<<< Prima parte
Ermitage, gli zar e museo di stato russo
Dopo l'ambientamento, ormai abili conoscitori della città, scegliamo per la visita dell'Ermitage un giorno infrasettimanale che dovrebbe garantire un afflusso di visitatori "relativo". Sappiamo che il palazzo museo è la maggior attrazione della città e quindi siamo preparati ad affrontare orde barbariche di turisti della peggior specie.
Biglietto elettronico in mano, all'apertura siamo subito all'ingresso senza zaino o bagagli (tanto è a 10 minuti dal nostro albergo) e passato il metal detector e i controlli stile aeroporto, siamo finalmente dentro ... Possiamo iniziare la visita di uno dei maggiori musei mondiali ... Fantastico !
Più che dalle opere, rimaniamo subito accecati dalla maestosità e ricchezza delle sale
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Scalinata del Palazzo d'Inverno ... deserto ... siamo i primi !!! |
Non serve elencare pedissequamente la gran quantità di opere conservate, ma qualcuna merita sicuramente una menzione, nonostante l'indigestione di bellezza l'OOOOH di meraviglia non può non scappare nella sala dove è conservata una delle opere più note, l'"orologio meccanico del pavone"
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Orologio meccanico del Pavone |
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Sala del Pavone |
Ovviamente non è facile farsi strada tra le miriadi di turisti "orientali", ma da visitatori "singoli" siamo indubbiamente più agili.
Gruppi fastidiosi e bovini, tutti accalcati davanti a un "da Vinci" indicato dalla guida,
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Madonna Litta di Leonardo |
e sale completamente vuote dove albergano imbrattatele dal nome di Lippi, Raffaello, Tiziano etc ....
Decine di "gialli" che sgomitano per farsi fotografare davanti a una piccola scultura di Michelangelo e che scientemente ignorano opere di Canova (uno che son lo scalpello ci sapeva fare ...) o un Cellini
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Questa l'ho gia vista ... ma più grande |
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Statuario con 3 sculture del Canova |
La visita prosegue e sebbene la quantità di opere d'arte sia notevole, almeno per quanto riguarda l'arte "classica" dei nostri musei, si ha la sensazione che le opere esposte siano, perdonate il termine, dei "rimasugli", la vendita dissennata di opere e pezzi unici effettuata durante il periodo stalinista ha indubbiamente impoverito la collezione. Non è un caso che molte delle opere esposte alla National Gallery di Washington che avemmo modo di apprezzare 2 anni fa, provengono da questo palazzo.
Però non siamo qui solo per le opere d'arte, ma per gli ambienti, e da questo punto di vista non c'è che rimanerne affascinati e abbagliati.
Dall'incredibile "corridoio di Raffaello"
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Corridoio di Raffaello |
Alle sale che furono residenza degli Zar
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Scalone principale |
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Sala di malachite |
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Biblioteca di Nicola II |
Difficile staccare gli occhi da tanta meraviglia, tant'è che finiremo come ormai nostro solito, scopinati via dai custodi che ci spingeranno verso l'uscita ben oltre il normale orario di chiusura !!
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Fortezza di Pietro e Paolo al tramonto |
Dalla residenza nei tempi "gloriosi", all'ultima residenza il passo (geografico) è breve, sulla sponda opposta della Neva c'è la fortezza di Pietro e Paolo che ospita al suo interno la cattedrale che è il luogo di sepoltura degli zar ...
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Cattedrale di Pietro e Paolo |
La cattedrale, manco a dirlo, una vera opera d'arte, è tuttavia assediata dalle solite torme di turisti, infastiditi per la calca la nostra visita sarà breve, giusto il tempo per strappare una foto all'iconostasi e a qualcuno dei sepolcri contenenti gente che risponde al nome di Caterina II la Grande, Pietro I, Alessandro III,
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Caterina II |
E ovviamente non mancano quelli più tristemente famosi, ovvero Nicola II Romanov e tutta la sua famiglia, (seguito compreso) sepolti in una cappella a parte.
