martedì 12 giugno 2018

2018 - San Pietroburgo - Prima parte


Premessa

L'idea di partenza era semplicemente un week end lungo a Madrid per vedere uno dei maggiori musei del continente "Il Prado".
Come ogni tanto accade però l'entusiasmo prende il sopravvento e si cominciano a fare quelle associazioni pericolose tipo .... Prado ---> Musei più famosi d'Europa ---> ERMITAGE !!!, che fan trasformare un semplice week end in una vacanza vera propria in un paese ancora (per noi) totalmente "inesplorato".
Fu così che iniziò l'avventura evitando accuratamente le gite organizzate, comode (e care) ma castranti !

I preliminari

La scelta del periodo cade su maggio, in modo da far si che sia aperta una delle maggiori attrazioni (le fontane della residenza di Peterhof che in genere aprono alla fine di aprile) e dopo la grande festa nazionale del 9 maggio che tra allestimenti e festeggiamenti potrebbe creare dei problemi logistici.
Scelto il periodo il secondo passo è il volo, dopo un po di ricerche opteremo per servici della Lowcost siberiana, S7 Airlines, che permette con un comodo volo diretto dall'aeroporto di Verona  di raggiungere San Pietroburgo in poco meno di 3 ore (la lontanissima Russia a quanto pare è in realtà abbastanza dietro l'angolo). Terzo passo : il soggiorno, aderenti alla logica che ci contraddistingue grazie al tentacolare, ma utilissimo, booking.com scoviamo un piccolo albergo sulla Nevsky Prospekt proprio sopra la metropolitana in posizione centralissima il RA Nevsky 44.
Volo e albergo fissati resta da affrontare quel che credevamo "il mostro", ossia la richiesta del visto per entrare nella federezione Russa. Grazie alla Daniela che ha insistito nel fare le cose "in proprio" senza avvalersi delle agenzie turistiche e al fatto che uno degli uffici che gestiscono l'emissione dei visti è proprio a Genova, (il VHS Italy), una volta raccolti e consegnati i documenti e inoltrata la domanda in breve tempo ecco tornare il passaporto col visto e nome traslitterato in cirillico !!
Ultimi aggiustamenti prima della partenza, la prenotazione del Taxi dall'aeroporto all'albergo avvalendoci del servizio fornito da Kiwitaxi, che per una spesa modesta mandano anche un loro operatore per accompagnarvi fino alla vettura, al biglietto per l'Ermitage, che acquistato online con un piccolo sovrapprezzo, garantisce un accesso prioritario evitando la coda.
Sceglieremo il pass "2 giorni consecutivi" aperto con validità 180 giorni dall'acquisto.
E ora ... con tutti i nostri fogli in molteplice copia .... non resta che aspettare la data di partenza.

