Comincia anche il 2023 con la simpatica tradizione di dedicare qualche giorno di primavera a una grande città Europea, quando il clima comincia a farsi gradevole e la stagione turistica non è ancora iniziata.
Dopo qualche giorno di elucubrazioni alla fine la scelta cade su Atene, culla della cultura occidentale, un recupero che era rimasto in sospeso dal tempo del nostro motogiro in Grecia, ma anche città facile, a portata di mano, insomma quello che ci vuole per una gita fuori porta senza impicci.
Trovato un economico volo operato da Ryanair da Bologna e un appartamentino in centro, non resta che aspettare il giorno della partenza e andare !
Giorno 1 - Bologna - Atene
Il volo parte il primo pomeriggio, un orario tranquillo, per cui con tutta calma a Bologna per lasciare la macchina al parcheggio low cost ParkToAir e in poco tempo siamo pronti al decollo.
Volo senza problemi, metropolitana dall'aeroporto fino a piazza Syntagma e gia prima di cena comincia l'esplorazione della capitale greca (anche se abbiamo perso un'ora per via del fuso)
E che siamo in area archeologica lo si capisce subito .. la stazione della metro di Syntagma (snodo tra le 2 linee principali) è di per se gia un museo, abbondano reperti ordinatamente esposti nelle teche e persino delle tombe scoperte durante gli scavi per la metropolitana e intelligentemente inserite nel contesto.
Fuori dalla metro un'occhiata veloce all'animazione della piazza e agli Euzoni che montano la guardia alla tomba del milite ignoto e poi qualche passo fino al centro del quartiere Plaka, dove prenderemo alloggio per questa vacanza.
Lasciati i bagagli e a cena nel primo ristorante ultraturistico nella piazzetta adiacente, nonostante il buttadentro si sperticasse a ribadire "non turistico ... non turistico ....", cibo così così, neanche economico, ma il buonumore assicurato solo guardandosi negli occhi e sentirsi "piccionati".
Unica cosa carina, i musicisti che suonano melodie greche (tra cui l'immancabile Sirtaki" e che scopriremo poi una simpatica abitudine in quasi tutti i locali "non turistici".
Infine per digerire non resta che fare due passi intorno all'Acropoli per vederla spiccare nella notte.
Propilei di notte |
Giorno 2 - Acropoli e dintorni
Svegliati da una splendida giornata di sole, via di corsa verso l'acropoli prima che venga presa d'assalto dai gruppi onnipresenti tutto l'anno.
Per arrivare all'ingresso però prenderemo la via "difficile" attraversando il quartiere di Anafiotika, praticamente un borghetto in pieno stile cicladico (casette bianche e blu)
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Anafiotika |
fatto di abitazioni aggrottate l'una sull'altra collegate con vicoletti e scale piccolissime.
Efesteion da Anafiotika |
Forti del nostro biglietto "combinato" (30€ per l'accesso ai 6 maggiori siti archeologici della capitale) acquistato prima della partenza direttamente dalla biglietteria ufficiale, a pochi minuti dall'apertura (8:00) siamo gia dentro uno dei più famosi monumenti mondiali, ovviamente patrimonio UNESCO da aggiungere alla collezione.
L'ascesa è "faticosa" ma il colpo d'occhio all'ingresso dell'acropoli è eccezionale, passare attraverso le secolari colonne dei "propilei" è a dir poco emozionante !
Propilei |
Passati i propilei poi arriva lui con le sue dimensioni, l'enormità del Partenone che richiede per forza una sosta e almeno millemilafoto alla ricerca della luce e dell'inquadratura giusta.
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Partenone |
Giri gli occhi e lo sguardo si blocca sul portico delle cariatidi a fianco dell'Eretteo, che seppur bellissime deludono un po per le dimensioni, viste dal vivo appaiono molto più piccole di quanto le avessimo immaginate.
Passeggiare tra queste rovine è gratificante, facile immaginarsi Pericle, Fidia, Socrate, Platone e tutti glia altri nomi della Grecia classica intenti nelle loro attività lungo queste pietre consumate dal tempo !
L'unico rammarico è che non ci si possa avvicinare a nessuno dei maggiori monumenti, sono tutti recintati e sorvegliati, non potremo toccare le colonne ed è giusto così vedendo la masnada incombente che si fa via via più numerosa con l'avanzare del giorno.
La discesa dall'Acropoli tocca poi i due teatri alle pendici della collina e il museo a cielo aperto dove trovano posto steli, basamenti, resti di statue dalla fattura finissima, quasi incredibile pensando che è tutta roba del V° secolo a.c.