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Tomba di Nicola II e tutti gli ultimi Romanov |
Altro museo imperdibile, e sempre a poca distanza dal nostro albergo, è il "Museo di stato Russo" che conserva le opere maggiori di quella che è la produzione artistica esclusivamente russa. Tra l'altro il palazzo sede del museo è uno dei progetti dell'architetto Carlo Rossi (sepolto anche lui nella necropoli dei maestri dell'arte)
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Palazzo Michajlovskij - ingresso del museo |
Qui i gruppi per fortuna scarseggiano, ovviamente non sono conservate opere dai nomi di richiamo internazionale, ma la produzione artistica russa è tutt'altro che disprezzabile, anzi direi che è il museo che ci incuriosisce di più.
Man mano che prosegue la scoperta all'interno delle stanze, nomi come
Šiškin (che avevamo salutato alla necropoli dei maestri dell'arte),
Repin,
Ajvazovskij e altri diventano familiari e sono una gradevole scoperta (come lo furono i loro contraltari americani scoperti dall'altra parte dell'oceano).
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Šiškin - tre querce |
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Ajvazovskij - La nona onda |
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Vasnetsov - Cavaliere al bivio |
Ampie sono anche le sezioni dedicate all'arte novecentesca e a quella di propaganda, che comunque catturano l'occhio, nel bene e nel male ...
Unica pecca del museo russo ... l'illuminazione ... Tante opere sono veramente illuminate male, non risaltano o sono solo un riflesso della luce diretta puntata contro, difficile apprezzarle nella loro interezza o potenza, peccato.
I luoghi della Rivoluzione d'Ottobre
San Pietroburgo, inutile negarlo, è stata sede di uno dei principali fatti storici del secolo scorso. A prescindere dalle ideologie, come al solito, visitare alcune zone della città permette di attraversare alcuni luoghi simbolo della "rivoluzione di ottobre" che portarono poi alla formazione dell'Unione Sovietica e a tutto ciò che ne è conseguito, roba che ha fatto sentire il suo peso per gran parte del secolo scorso a livello mondiale.
Quindi da dove cominciare ?
Tentiamo un percorso cronologico, visto che qui è possibile
Prima tappa : Stazione Finlandia
In quella che oggi è Piazza Lenin c'è la stazione di arrivo dei treni provenienti dalla Finlandia ed è qui che dopo l'esilio arrivò Lenin ad aprile del 1917 (grazie ai tedeschi che lo usarono come detonatore per far crollare la Russia durante la grande guerra) per organizzare quella che sarà la rivoluzione bolscevica di ottobre
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Lenin davanti alla stazione Finlandia |
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Daniela presa dal momento storico alla Stazione Finlandia |
E qui nella stazione costruita con stile razionalista negli anni '60 sono conservati locomotiva e carrozza che accompagnarono il leader rivoluzionario a San Pietroburgo.
Arrivarci però non è semplicissimo, il treno è su uno dei binari, ma per accedere ai binari è necessario un biglietto del treno e quindi il cimelio non è direttamente visibile. Allo sportello informazioni non parlano altre lingue che il russo, ma il mix faccia tosta - gesti - disponibilità della funzionaria, fanno si che in poco tempo compaia un serioso sorvegliante in divisa che ci invita a seguirlo, ci fa passare i tornelli e ci porta fino al famoso treno, lasciandoci scattare le nostre foto
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Il treno di Lenin alla stazione Finlandia |
Piccole difficoltà superate, grandi soddisfazioni e ancora una conferma della sincera'ospitalità dei russi. Il sorriso e il gesto di attesa fattoci allo sportello informazioni li scorderemo facilmente.