Primi passi in cirillico

Il giorno della partenza nonostante sia maggio, una pioggia e un vento freddo ci accompagnano all'aeroporto, ma a noi che ce frega ... siamo attrezzati per la Russia ... il freddo lo prendiamo di tacco.
Volo senza problemi e un inaspettata gentilezza da parte del pilota che poco prima dell'atterraggio a Pulkovo, inclina l'aereo durante il sorvolo del Peterhof per farcelo ammirare dall'alto.
Servizio taxi ineccepibile e durante il trasferimento gia cominciamo a renderci conto delle dimensioni delle strade percorrendo tutta la Moskovsky Prospect, larga e lunga come una nostra autostrada.
Il momento di panico l'abbiamo vissuto all'albergo, segnalato solo con un cartello minimale e un campanello, suonando il quale risponde una voce in automatico ... ovviamente in russo e quindi incomprensibile. Passato il cancello in ferro, ci troviamo in un cortile scuro e malmesso, poi una rampa di scale e un ascensore d'epoca ... e mille pensieri sulle condizioni dell'albergo ti sfiorano e gia pensi ad affilare le armi per combattere contro scarafaggi e altri occupanti ...
Invece ... invece l'albergo che occupa il terzo piano del "Grand Palace" è pulito e ristrutturato di fresco, il personale gentile e disponibile, la stanza un po piccola, ma non importa c'è tutto quello che ci serve, compreso un distributore di acqua potabile (anche perché quella dei rubinetti non lo è).
Mollate le valige, baciati da una giornata di sole eccezionale subito fuori a spasso per la "Prospettiva Nevsky" in mezzo all'allegro via vai del pomeriggio a riempirsi gli occhi dalla bellezza della strada più famosa della città ... siamo arrivati ... siamo in Russia ... da soli e senza un capogruppo da rincorrere.
Tra l'altro la città è ancora addobbata per il 9 maggio
Festoni sulla Nevsky Prospekt
Con il fuso abbiamo guadagnato un'ora e passato il primo stupore approfittiamo dell'apertura pomeridiana per la visita del primo monumento a due passi dall'albergo,
Siamo vicinissimi alla chiesa del Salvatore sul Sangue versato ... e girato l'angolo ... troviamo la spettacolare chiesa parzialmente INCARTATA !!!!
Salvatore sul sangue versato ... incartato
 Ultimamente ci capita abbastanza spesso ... sarà un nostro destino, arrivare lontano da casa per ammirare dei ponteggi !!!
Peccato, ce la stavamo pregustando da tempo, ma la prendiamo così com'è. E' pur sempre uno dei simboli della città e la sua architettura neobizantina è indubbiamente affascinante.
Non è da meno l'interno, completamente decorato
Cupola della chiesa del Salvatora

Iconostasi

E le due opere maggiori all'interno, l'iconostasi (in marmo ligure) e il mausoleo dello zar Alessandro II ucciso in questo punto.

La prima giornata russa poi si concluderà con due passi verso quello che è stato il primario ispiratore di questo viaggio ...
Daniela in piazza del Palazzo finalmente davanti all'Ermitage
E una cena presso il carinissimo Kvartika Soviet Cafe ... in stile ovviamente Russo

Peterhof

Visto che il meteo ci è favorevole sfruttiamo la prima giornata per dedicarla alla visita della residenza degli zar creata da Pietro I, il famoso Peterhof, la Versailles russa.
Da bravi esploratori e visto che dopo la prima impressione i russi appaiono ospitali, gentili e collaborativi a dispetto della lingua (anche se qualche parola di inglese in tanti riescono a capirla) optiamo per raggiungere la residenza coi mezzi pubblici per cui ... subito in metropolitana, fino alla stazione "Avtovo" probabilmente la più bella di tutta la rete
Metro "Avtovo"
Decorata con lampadari e colonne rivestite di vetro, costruita con lo stile della famosissima metropolitana di Mosca ...
Fuori dalla stazione partono i bus di linea e i "Marshrutka", i minibus "espressi" che con 70 rubli (circa 1 euro) portano fin davanti all'ingresso dei giardini superiori del Peterhof a circa 30 km dalla città.
Piccolo appunto : prima di entrare nel parco avevamo intenzione di visitare la chiesa di SS Pietro e Paolo in Peterhof ... ma che troveremo "interamente", ma proprio interamente da cima a fondo coperta da ponteggi e chiusa per lavori di ristrutturazione ... questa cosa dell'incarto dei monumenti è sempre più fastidiosa !!!

Però ora non resta che varcare il cancello e godersi una splendida giornata di sole nel parco di Peterhof !!!
Giardini superiori

Pagato il biglietto d'ingresso poi si accede al cuore del parco, ossia i "giardini inferiori" la cui attrazione principale è il canale centrale fino al golfo di Finlandia e la fontana del Sansone



Un giro per il parco poi è obbligatorio, cartina alla mano alla ricerca delle fontane più spettacolari


Fontana "Piramide"






Ma Peterhof non è solo giardini ... c'è anche il palazzo. Nonostante le devastazioni subite dopo gli avvenimenti della rivoluzione del 1917 e l'occupazione da parte dei tedeschi durante la guerra, con una paziente opera di recupero e restauro, ora molte delle stanze sono state riportate allo splendore originario, Per le quali non ci sono parole ... l'unica cosa da fare è rimanere abbagliati da tanta opulenza  ...

