Giorno 8 : da Lesaka (E) a Condom (F) 240 Km circa >>>Traccia Gmap<<<
Si comincia a pensare al rientro, ma non sarà un trasferimento diretto ... calma, occhi aperti pronti alle sorprese e sopratutto lontani dalle autostrade.
La pioggia del giorno precedente ha lasciato in eredità un cielo grigio, ma in evidente miglioramento. Le strade ancora bagnate, gli occhi cisposi ancora conditi col sonno fanno saltare miseramente la strada per il Col d'Ibardin, pertanto ci ritroveremo sulla trafficata autostrada litoranea, prontamente abbandonata poco dopo il confine nei pressi di St Jean de Luz con la curiosità che ci spinge sulla spiaggia di Uhabia
Ma la voglia di toccare l'acqua dell'Atlantico, passa subito dopo aver visto la schiumetta presente e un divieto di balneazione per inquinamento ....
Però ci siamo .... siamo partiti dal Mediterraneo e ora siamo sulla spiaggia dell'Oceano
Oceano che non può non essere ammirato dal balcone panoramico per eccellenza ...
Siamo gia praticamente a Biarritz notissima e storica località balneare francese, un po di coraggio e di pazienza per affrontare il traffico disorganizzato dei moltissimi turisti e lo sforzo viene ricompensato dal sole che arriva e dalla vista al Rocher de la Vierge
si ... proprio un bell'affaccio sull'oceano
Comunque Biarritz, carina, ma il caldo e la moto ce la fanno sopportare il giusto, per la pausa pranzo ci siamo affidati all'intuito femminile che dopo Bayonne ci fa scoprire la riserva naturale del Marais d'Orx, una piacevolissima sorpresa.
Una zona appena fuori dalla confusione marinara, ma distante anni luce . E' una piccola riserva, un punto di pace assoluta, una zona paludosa punto di passaggio per gli uccelli acquatici.
La foto non riuscirà mai a rendere il colpo d'occhio della palude ..... isolette verdi, invase da una miriade di fiorellini gialli .... bellissimo ....
Consumato il pasto sotto un salice con vista laghetto, riprendiamo la nostra strada attraverso la campagna francese su strade sonnacchiose e obiettivamente poco interessanti, ma che in poco tempo ci portano a entrare nella regione dove nasce l'Armagnac !
E verso la sua "capitale", paese dal nome evocativo, ma che la curiosita ci fa scegliere come sosta notturna .... Condom
A dispetto del nome un po "imbarazzante", Condom si rivela essere una cittadina gradevole da esplorare, minima,
ma con una gran bella cattedrale gotica
Impreziosita per la sera da un coro di dilettanti
Non mancano le "stecche", ma l'ambientazione è decisamente suggestiva.
Per concludere la serata non può mancare un bel bicchiere di Armagnac
Giorno 9 : da Condom a Les Vignes 400 Km circa >>>Traccia Gmap<<<
Lasciato il "Condom" alle spalle :mrgreen: un rapido trasferimento ci porta a Vlleneuve sur Lot, punto di partenza per iniziare l'esplorazione della "Valle del Lot", la strada che risale il corso del fiume è carina, gradevole e rilassante. Niente di eccezionale, ma sicuramente molto meglio di un noioso trasferimento autostradale, le curve non mancano e ogni tanto concede qualche scorcio rimarchevole. Si passa da tratti a strapiombo sul fiume, ad altri che costeggiano zone di campagna e paesi anonimi, però il bello c'è .... e viene fuori.
Come nel caso di Puy l'Eveque affacciato sul fiume
E sopratutto con quella che è di fatto la "capitale" della zona, ossia la vivace cittadina di Cahors, la cui attrattiva principale è il Pont Valentré.
Un bellissimo ponte in stile gotico, con tanto di leggenda ....
Si perchè è noto anche come "Ponte del Diavolo"
Ti pareva che anche i francesi non avessero un ponte del diavolo ? L'architetto incapace di terminare la costruzione del ponte nei tempi, prima chiede aiuto al diavolo per poter concludere il lavoro, poi inventa uno stratagemma per impedire allo stesso di impadronirsi della sua anima .... mmmm .... dove ho gia sentito una storia simile ?
Però il "diavolo" sul ponte c'è davvero .... proprio sulla torre più alta
L'esplorazione della valle del Lot prosegue poi con quella che è la parte più spettacolare, che oltre a costeggiare delle belle pareti verticali, include il passaggio sotto uno dei castelli detti "Chateau des Anglais" a guardia della valle
Valle, di cui abbiamo IL FILMATO
e che prosegue con la vista del paese arroccato a strapiombo sopra il fiume di Saint Cirq Lapopie
Carino da vedere ma solo da fuori, perchè risulta inavvicinabile tale e tanto è il traffico per accedervi di turisti, sopratutto camperisti e campeggiatori che infestano le sue vicinanze.