Seconda tappa : Museo di Storia Politica della Russia
Sede del museo è
Palazzo Kshesinkaya, in stile art nouveau appartenuto alla prima ballerina del teatro Marijnsky agli inizi del '900, ospita numerosi reperti di "propaganda" e riesce a dare un idea della vita politica russa dai tempi degli zar a oggi, con una particolare enfasi relativa al periodo sovietico, e che comunque illustra quello che era il pensiero dominante della classe dirigente nei vari periodi.
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Effetti personali di N. Krusciov |
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Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa |
Ma il palazzo è stato anche la sede del partito bolscevico prima della rivoluzione, nel 1917 fu "occupato" dai bolscevichi ed è qui che si diresse Lenin una volta lasciata la stazione Finlandia.
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Palazzo Kshesinkaya e balcone di Lenin |
Da quella terrazza si affacciava Lenin per pronunciare i suoi discorsi alla folla
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Ufficio dei soviet palazzo Kshesinkaya |
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Lenin al balcone di palazzo Kshesinkaya |
Terza tappa : incrociatore "Aurora"
Ormeggiato non lontano dal museo di storia politica, fa bella mostra di se il famoso Incrociatore "Aurora"
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Incrociatore "Aurora" |
Una nave dalla storia lunghissima (tra l'altro partecipò ai soccorsi dopo il terremoto di Messina del 1908, fu usato e danneggiato pesantemente durante l'assedio di Leningrado) ora elevata al rango di museo, che nel 1917 con un colpo di cannone a salve diede il segnale per l'inizio dell'assalto al palazzo d'Inverno e avviare la "
Rivoluzione d'Ottobre"
Quarta tappa : Piazza del Palazzo
E dopo il colpo di cannone dell'"Aurora" i bolscevichi passarono all'azione prendendo il potere, prima arrivando alla piazza antistante il Palazzo d'Inverno
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Piazza del Palazzo vista dalle finestre dell'Ermitage |
Per poi invadere il palazzo e abbattere il governo provvisorio costituito dopo la rivoluzione di febbraio, passando nel corridoio delle colonne ...
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Corridoio del Palazzo d'Inverno |
Luoghi indubbiamente evocativi ... immortalati per sempre nel film "Ottobre" di S. Ėjzenštejn,
Quinta tappa : Istituto Smolny
Altro luogo storico (ma sconosciuto fino a ieri, almeno per me), Palazzo dell'istituto per Nobili fanciulle, voluto da Caterina la Grande e costruito su progetto dell'architetto italiano G. Quarenghi
Questo palazzo fu sede del quartier generale dei bolscevichi durante la rivoluzione, prima sede del PCUS e residenza di Lenin fino a quando il governo non fu spostato a Mosca ....
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Facciata dell'Istituto Smolny |
Praticamente dalle facciate gronda la storia del novecento, decisioni che hanno indubbiamente influenzato anche le vite di tutti noi.
E' un palazzo istituzionale, ma nel giardino antistante non mancano rimandi ai fatti del 1917,
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Colonnato d'ingresso "Primo soviet proletario" |
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Marx |
Con tanto di statue per forza di cosa evocative del posto
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Engels |
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Lenin |
Visto questo "percorso" e le numerose tracce lasciate da Lenin, (ci sono targhe e statue ovunque per la città peggio che Garibaldi da noi) è evidente come lo stesso sia comunque considerato alla stregua di un "padre della patria". Il periodo comunista a quanto pare non è stato accantonato e cancellato, ma giustamente inserito nella storia della nazione.
Chiese e religiosità ortodossa
E' indubbio il fascino che emanano le opulente e ridondanti chiese ortodosse, tutte le principali hanno una caratteristica in comune, mediamente sono ENORMI !
Praticamente davanti all'albergo, una delle più note, la
Cattedrale di Kazan
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Cattedrale di Kazan sulla Nevsky Prospekt |
dal caratteristico colonnato semicircolare che richiama San Pietro a Roma, al suo interno è sepolto il
maresciallo Kutuzov, generale russo che sebbene fu sconfitto ad Austerlitz da Napoleone, poi fu però l'artefice della vittoria sulle truppe francesi durante la campagna di Russia. E' quello che si inventò il territorio e l'inverno russo come alleato.
