giovedì 26 settembre 2019

2019 - Mitteleuropeo - Dalmazia, Istria e Trieste

<<< Mitteleuropeo prima parte

Giorno 7  :  Zagabria

Dopo il pernottamento a un passo dagli agognati "Laghi di Plivitce", nell'ottimo B&B "House Matijević šimić"  a Grabovac, il nuovo giorno ci benedice con un cielo plumbeo e una fastidiosa pioggerella. Pesticciamo un po intorno agli ingressi del parco fino a prendere la decisione definitiva,  rimanderemo la visita ai famosi laghi ad un prossimo giro in moto (anche perchè il parcheggio per le moto è gratuito, per le macchine è circa 1€ l'ora) e per non sprecare la giornata punteremo le ruote verso la capitala Zagabria a poco più di 100 Km di distanza.

Lasciata la macchina nel parcheggio coperto vicino alla stazione, ci lanciamo all'esplorazione della capitale Croata, come un gradevole fuoriprogramma ... anche perché nel frattempo è spuntato di nuovo il sole .


Art Pavillon
Le premesse sono buone, la strada per raggiungere il centro città costeggia un bel parco urbano curatissimo con il grazioso Padiglione dell'Arte, che è la galleria d'arte di Zagabria, un palazzo di fine '800 con la copertura in vetro.
Inoltre al momento del nostro passEggio il parco ospitava il lo "StreetFood festival", chiassoso e colorato in cui non mancano riferimenti all'Italia (più o meno diretti) .
Il buono il brutto e il cattivo ... da mangiare
Finito il parco e schivata una selva di tram siamo in piazza Jelacic, la principale di Zagabria, e il colpo d'occhio non è per niente male !
Ed anche il signor Jelacic fa la sua sporca figura
Jelacic
Pochi passi verso la "città alta" e si arriva davanti alla bella cattedrale in stile gotico, visita irrinunciabile come per ogni città che si rispetti,
 

Lasciata la cattedrale si attraversa un piccolo parco e si sbuca in via Tkalcica, la stradina pedonale della movida, un profluvio di ristorantini e localini, in cui indugiare non è per niente spiacevole

Ma siamo turisti alle prese con gli ultimi barlumi di sole della giornata, per cui via verso "La porta di Pietra", una delle cose più inconsuete della città.
Praticamente in una delle porte di accesso alla città vecchia è incastonata una cappella/chiesetta con la particolarità che la strada passa in mezzo ... tra la panche e l'altare
Porta di pietra Altare

Porta di Pietra panche ed Ex Voto

Porta di Pietra 
E in cima alla strada della porta di pietra si sbuca in "piazza San Marco" dove han sede gli edifici governativi, ma sopratutto la carinissima chiesa col suo tetto di mattonelle colorate
Chiesa di San Marco
Ancora qualche passo alla ricerca degli ultimi scorci
Dalla terrazza panoramica

Art Pavillon di notte
e con le ombre della sera può ricominciare il viaggio puntando alla costa verso la meta successiva, Rijeka.

Giorno 8 : Rijeka (Fiume) -  Pola - Capodistria (SLO)