Poco tempo e troppo caldo per fermarsi, per cui ci rimettiamo in strada verso la nostra prossima meta ...
Meta che a dire il vero è stata improvvisata, dopo che, come spesso accade in terra francese, una tappa del Tour de France 2015, aveva stuzzicato la curiosità per le poco conosciute (almeno per noi) "Gorges du Tarn".
E il sospetto di non aver fatto una brutta scelta comincia ad affiorare quando, poco prima di arrivare alle Gorges vere e proprie, ci troviamo ad ammirare lo strano e bellisimo panorama delle "Grands Causses" ....
Una valle che almeno per forma ricorda vagamente la ben più famosa "Monument Valley" di TexWilleriana memoria ....
Il sospetto che le gorges du Tarn siano un posto, non solo bello, ma addirittura eccezionale viene confermato non appena da Rivière Sur Tarn si entra nelle gole vere e proprie.
Trovato alloggio a Les Vignes, molliamo i bagagli e sfruttiamo le ultime luci della giornata per un assaggio della zona ....
Assaggio che ha il problema di stimolare l'appetito ....
Ci troviamo a passare tra pareti verticale, gallerie scavate
Salire e scendere su arditissime e tornantose strade che si arrampicano artigliando i fianchi delle Gorges
Fornendo un infinità di punti panoramici, fino ad arrivare al balcone assoluto
il "Point Sublime"
E così fatalmente quella che doveva essere solo una tappa del viaggio di rientro, si trasforma in una sosta prolungata, perchè dai depliant e dalle informazioni raccolte scopriamo che le Gorges fanno parte del ben più ampio "Parc National des Cèvennes", che prevede una miriade di punti di interesse.
Forse le Gorges du Tarn sono più piccole (ma non di tanto) e meno profonde delle più famose sorelle del Verdon, ma sono enormemente più fruibili. Si va dalla possibilità di scendere sul Tarn in canoa (che è l'attività principale dei paesi della zona) a un'estesa rete di gorges più o meno grandi, punti rimarchevoli con panorami, grotte o cascate, senza tralasciare antichi villaggi medievali e una quantità di strade e stradine per saltare tra curve e tornanti da una parte all'altrea del parco ....
Giorno 10 mattina : Da Les Vignes a La Roque Sainte Marguerite 160 Km circa >>>Traccia Gmap<<<
Le tracce del passaggio del Tour sono ben evidenti, non ci possiamo far scappare l'occasione della classica foto da turista !!
Cartina del parco alla mano, l'idea è quella di fare un giro delle gole secondarie della zona, per cui si parte subito con le Gorges de la Jonte
Poi un gradevole saliscendi (e relativi passi :mrgreen: ) tra panorami da altopiano
e gorges du Tapoul, per imboccare la strada che porta alla vetta della zona, il Mont Aigoual con tanto di stazione metereologica in posizione fantastica e un panorama a dir poco eccezionale, che spazia di 360° su tutto l'altopiano delle Cèvennes
A parte il fatto che tira un vento bestia, ma la sensazione è quella di essere davvero in cima al mondo !!!
Razzia di gadgets obbligatoria al ciarpamondo all'interno dell'osservatorio e via per il Col de la Serreyrède, che altro non è che lo spartiacque tra Mediterraneo e Atlantico !
A seguire le Gorges du Trèvezel e qelle della Dourbie, e nonostante qualche incertezza nelle strade, non ci si stanca mai di stare con gli occhi sui paraggi .... una gioia per gli occhi
anche i paesi non sono da meno, come Montpellier le Vieux o Cantobre
Fieramente arroccati in cima a pareti verticali.
Giorno 10 pomeriggio : da La Roque Sainte Marguerite a Saint Jean du Gard 180 Km circa >>>Traccia Gmap<<<
Non solo meraviglie naturali nel parco delle Cèvennes, anche uno spettacolo architettonico moderno, il famoso Viadotto di Millau, non siamo interessati a percorrerlo, ma bisogna ammettere che esteticamente ha il suo porco perchèPiù alto della Torre Eiffel (costruito dalla stessa impresa) , detentore di diversi record, ma sopratutto .... notevole.
Dopo il viadotto, ci concediamo un godurioso ripasso nelle Gorges du Tarn, che stavolta percorreremo per intero e quasi senza soste fotografiche fino a Florac e da qui deviazione per la Corniche du Cèvennes, la strada che costeggia in quota tutto l'altopiano per km e km di goduria motociclistica, una curva dietro l'altra, un saliscendi continuo, come al solito traffico inesistente come si confà a quella che sembra una strada, ma in realtà è una pista costruita per il puro piacere della moto.