Scalone principale

Salone

Sala del Trono
La "Versailles" russa non delude le aspettative.
Ancora due passi per il parco per far passare l'ubriacatura di oro e stucchi, poi optiamo per il ritorno di servirci dell'aliscafo (Hydrofoil), che dal molo di Peterhof in poco tempo ci fa sbarcare sul "lungarno" davanti all'Ermitage. Comodo, rapido, ma caro (800 rubli, 10 volte il costo del biglietto dei mezzi di superficie) e essendo completamente chiuso tocca accontentarsi di un finestrino il quale non è che consenta una buona vista panoramica del castello e della città. Carina l'idea di viaggiare in aliscafo, ma dovessi tornarci non lo prenderei.


Udelnaya

Una veloce ed efficiente metropolitana consente anche di allontanarsi dai monumenti principali e allora perché non approfittarne per visitare uno dei mercatini spontanei, ma famosi, della zona, quello di Udelnaya.
Fuori dalla metro, si vede subito che la situazione è diversa, lontani dal centro i fabbricati sono più malmessi, i negozi evidentemente più "poveri", sguardi diversi da parte di persone meno abituate ai turisti, tuttavia non si avverte situazione di pericolo, anzi e comunque le divise della polizia sono bene in vista. Il mercatino a quanto pare è libero, chiunque con qualsiasi cosa da vendere arriva li, stende una coperta e dispone la "mercanzia". Si ha l'impressione di avere a che fare con una realtà "diversa", girando per il mercato quello che la gente mette in vendita è "qualsiasi cosa di cui fare a meno reperita in casa" . I banchini perlopiù ospitano, vestiti e scarpe usate, oggetti di casa, addirittura medicine (saran quelle della nonna morta l'altro giorno ?) ...
Tenteranno anche di venderci l'effige di Stalin e la cosa inaspettata con una frase in italiano stentato "Stalin ... buono .... " e sorrisone !!!

Ma da bravi turisti la nostra attenzione cade su un simpatico russo venditore di cimeli

Tra medaglie e poche altre cose troveremo da acquistare monete sovietiche CCCP e tedesche del tempo di guerra (con i relativi inquietanti simboli).
Qui lingue diverse dal russo non sono considerate, ma al solito con gesti e mimica si riesce a intavolare una fantastica trattativa. Alla fine ce ne andremo con le nostre monete "storiche", pagate coscientemente uno sproposito (per i loro standard), con la speranza di aiutare questo piccolo angolo di Russia a sopravvivere all'avanzare dei tempi moderni.
Piccoli turisti romantici ....

Monastero Alexander Nevsky, Casa Mendeleev e Teatro Marijnsky

San Pietroburgo è stata a lungo capitale dell'impero russo e un fervido vulcano culturale, la curiosità ci spinge a rintracciare l'ultima residenza di personaggi famosi a livello mondiale. Proprio all'inizio della prospettiva Nevsky, sorge il monastero "Alexander Nevsky" che ospita tra le sue mura la "necropoli dei maestri dell'arte". Pagato un irrisorio biglietto d'ingresso, mappa alla mano avremo la possibilità di visitare l'ultima dimora di gente come  Fëdor Dostoevskij,
Tomba di Fëdor Dostoevskij
O un quartetto musicale di tutto rispetto, a partire da Pëtr Il'ič Čajkovskij
Tomba di Pëtr Il'ič Čajkovskij
accompagnato da altri 3 mostri sacri ...
Da sinistra a destra ... Borodin, Mussorgsky e Rimsky Korsakoff
E tra gli esponenti del mondo scientifico, nientemeno che Eulero
Eulero
insomma, personaggi di spessore "mondiale", impossibile rimanere indifferenti.
Dopo il cimitero, due passi tra le mura del monastero Nevsky,

Luogo decisamente importante per gli ortodossi, dall'architettura semplice (per i loro canoni), ma indubbiamente sacrale.
Dal monastero lungo la Nevsky Prospekt, fino a una delle piazze principali della città, Vosstaniya, col suo bello stile razionale, l'obelisco con tanto di stella (rossa) in cima e la stazione della metro in stile
Piazza Vosstanya 
Stazione della metro che come tante, è riccamente decorata ...