Districati tra il traffico di Rijeka e guadagnato un parcheggio, dedichiamo la mattinata all'esplorazione. La città è un porto e si presenta poco interessante artisticamente, ma molto vivace. Nel pieno centro, nella zona pedonale c'è un bel viavai !
Torre civica di Fiume
Teatro nazionale Ivan Zajc
Anonima fuori, ma bella dentro la chiesa dell'Assunzione di Maria, che ha un soffitto con stucchi che sembra un ricamo
Soffitto della chiesa dell'assunzione
Ma in definitiva il centro è piccolo e il giro turistico si esaurisce in breve, ripresa la macchina faremo sosta a Opatija (Abbazia in italiano), che altro non è che la località balneare di Fiume per una doverosa foto alla statua della ragazza col gabbiano
Ragazza col gabbiano
Panorama di Opatja
Decisi a fare i turisti esploratori opteremo per percorrere la litoranea che corre intorno alla penisola della Dalmazia, e non potremo fare a meno di pensare ad un ripasso in moto ... la strada è bellissima e in molti punti ricorda i panorami della liguria e dell'Aurelia. Poco traffico, asfalto buono e scorci niente male, richiama a gran voce un giro in moto !!!
Fiordo di Plomin
Ci piacciono le strade croate !!!
La strada ci porta ad attraversare un confine adesso solo regionale e si entra in Istria.
Non può non correre un pensiero al passato, a pensare che tutto questo prima era Italia e quel che hanno dovuto subire nel dopoguerra gli istriani italiani....
C'era una volta l'Italia ....
Tappa successiva a Pola, per un doveroso sguardo al poderoso anfiteatro

Le cui arcate sono sopravvissute quasi del tutto integre ed è ovviamente il monumento più famoso della città !

Ancora qualche bella stradina e qualche scorcio croato, come il fiordo di Limski
Limski Kanal
e poi in breve si attraversa la frontiera per passare in Slovenia !
Una breve sosta per ammirare la distesa delle saline di Sicciole, riserva naturale ricca di aviofauna


Fino ad arrivare alla tappa successiva .... Koper (la nostra Capodistria !)

Giorno 9 : Capodistria - Risiera San Sabba - Trieste - Redipuglia


Mattina dedicata all'esplorazione di Capodistria, il cui centro perfettamente conservato è una chicca.
Si parte con la piazza Tito, dove svetta il Palazzo Pretorio
Palazzo Pretorio
Per poi inoltrarsi nella città vecchia che è tutta vicoli e piazzette, ricca di negozietti e scorci suggestivi. Piacevole per passeggiare e da scoprire poco a poco
Fontana del Ponte

Vicoli
Con il plus di una bella passeggiata a mare che con una giornata di sole non è che proprio sia una brutta cosa
Poi di nuovo in marcia, un bel pieno di benzina, visto che in Slovenia è molto meno cara che dell'Italia e tra avventura e googlemap riusciamo a rientrare in Italia dal valico di Muggia senza far uso dell'autostrada e del relativo bollino settimanale sloveno !

Imboccata la sopraelevata per raggiungere il centro di Trieste, lo sguardo viene attratto dal cartello marrone indicante la "Risiera di San Sabba", in un lampo di memoria ricordiamo che è l'ex campo di concentramento italiano e decidiamo di visitarlo, il bello di viaggiare a intuizione.

La Risiera si trova appena sotto lo stadio di Trieste, anche se non molto evidente da fuori è facile trovarla e parcheggiare a fianco, l'ingresso è libero in quanto monumento nazionale.
E' stata oggetto di una grande opera di recupero, restauro e valorizzazione e gia l'ingresso mette abbastanza angoscia e predispone l'animo alla visita

Ingresso alla Risiera
Aggirarsi per quei pochi ambienti sopravvissuti e recuperati non può lasciare indifferenti, è veramente difficile comprendere a quanto possa arrivare la capacità di odiare dell'uomo, nella sua accezione peggiore
Cortile interno con la traccia del crematorio

Le celle .. microscopiche
L'ambiente è volutamente cupo e le mura in cemento armato lo fanno oppressivo, ma è difficile mantenere un sereno distacco
Dove prima sorgeva il forno crematorio ...


Le parole di Primo Levi
Terminiamo il breve giro del monumento e della piccola mostra annessa ce ne usciamo con l'anima sicuramente più pesante, ma con un briciolo di consapevolezza in più.