Corsa che termina a Saint Jean du Gard dove troveremo alloggio al simpatico Auberge du Peras
Il parco delle Cèvennes ci piace !! Parecchio, si merita un bel FILMATO
!! E gia si fa strada l'idea di ritornare e prendere a nolo una canoa !! :D
Giorno 11 : Da Saint Jean du Gard a Genova 650 Km circa >>>Traccia Gmap<<<
Giorno di rientro, ma come di consueto senza fretta.
Siamo a poca distanza da altre gole ben più famose di quelle del Tarn, quindi .... direzione nord fino a Vallon Pont d'Arc verso l'Ardeche !
Che sia una meta turistica molto gettonata ce lo fa presagire il traffico esagerato che ci troviamo ad affrontare ! Gia prima del paese siamo in coda, una processione di camper e furgoni carichi di canoe rischiano di farci fulminare freni e frizioni per percorrere i pochi chilometri necessari ad uscire dall'abitato.
Lo spettacolo che ci troviamo ad ammirare, però ripaga lo sforzo .... appena fuori dal paese, proprio all'inizio delle Gorges de l'Ardèche ecco il famoso Pont d'Arc
Peccato per l'infestazione furente di turisti in canoa !!!
A parte questo però l'Ardeche delude un po le aspettative, la strada che costeggia le gole, pur carina, ha l'aspetto di una qualsiasi strada di montagna. Passa sopra le gorges e quasi tutta fiancheggiata da vegetazione, tant'è che per ammirare le anse del fiume occorre obbligatoriamente fermarsi, scendere dalla moto e affacciarsi a qualcuno degli innumerevoli punti panoramici,
Lo spettacolo comunque merita, abbiamo anche il FILMATO
ma vista la confusione non stimola la voglia di tornare se non fuori dalla stagione "balneare".
Usciti dalla valle dell'Ardeche si comincia a pensare al rientro, ma .... c'è un doppio problema !
E' una giornata con una luce eccezionale e all'orizzonte si staglia il Mont Ventoux
Che fai, in questi casi ? Cedi alla tentazione e ci punti deciso ! Questo vorrà dire tornare a casa a un'ora improbabile, ma .... chissene !!!
Il Mont Ventoux è comunque una strada spettacolare .... con le sue curve, i suoi ciclisti e la sua pietraia .....
Siamo ormai in Provenza, regione confinante con l'Italia e l'aria di casa è sempre più presente, ma lo spirito vagabondo non si arrende, una volta scesi dal Ventoux, rotta verso Forcalquier per un tratto della "Strada della lavanda" con l'intento di ammirare il viola a perdita d'occhio. Purtroppo la stagione eccessivamente calda ha bruciato i fiori di lavanda e invece di un bel viola vivace, ci dobbiamo accontentare di un colorino smorto, veramente poco attraente.
La delusione del mancato colore tra i campi di lavanda è però mitigata dalla vista dei Penitents di Les Mées
Una falesia scolpita da acqua e vento in tanti pinnacoli conici, tanto da farli assomigliare a na fila di monaci penitenti incappucciati
LA giornata volge al termine, a Dignes Les Bains cominciano ad allungarsi le ombre della sera, per cui per non trovarsi ancora in mezzo alle montagne col buio, iniziamo una bella galoppata sulla Route Napoleon,
strada eccezionale da ripetere assolutamente con la dovuta calma, fino al Mediterraneo in quel di Nizza dove giocoforza col buio della notte è obbligatorio (purtroppo) infilarsi in autostrada fino a destinazione.
11 giorni di viaggio, oltre 4000 Km percorsi, bellezze note e meno note, sorprese in quantità e un amore sviscerato per questo ammasso di ferro, plastica e idrocarburi capace come pochi di far assaporare istanti di libertà ....
Fine
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Tutte le foto sono >>> QUI <<<
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Pernottamenti
Condom (Francia): Le relais de la Tenareze, tipico francese, pulito, economico, arredamento d'epoca. Durante il nostro soggiorno non svolgeva servizio ristorante. Cenato bene e con simpatia al Cafè des sports - Da Fulvio a fianco della cattedraleLes Vignes (Francia) : Proprio nelle Gorges du Tarn Hotel Restaurant le Grillon minimale, ma pulito, economico e con una discreta cucina. Posizione strategca
Saint Jean du Gard (Francia) : Auberge du Peras, carinissimo, risistemato di recente in stile rustico, economico e con un ottima cucina. Parcheggio privato scoperto su ghiaia