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Tomba del maresciallo Kutuzov |
Da buon territorio di frontiera tra oriente e occidente non manca una
moschea, che a quanto pare è una delle maggiori d'Europa
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Moschea |
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Portale della moschea |
L'architettura religiosa a quanto pare in questo paese può sbizzarrirsi in quanto a colori, così capita di trovare chiese che sembrano delle torte glassate ... come la Chesme, che manco a dirlo è un luogo storico; qui furono celebrati i funerali di Rasputin il 21 dicembre 1916
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Chiesa di Chesme |
o decorate con temi differenti, tipo la
chiesa della trinità
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Chiesa della trinità |
con le sue cupole azzurre visibili da lontano...
Sono addirittura impressionanti le dimensioni della chiesa di
Sant'Isacco, uno dei simboli della città
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Sant'Isacco |
e da buona tradizione, assediata dai turisti.
A parte lo stile neoclassico, impressionanti sono le dimensioni delle colonne
e la ricchezza degli interni, sopratutto dell'iconostasi decorata con colonne di malachite e lapislazzuli !!
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Iconostasi di Sant'Isacco |
Un po fuori dal circuito turistico classico, non lontanissima dall'università (ma neanche vicina ... è una discreta camminata) c'è la
chiesa dell'assunzione di Maria, nel più classico stile ortodosso
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chiesa dell'assunzione |
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Cupole della chiesa dell'assunzione |
Impossibile non accorgersi delle somiglianze con una moschea ....
E a proposito di somiglianze con una moschea l'impressione è totale alla
Cattedrale Navale di Kronstadt.
Premessa : Kronstadt è un isola - fortezza in mezzo al golfo di Finlandia, fino agli anni '90 era una delle principali basi della marina prima imperiale, poi sovietica e per arrivarci è necessario circa un ora di viaggio in autobus. (Avremmo preferito un coreografico trasferimento via mare, ma a maggio i collegamenti sono ancora molto saltuari).
La cattedrale navale, è Enorme
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Cattedrale navale di Kronstadt |
è sicuramente "navale" perché i decori della cupola principale altro non sono che delle ancore,
ma l'interno davvero ricorda una moschea
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Interno della cattedrale di Kronstadt |
Salvo poi scoprire che questa cattedrale ha preso come modello "Santa Sofia" di Istanbul, quindi architettura tradizionale bizantina.
Relativamente più piccole ma non meno importanti sono anche la
cattedrale della resurrezione, adiacente all'Istituto Smolny
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Cattedrale della Resurrezione |
e restituita al culto solo dopo il crollo dell'Unione Sovietica, e la cattedrale di
San Nicola dei Marinai, anch'essa parte integrante della storia della città e del suo legame con il mare e con la particolarità della torre campanaria lontana dalla chiesa.
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Campanile e facciata di San Nicola dei Marinai |
Piccoli musei, grandi emozioni
Accanto ai grossi calibri museali, la città è disseminata di numerose sedi espositive ed è facile accorgersi della vivacità culturale che la buona stagione fa esplodere. al
Palazzo Stroganoff , facente parte del museo russo, si ha modo di apprezzare la ricchezza architettonica di uno dei palazzi nobiliari risalenti all'epoca d'oro della città, e come ciliegina ci viene offerta la possibilità di assistere (gratuitamente) ad un grazioso concerto di un Ensemble da camera
Avendo un po di tempo altra chicca da non perdere è il museo "Fabergè", la maggiore raccolta mondiale delle Uova imperiali create dal famoso gioielliere
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Scalinata del "palazzo Šuvalovskij", sede del museo. |
Difficile non rimanere incantati davanti a questi piccoli grandi capolavori di gioielleria dalla storia leggendaria !
