, babbo era sfegatatamente un coppiano e non mancava occasione in cui mi raccontasse qualche impresa o qualche aneddoto.

Io non ho la stessa passione per il ciclismo, anche se non mi dispiace come sport, ma  la storia, l'atmosfera e il fascino dei tempi eroici del duello dei due giganti, delle cronache alla radio e del bianco e nero hanno fatto breccia e ne sono rimasto coinvolto.

Ordunque, aprile, Liguria, il Piemonte è li a 2 passi (nel vero senso della parola) e allora si va a cercare la casa natale del "Campionissimo" e le strade che hanno visto le sue prime pedalate.

Avrei voluto portarci papà, li e a Novi Ligure al museo dei Campionissimi, ma la sua salute ormai non lo permette, vorrà dire che per oggi mi farò suo cronista. 

La giornata se pur promettente subisce un brusco peggioramento e all'ora di pranzo, sorpresi da un temporale approfitteremo per una sosta all'ottima "Trattoria la Regina" a Traso, poca spesa, tanta resa !

Dopo pranzo il tempo sembra concederci una possibilità e allora via per il primo passo della giornata, la strada piccola e semideserta ci porta nella nebbia prima al Passo del Portello, sopra Gattorna 

Passo del Portello nella nebbia

per poi sconfinare in Piemonte ai 1300 metri del passo delle Capanne di Carrega. 

Daniela al Valico Capanne di Carrega

Sempre accompagnati dal freddo  e dalla nebbia, ritroveremo aprile solo a valle quando la strada ci porterà tra le piacevoli strade delle colline piemontesi

Colli piemontesi

Nonostante alcune incertezze cartografiche alla fine imbocchiamo la strada per Castellania e poco prima del borgo vero e proprio è d'obbligo fermarsi al "Passo Coppi", forse un po' inventato, ma di sicuro efficace per mantenere viva la memoria del grande campione.


Non è un altezza da record, ne ci sono tornanti vertiginosi, ma che siamo in zona lo dice la prima delle gigantografie che celebrano il personaggio


A breve distanza poi si arriva al paese vero e proprio, accolti da altre immagini iconiche

Castellania
Il borgo è veramente microscopico, praticamente deserto, ma non importa, so dove andare, la prima tappa è sicuramente il cimitero, dove riposano insieme i fratelli Coppi
La tomba è un vero e proprio monumento
Tomba dei fratelli Coppi

Parte del palmares

La cappella annessa raccoglie centinaia di cimeli, dediche  e targhe quasi fossero degli ex voto pagani, ma che di fatto la trasformano praticamente un piccolo museo

Cimeli 
Ma non solo cimitero, il paese intero è addobbato a tema, quasi come ci fosse in permanenza l'arrivo del Giro d'Italia
Grandi firme
Murales Fusto campione del mondo con Serse in maglia Bianchi

Murales W Fausto, celebre foto della scritta sulla neve dello Stelvio

In pochi passi si arriva si arriva al centro del paese, alla casa natale ora museo, manco a dirlo in via Fausto Coppi !
Casa Natale di Coppi

Via Fausto Coppi

Il paese tempestato di gigantografie, di copie di giornali dell'epoca, insomma un gran bel viaggio nella memoria, emozionante per me che ho conosciuto la vicenda umana di Coppi solo indirettamente e non riesco a immaginare come possa essere per chi quelle vicende le ha vissute in diretta, attaccato a una radio a valvole ....


Fausto Coppi, per la sua vicenda umana e sportiva, c'è poco da nascondersi, è Storia d'Italia, la storia della rinascita dopo la guerra, l'affermazione della repubblica e delle sue istituzioni. 
Una visita che non lascia indifferenti, le foto evocano imprese memorabili e telecronache in bianco e nero dal sapore leggendario, un'emozione che ha saputo trasmettermi chi oggi purtroppo non è qui con me fisicamente, ma so che sorride al solo pensiero.







Nessun commento:

Posta un commento