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Teatro di Dioniso |
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Odeon di Erode Attico |
Usciti dal sito dell'acropoli è d'obbligo salire sul colle dell'Areopago sfidando la scivolosità delle pietre consumate fino a renderle lisce da secoli anzi migliaia di anni di passi, di folle che hanno scalato la collina che era l'alto tribunale di Atene, dove fu giudicato persino Ares e da dove San Paolo tenne il suo discorso agli Ateniesi !
In cima all'Areopago |
A poca distanza possiamo sparare il secondo colpo del nostro biglietto multiplo per accedere all'Agorà romana, la zona del foro, cuore della città durante la dominazione romana, che devo dire ci lascia un po' delusi, un prato con qualche colonna e la Torre dei venti, niente che non si possa vedere semplicemente affacciandosi alla recinzione.
Agorà romana |
Torre dei Venti |
altro accesso, e altra marca del nostro biglietto è alla vicina "Biblioteca di Adriano", a causa delle devastazioni susseguitesi negli anni resta ben poco a parte la facciata, e comunque come prima tutto visibile dalla recinzione. Di questi due ultimi siti, non avessimo avuto il biglietto combinato, non saremmo certamente entrati.
Biblioteca di Ariano - Autoscatto |
Una meritata pausa a base di gyros e birra "Fix" la storica marca ateniese fondata dai birrai bavaresei durante il regno del primo re di Grecia, Ottone I e per poi accedere all' Antico Agorà di Atene.
A differenza dei precedenti in questo caso il biglietto vale l'ingresso, d'effetto lo Stoa di Attalo (anche se ricostruito negli anni '50) che funge anche da museo del sito e soprattutto il tempio di Efesto che è uno dei pochi esistenti praticamente integro.
Stoa di Attalo |
Tempio di Efesto |
Peccato per il poco tempo concessoci, l'orario invernale dei musei ateniesi è abbastanza ridotto, ma grazie ad un'accelerazione degna dei migliori centometristi riusciremo, anche se un po' di corsa a concludere la visita scopinati via dai custodi come nelle migliori tradizioni.
Con siti e musei chiusi e ancora il pomeriggio davanti non rimane che gironzolare alla ricerca di nuovi scorci. Dall'agorà si passa a piazza Monastiraki, una delle più note di Atene, crocevia di tutto, con mercatini, negozi internazionali, turisti e barboni (si vede bene che è una città più povera, nonostante sia una capitale europea) per poi proseguire sulla via Ermou, una delle vie dello struscio del centro fino alla piccola e caratteristica Panagia Kapnikarea, una delle più antiche della città.
Proseguendo sulla via Ermou, poi si arriva in piazza Syntagma, e aspettando lo scoccare dell'ora giusta impossibile non assieparsi davanti alla tomba del milite ignoto per assistere alla danza che è il cambio della guardia degli Euzoni.
palazzo del governo |
Euzoni |
Euzone |
Un tuffo nel verde attraverso il "Giardino Nazionale", che poi altro non era che il parco del palazzo reale (ora sede del governo) per affacciarsi sull'altro lato al palazzo presidenziale (col relativo euzone di guardia) e poi allo stadio Panatenaico, l'unico al mondo interamente in marmo che ha ospitato i giochi della prima olimpiade moderna (dopo il restauro)
Stadio Panatenaico |
Da li costeggiando il giardino un'occhiata allo Zappeion e al tempio di Giove Olimpio, ovviamente chiuso vista l'ora, qualche sosta tecnica nei vicoli di Plaka e poi a casa per un meritato pediluvio dopo la giornata pedonalmente impegnativa, ma ricca di soddisfazioni.
Giorno 3 - Vouliagmeni e Capo Sunio
Anche i dintorni di Atene offrono possibilità non indifferenti, per cui noleggiata una simpatica Aygo dall'agenzia "Enterprise", una delle poche che permette la riconsegna in giornata fino alle 21, siamo pronti a lanciarci nel traffico ateniese (che è roba da professionisti) per puntare ad obiettivi lontani dal centro.
Prima sosta al Monastero di Daphni, anch'esso patrimonio UNESCO e con una storia millenaria alle spalle, da tempio a chiesa ortodossa a rudere e ancora in fase di restauro. Resta poco dell'antica bellezza ma l'idea riesce senz'altro a darla.
Mosaico del Monastero |
Monastero Dafni |
Dopo la visita al monastero un lungo trasferimento verso una delle spiagge dell'Attica dove nonostante il vento e il freddo consumeremo il nostro pranzo al sacco guardando increduli diversi anziani fare il bagno !
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In spiaggia col piumino e anziani in acqua |
Ma anche noi abbiamo il costume da bagno, però lo sfrutteremo per un ammollo al lago Vouliagmeni !