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Uovo dei mughetti |
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Uovo XV anniversario |
L'arte però non è solo fatta di grandi nomi, in una zona ai margini del centro vero è proprio c'è il
museo Stieglitz di arti decorative e applicate.
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Palazzo Stieglitz |
Palazzo Stieglitz ha subito decenni di abbandono, da poco ne è iniziato il recupero e restauro e quello che è bello è che adesso è sede dell'Accademia d'Arte di San Pietroburgo.
Il percorso museale è limitato a qualche sala al piano terra dove sono raccolte, stufe in ceramica, vestiti tradizionali e tanti oggetti d'uso quotidiano riccamente decorati
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Museo Stieglitz - Atrio |
Al solito con la faccia tosta del visitatore interessato e con la benevola collaborazione del personale, riusciamo pure ad accedere alla sala principale, che era il nostro obiettivo primario, un enorme salone con il tetto in vetro in stile liberty, che dire meraviglioso è limitante ...
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Sala della mostra |
Oltre all'architettura spettacolare, abbiamo anche la fortuna di aggirarci in quelli che sono i corridoi dell'accademia e sbirciare nei lavori dei numerosi studenti all'opera, fantastico !!
Il palazzo tuttavia in gran parte è ancora malmesso ma è sotto restauro e ci piace pensare che il restauratore che abbiamo visto all'opera sui decori di una volta sia uno degli studenti dell'accademia.
Oltre all'arte ... la tecnologia ... all'interno della fortezza di Pietro e Paolo, un angolo è riservato al museo della cosmonautica quindi per me assolutamente imperdibile !!!
So che il museo è piccolino, non mi aspettavo certo lo Smithsonian, ma qualche pezzo interessante lo hanno, quindi soddisfazione garantita !
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Modulo cargo "Progress" per rifornire la ISS |
L'unione Sovietica prima e la Russia adesso sono protagonisti principali della corsa allo spazio, ma quello che per me è sempre stato un mito è
Gagarin, il primo uomo nello spazio ....
L'esposizione ripercorre la storia della corsa allo spazio dal lato "sovietico", con pannelli e cimeli (scritti anche in inglese) a partire da Tsiolkowski, Korolev, fino a Gagarin e poi all'attuale stazione spaziale internazionale.
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Patch della missione della Cristoforetti |
Angoli di città
Nonostante il gigantismo delle costruzioni San Pietroburgo non ospita solo "grandi" monumenti, ma anche piccoli ... nello specifico all'incrocio tra i canali Moyka e Fontanka c'è la statuetta "Chizhik-Pyzhik", un bronzo di circa 11 cm ... ma che da quando è stata installata è diventata una celebrità ...
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Statuetta del Chizhik-Pyzhik |
Nata per omaggiare una canzone popolare russa, diventato rapidamente una celebrità recente... ormai è risaputo che se lanciate una moneta dalla spalletta e questa non cade in acqua, si avvererà un desiderio ... Per la cronaca dopo un paio di tentavi la Daniela ci è riuscita !
In merito a statue di una "certa" dimensione abbiamo ampia scelta ...
Una in particolare è un'altre dei simboli della città, il famosissimo "cavaliere di bronzo"
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Il cavaliere di bronzo |
statua equestre dedicata a Pietro I, poggiata su un enorme blocco monolitico di granito. Impressionante ...
Divertente anche la caccia ai memoriali di uno dei maggiori scritturi russi, N. Gogol presente in varie parti della città ...
Altra curiosità sono i numerosi locali a tema, sopratutto sovietico o russo, tra i tanti non potevamo certamente rimanere insensibili al caffè "12 Aprile", un semplice bar tavola calda agghindato per rammentare il volo di Gagarin, il 12 aprile 1961 ...