Bassorilievo "rivoluzionario" metro Vosstaniya
Busto di Lenin, metro Vosstaniya
Tra i giganti della cultura legati alla città poi non si può (e io men che meno) ignorare che all'università ha studiato, insegnato e fatto le sue scoperte nientemeno che Dmitrij Mendeleev, l'uomo che mise a punto la "tavola periodica degli elementi".
Innegabilmente una delle scoperte più importanti nel campo della chimica, i cui concetti sono validi e usatissimi ancora oggi. Ho sempre ammirato gli scienziati geniali delle origini, gente meravigliosa che con pochissimi strumenti e una grande capacità deduttiva hanno gettato le radici della scienza moderna.
In primis una visita ai riconoscimenti, ovviamente alla metropolitana del politecnico, decorata con bassorilievi raffiguranti scienziati, tra i quali il nostro non può mancare
Effige di Mendeleev, metro Tekhnologichesky Institut
E appena fuori dalla fermata della metro Tekhnologichesky Institut, c'è il monumento a lui dedicato, una statua (a cui generazioni di studenti si sono raccomandati consumandogli il piede) e sul muro del Politecnico la tavola periodica
Mendeleev, la tavola e gli studenti ...

Ma non finisce qui ... Mendeleev in quanto professore, abitava un appartamento all'interno dell'università, appartamento che è poi stato trasformato in piccolo museo dedicato ....
Targa al portone d'ingresso dell'università

Con poche informazioni (non è molto pubblicizzato) non resta che armarsi di faccia tosta e fiducia per varcare il portone dell'università, dove un solerte guardiano (parlante solo Russo e cartelli prestampati in inglese) ci blocca immediatamente pretendndo i nostri passaporti (attimo di perplessità ... ) ma è solo per registrare i nostri nomi e farci accedere dentro l'università.
Il museo tra l'altro è proprio all'ingresso appena passato il tornello, a cui si accede suonando il campanello dell'appartamento.
All'ingresso, quali unici visitatori presenti, veniamo accolti da una curatrice entusiasta che dopo qualche parola in inglese ci fornisce di sedie e documento con le spiegazioni della vita e del materiale conservato.
Benvenuti in casa Mendeleev
Tra i tanti reperti, oltre a qualche scritto originale c'è ancora lo scrittoio sul quale ha visto la luce la tavola periodica ...

Scrittoio di Mendeleev
Ancora integri e conservati sono lo studio e la biblioteca di Mendeleev ...
Studio di D. Mendeleev
L'immersione nella storia della scienza è decisamente emozionante, almeno per me visto che la chimica ha avuto un ruolo decisamente importante nella mia vita.

Finita la visita e restituite sedie e brochure, ci invitano a visitare anche il resto dell'università, ed è  impressionante il corridoio - biblioteca dei 12 collegi ... lungo ben 500 metri
Biblioteca dei 12 collegi

Piccolo appunto ... nonostante la copiosa affluenza turistica e la tendenza a pagare il biglietto per qualsiasi punto di interesse a San Pietroburgo, questo piccolo e non molto frequentato museo invece è (a maggio 2018) ancora gratuito, l'unico scotto da pagare è la registrazione del nome all'ingresso.

