domenica 20 novembre 2022

2022 - Una gita a ... Mantova

 Colpevolmente trascurata e finora mai visitata è giunto il momento di rimediare e sfruttare una bella giornata d'autunno per andare a conoscere la città dei Gonzaga.

Città storica e votata al turismo di qualità ci dà subito un'ottima impressione all'arrivo, parcheggio "Campo Canoa" gratuito poco distante dal castello di San Giorgio e navetta sempre gratuita per raggiungere piazza Sordello, il cuore della città vecchia.

Appena fuori dal parcheggio, a guardia del ponte che conduce in città quel che resta dell'antica fortificazione chiamata la "Rocca di Sparafucile", perchè non scordiamoci che è qui che Verdi ambienta una delle sue opere più famose, il "Rigoletto", e ben contenta la città si veste da scenografia, pur sapendo che la storia è del tutto inventata, ma a noi piace immaginare i personaggi per queste vie.

Rocca di Sparafucile

Supereremo a piedi il ponte di San Giorgio attraversando i laghi artificiali sul Mincio e che offre una bella vista panoramica dell'antico centro, deturpata in occasione della nostra visita da ponteggio e immancabile gru !

Castello di San Giorgio
E appena arrivati in piazza Sordello seconda puntata del "Rigoletto". Una delle poche case, come descritte nell'opera di Verdi, sopravvissuta agli anni è stata restaurata e ora ospita l'ufficio informazioni turistiche, ma per tutti è la casa di Rigoletto !
Casa di Rigoletto

In compagnia di Rigoletto
Una doverosa occhiata alla bella piazza che ospita la facciata di palazzo ducale e la cattedrale di San Pietro Apostolo e poi è il momento della biglietteria dove acquisteremo per 26€ la Mantova Card, ottima ed economica iniziativa che consente l'accesso alle maggiori attrazioni della città (il biglietto singolo per il ducale costa 15€) e poi subito verso l'ingresso per vedere una delle meraviglie del nostro paese ...
Dopo aver salito una lo scalone a chiocciola e attraversato alcuni ambienti "ordinari", attraversata una porticina esplode la meraviglia della "Camera degli sposi". Interamente affrescata dal Mantegna, e col famosissimo cielo in una stanza
Camera degli sposi

Soffitto della camera degli sposi

Autoritratto del Mantegna

Il tempo massimo di permanenza sarebbe 5 minuti, ma è difficile da rispettare ! Meno male che oggi c'è poca gente e possiamo godercelo un po di più.

La visita poi prosegue per gli ambienti del palazzo ducale e a parte la ricchezza e la bellezza delle decorazioni, di nuovo ecco rispuntare il Rigoletto, nei saloni delle feste è impossibile non immaginarsi il Duca di Mantova cantare Questa o quella ...
Sala degli specchi

Sala dei fiumi

Salone delle feste

Terminata la visita al palazzo ducale, utilizzando una comoda navetta (sempre gratuita) ci si trasferisce a Palazzo Te, altra residenza dei Gonzaga appena fuori dal centro città.
Anche in questo caso il percorso è un crescendo, si va da stanze belle ma con decorazioni "ordinarie", qualcuna quasi spoglia, fino ad arrivare alle stanze vere e proprie
Ludovico Gonzaga in guisa di colosso

E culminare con la camera dei giganti di Giulio Romano che lascia com'è doveroso ... senza fiato

soffitto della camera dei giganti



E' un cinema ! I giganti che sono veramente tali sembrano muoversi, uscire dalle pareti, si entra letteralmente a far parte dell'affresco !!
Usciti dalle stanze, un passaggio nel giardino rinascimentale
Giardino di Palazzo Te
e poi fuori dal palazzo, verso la città a piedi, perché la distanza in fondo non è tanta, e per fermarsi a curiosare alla casa del Mantegna

dall'insolito cortile circolare inscritto in un quadrato, e al tempio di San Sebastiano (compreso nella Mantova Card), incompiuto su progetto di Leon Battista Alberti che ospita nella cripta il sacrario dei caduti della grande guerra.
E poi una bella passeggiata fino ad arrivare a Piazza delle Erbe, centro della movida Mantovana.
Subito sfruttiamo la Mantova Card per salire sulla torre dell'orologio prima che il buio ci raggiunga

e poi a ruota un'occhiata alla basilica di Sant'Andrea, famosa per ospitare la reliquia del sangue, un pugno di terra del Golgota intrisa del sangue di cristo


 Le giornate di novembre però hanno il problema del buio ... usciti dalla cattedrale, resta il tempo di apprezzare il passeggio e il buon vivere italiano, tavolini e aperitivi e allegra confusione.
Palazzo della Ragione

Piazza Sordello
Col poco tempo che ci resta, ultimo colpo che possiamo sparare della nostra Mantova Card è quello del museo archeologico, dove sono conservati "Gli amanti di Valdaro", due scheletri apparentemente abbracciati .... dal neolitico
Gli "amanti" di Valdaro

Buio fatto, musei chiusi (orario invernale), non resta che un'occhiata a Piazza Virgiliana, dove si omaggia la celebrità locale, nientemeno che Virgilio
Virgilio
E cosa gradevole, per tutto il giardino ci sono formelle con versi e scritti del poeta.

Infine non resta che prendere la navetta per il parcheggio e salutare la città dei Gonzaga con la promessa di tornare !
Mantova e il ponte di San Giorgio








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