Arredamento a tema, magliette del personale relativo
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Bancone e maglietta del bar 12 aprile |
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Arredamento tematico |
E incorniciata a fare bella mostra di se, una copia della "Pravda" del 12 aprile 1961
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Copia della "Pravda" del 12 aprile 1961 |
A prescindere da tutto si vede bene che l'avventura spaziale è parte integrante della cultura del paese.
Proprio davanti al nostro albergo c'è il
Gostny Dvor, senz'altro uno dei primi, se non addirittura il primo "centro commerciale" al coperto.
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Porticato del Gostny Dvor |
E' un edificio immenso che occupa lo spazio del vecchio mercato all'aperto, bellissima architettura, ma tanti negozi dentro dai prezzi salati (probabilmente per turisti) o dagli articoli di bassa qualità ... però dal piano superiore si gode una discreta vista della Nevsky ...
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Nevsky Prospekt e Grand Palace, al cui 3° piano c'è l'hotel RA |
I grandi magazzini coperti sono comunque usuali, sicuramente una necessità nata dal clima, ben diverso da quello che abbiamo avuto la fortuna di godere durante il nostro soggiorno, alcuni poi sono delle splendide opere d'art nouveau
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Grandi magazzini "Passage" |
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Palazzo Singer, con la libreria Dom Knigi |
Particolarmente rimarchevole è la gastronomia Eliseevsky, il primo negozio del genere costruito in Russia, dove trovare tutte le prelibatezze possibili immaginabili, non necessariamente russe.
Caro, anzi molto caro, ma il negozio è uno spettacolare tuffo negli anni 20 con decori e vetrate spettacolari e come caratteristica .... una palma al centro della sala centrale.
Il personale poi è giovane ed entusiasta, difficile dire di no a qualche acquisto, anzi è un bel modo di portarsi via un ricordo di San Pietroburgo
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Eliseevsky, gastronomia di lusso |
Ma siamo in Russia ... famosa per la "sauna", anzi la "banya" ... potremo lasciare il paese senza aver fatto un esperienza del genere ? Assolutamente no, quindi direzione verso una delle miglior nel centro città, quella annessa all'albergo "
Palace Bridge" della catena finlandese (gente che con la sauna ha un certo feeling) Solo Sokos Hotel.
Dopo tanto camminare un meritato sguazzo tra acqua calda, idromassaggi,
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Tempietto |
e tutti i tipi di sauna immaginabili, rimarremo particolarmente affascinati da quella fredda ... lo "snow paradise" una stanza a -15° da alternare alla scaldata presa nella "banya" che arriva anche a 90 gradi.
Conclusioni
Alla fine della vacanza ci lasciamo alle spalle uno zaino carico di bellissime immagini e tanti ricordi piacevoli. Sopratutto lasciamo la Russia con tanti pregiudizi e paure in meno, cosa che si può fare solamente viaggiando.
Ci resta il ricordo di una grande città europea, vivace, bellissima, pulita e sicura.
Ci resta il ricordo di persone dai modi diversi dai nostri, ma alla prova dei fatti, disponibili, gentili e sopratutto entusiasti !!! In tanti anche con un inglese stentato, mostravano una gran voglia di interagire coi visitatori.
Il cirillico e il visto in fin dei conti non sono ostacoli insormontabili, infatti esplorarla e visitarla in autonomia non è per niente impossibile, anzi molto consigliabile.
Un soggiorno di
dieci giorni non ci è bastato !!! Abbiamo lasciato indietro ancora tante cose da vedere, tanti angoli da esplorare.
Certamente non è tutto oro, basta allontanarsi un poco dal centro per vedere realtà diverse, ma è evidente che c'è comunque un grande fermento almeno apparentemente in positivo.
E alle classiche domande da turista ...
Consiglieresti la visita ? Ci torneresti ? Non c'è che una sola risposta ....
SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
E ora via col progetto per il ritorno in Russia, obiettivo ... Mosca ... !!! (ma prima c'è Madrid !!!! )
Fine
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