Un altro dei capisaldi della cultura russa è indubbiamente il "Teatro". Grazie quello strumento eccezionale che è internet da casa avevamo preso i biglietti per lo spettacolo rappresentato in questo periodo al teatro Marijnsky, ossia il "Principe Igor" di Borodin (che avevavmo gia salutato al cimitero dei maestri delle arti  ... ).
Teatro Marijnsky

Foyer del tatro Marijnsky
Beh ... gia il teatro non si presenta male, d'altronde nell'epoca zarista è stato il teatro "imperiale" , coincidenza ulteriore (assolutamente casuale) in questo teatro ci fu la prima rappresentazione del "Principe Igor" nel 1890.
Gia la visita del teatro valeva il prezzo del biglietto, altra piacevole sorpresa è scoprire che i nostri posti, pur pagati una cifra irrisoria per i nostri standard, sono propria sopra il palco imperiale !!!


Sala teatro Marijnsky

La rappresentazione a cura della compagnia stabile del Marijnsky è di tipo "classico", come da copione e riuscirà a stupirci per il grande numero di artisti in scena e per la presenza durante la scena della partenza dell'esercito di ben 2 cavalli VERI sul palco !!!
Musica e danza fuse insieme nella scena delle "danze polovesiane", rimarranno impresse a lungo nella nostra memoria.


Ci sentiamo fortunati ...

Tsarkoe Selo (Palazzo di Caterina)

Abbiamo la fortuna di aver trovato un'ottima situazione meteo, tutti ci han detto che è un caso fortunato, ma siamo ben determinati a sfruttarlo.
Cielo azzurro e puntiamo l'obiettivo ancora fuori città per un'altra famosa residenza zarista, il "Palazzo di Caterina" a Tsarkoe Selo, tanto per intenderci quello con la famosa "camera d'ambra".
I bus per la città di Pushkin partono dall stazione della metro di "Moskovskaya", e l'ottimizzazione del tempo disponibile ci fa prima deviare verso la vicina piazza della Vittoria (ploschad' Pobedy), dove ha sede il memoriale dedicato agli "Eroici difensori di Leningrado"



Obelisco, statue enormi, e 900 fiammelle accese per ricordare i 900 giorni dell'assedio di Leningrado.  Forse non è storia nostra, ma certe cronache sono da brividi, e non si comprende come mai pur conoscendo certi fatti sia così difficile sentir dire "mai più guerre !"

Preso il bus per Pushkin (40 rubli, circa 60 centesimi di euro), dopo circa 45 minuti si arriva vicino all'ingresso del parco di Tsarkoe Selo e ... indovina indovinello .... la prima visione dell'ala del palazzo di Caterina è quella di un edificio ... parzialmente "incartato"
Residenza zarista ... con ponteggio !!!
Pazienza ... ormai siamo abituati, però anche basta !!
Almeno il viaggio fin qui viene ripagato, prima dalla splendida vista dei vari padiglioni all'interno dell'immenso giardino
Padiglione "Ermitage"
Padiglione "Grotto"
Anche questo si presenta come un parco curatissimo in cui passare la giornata non è per niente spiacevole.
L'attenzione comunque in questo caso va al palazzo vero e proprio, purtroppo assediato  da sciami di turisti, anzi più che sciami si tratta di greggi comandate a bacchetta dalla guida di turno ... roba da orticaria !!! In 2 per fortuna riusciamo a divincolarci tra un gruppo e l'altro, abbreviare i tempi di trasferimento e allungare quelli necessari all'ammirazione delle sale ...
Che, pur ricostruite, non sono per niente malaccio
Salone Principale
Camera d'ambra

soddisfazione
E che dire della camera d'ambra ... una meraviglia .... peccato solo per la calca, ma pensare di vederla in tranquillità è pura utopia, d'altronde è una delle opere d'arte più famose di tutte le russie !!
Facciata del "Palazzo di Caterina"

Regolarmente fuori solo all'orario di chiusura e con la giornata che volge al termine, resta da fare una foto alla chiesa centrale di Pushkin, appena fuori dal parco

e riprendere il bus verso Moskovskaya Ploshchad ... dove con le luci del tramonto proprio sopra la stazione della metro troviamo ad attenderci la coreografica statua di Lenin e il Palazzo dei Soviet, altro "enorme" esempio di architettura razionalista.

Palazzo dei Soviet - Piazza Moskovskaya

Lenin in piazza Moskovskaya
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