Ripresa la macchina, in pochi minuti si arriva al centro di Trieste, per lasciarla al comodissimo Parcheggio San Giusto (coperto a 1,60€ l'ora). Anche se non economico (ma più dei parcheggi in strada che costano 1,70€ all'ora), proprio accanto al teatro romano di Trieste.
Teatro Romano 
Pochi passi e gia si vede la bellezza del centro di Trieste, il primo affaccio è alla camera di commercio, edificio neoclassico dell'800 austriaco
Camera di commercio
 Davanti alla quale c'è la statua dedicata a D'Annunzio
Che legge il Vate ?
Ma il passeggio è solo una scusa per rimandare un po e pregustare piano piano lo spettacolo di Piazza dell'Unità Italiana .... Magnifica
Piazza dell'Unità e Municipio
Chiusa da tre lati da stupendi palazzi, e aperta sul mare ...
Piazza ... vista mare
Prefettura in piazza dell'Unità
Impossibile non dedicare a questo panorama decine di foto, alla ricerca dell'inquadratura migliore che come di consueto è sempre .... la prossima.
E comunque, specialmente per noi appena arrivati da San Sabba, fa abbastanza impressione la targa affissa sul municipio a memento del proclama del 1938 ....


Ancora pochi passi per il centro, giusto per godersi il passeggio tra strade e palazzi eleganti, per finire sul "canal grande"

E poi ripresa la macchina, un salto alla "città alta", in cima alla collina che sovrasta Trieste infatti potremo passeggiare nel Foro Romano, proprio sotto il castello
e ammirare gli splendidi mosaici bizantini e moderni della cattedrale di San Giusto, nonostante da fuori appaia abbastanza anonima.
Mosaico centrale del 1930

Mosaici bizantini

Mosaici bizantini
Resta ancora un po di tempo per un altro obiettivo sfuggitoci da tempo ... Le celebrazioni per il centenario della grande guerra sono ormai finite, ma il monumento è sempre li, pertanto autostrada e in mezz'ora circa da Trieste si arriva al Sacrario Militare di Redipuglia.

Il sacrario dei 100.000 .... tanti sono i poveri resti raccolti in quello che è il maggiore di questi monumenti alla memoria .... gia dalla strada incute una certa soggezione ..

Ma arrivando al primo dei gradoni, non si può restare indifferenti davanti alla schiera di "PRESENTE"

Massimo rispetto
Nessuna apologia alla guerra, nessuna giustificazione, ma solo il massimo rispetto e onore alle migliaia che han dato tutto in nome del dovere e di un ideale di patria.
Patria che non dimostra affatto lo stesso rispetto nei confronti dei suoi caduti, purtroppo al momento della nostra visita sono ancora in corso i lavori di restauro e consolidamento che sarebbero dovuti terminare l'anno scorso .... anno del centenario.

Con il cantiere ancora aperto è o possibile accedere solo alla prima gradonata, dove tra l'altro c'è il sacello della crocerossina, unica donna sepolta in un sacrario militare ...
Ma con le recinzioni in essere non potremo scalare tutti i gradoni fino all'osservatorio e per pura presa di posizione rendere omaggio all'ultimo, sull'ultimo gradone (visto che i caduti sono tumulati in ordine alfabetico) il soldato Zuzzi Giuseppe, bersagliere caduto l'8 settembre 1918, sull'ultimo gradone.

Non tema soldato Zuzzi .... torneremo a trovarla !

Un ultimo sguardo indietro
Tomba del Duca d'Aosta

E con la sera che incombe due passi sul colle Sant'Elia, piccolo museo all'aperto con reperti e iscrizioni dedicate a tutti i corpi del regio esercito

Di nuovo tante emozioni e un sincero groppo alla gola, nonostante la bellezza di Capodistria e Trieste, nello stessa giornata San Sabba e Redipuglia sono due grossi calibri che fanno riflettere e tanto .... malgrado tutto ce ne torniamo verso casa più silenziosi e più consapevoli di quanto siamo stati fortunati a nascere nella parte "giusta" del mondo, nel giusto momento.

Viaggiare aumenta la consapevolezza, abbatte le barriere e arricchisce ... forse è una frase fatta, ma mai come adesso la sento mia !