Vouliagmeni è un lago termale alimentato dal mare e da sorgenti sotterranee anche calde, alla fine è acqua di mare diluita con acqua termale, quindi meno salata del mare e con una temperatura praticamente costante tutto l'anno. Ma la particolarità è che è abitato da una specie di pesciolini i "doctor fish" che mangiano la pelle morta esfoliandola .... impossibile non fermarsi e sfruttare l'occasione.
Lago Vouliagmeni |
Doctor Fish in azione |
Peccato per il meteo che non ci ha voluto molto bene, fa freddo, pioviggina ma non ci faremo fermare e una volta in costume ci trasformeremo in cibo per pesci !!
La temperatura non favorisce una lunga permanenza anche se a mollo non si sta male (non è certo il caldo lago di Heviz, purtroppo), ma tanto con qualche sprazzo di sole che si fa vedere dopo la pioggia non c'è troppo da aspettare e riprendere la strada sulla bella litoranea dell'Attica per arrivare fino a Capo Sunio, l'obiettivo principale della giornata fuori porta.
Poco da aggiungere se non lasciare lo spazio alle immagini da cartolina, un tempio greco dedicato a Poseidone in cima ad un cocuzzolo affacciato sul mare all'ora del tramonto col cielo pulito dal temporale. Non resta che bearsi di aria, colori e sapere che per quante foto esistano nessuna potrà minimamente rendere l'idea del luogo, veramente magico !
Capo Sounio |
Tramontato il sole e sbattuti fuori per ultimi dal sito, come di consueto, non resta che tornare in città affrontando la bolgia del traffico ateniese e incredibilmente riusciremo a sopravvivere !
E per cena ? Col freddo patito in giornata ci organizzeremo in casa un bel piatto di tortellini in brodo !!
E per cena ... brodino ! |
Giorno 4 - Museo Archeologico, Keramikos e collina di Filopappo
Per la serie "Grandi musei del Mondo", altra tessera da smarcare è ovviamente il Museo Archeologico di Atene, obiettivo di oggi.
Abbandonata l'idea di prendere la metropolitana oggi chiusa per uno sciopero, gambe in spalla e direzione museo a piedi, (niente di impossibile) pertanto approfitteremo per vedere prima la cattedrale di Atene, suddivisa in piccola Mitropoli (la chiesa antica che ha fatto da camera ardente per le più importanti personalità greche) e la grande Mitropoli, edificata nel XIX secolo.
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Piccola mitropoli |
Grande Mitropoli |
A seguire tocca al trio di edifici neoclasssici costruiti durante i primi anni di esistenza del regno di Grecia con l'obiettivo di riportare in vita la Grecia antica.
Seppure gli edifici non siano antichi come il Partenone, fanno bella mostra di se e sono veramente belli ! Colonne marmi e statue riempiono gli occhi e forse riescono a dare l'idea di quel che doveva essere una volta.
Sfilano accanto Accademia di Atene, l'Università (con gli immancabili manifestanti pronti a partire) e la Biblioteca nazionale Greca.
Accademia di Atene |
Biblioteca nazionale greca |
Ancora qualche passo e si arriva al museo il cui biglietto d'ingresso (6€ perchè ridotto del 50% durante la stagione invernale) non è compreso nel nostro bigliettone combinato.
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Museo archeologico nazionale |
Begli ambienti, bei reperti, larghi, tra i più famosi c'è la maschera d'oro di Agamennone e l'affascinante Meccanismo di Antikythera, probabilmente il primo calcolatore meccanico del mondo.
Maschera di Agammennone |
Meccanismo di Anthykitera |
Giove o Poseidone |
Alla fine la visita risulta più breve del previsto, il museo è su un solo piano e se pur con reperti di prim'ordine si ha l'impressione che quello che è conservato in questo museo sia l'avanzo di quello che gli stranieri, primo tra tutti Lord Elgin per gli inglesi, hanno sottratto per anni alla Grecia.
Una meritata pausa, e poi una corsa in metropolitana fino al Ceramico, l'antico cimitero ateniese ora sito archeologico ricco di sculture e lapidi funerarie di gran pregio, anche se alcune delle più belle sono all'archeologico, il museino all'interno non è per niente male e li faremo conoscenza anche con gli "ostrakon" ossia i pezzi di vasellame su cui scrivere parolacce per i governanti da mettere al bando, da cui il termie "Ostracismo".
Ostracismo ! |
Il cimitero vero e proprio conserva ancora le reliquie della vecchia cinta muraria di Atene, le mura di Temistocle ed è attraversato dal mitico fiume Eridano (in realtà è un rigagnolo, ma il mito è mito !).
Il mitico Eridano |
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Il Keramikos |
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Stele di Dexileos |
Un'occhiata alla cartina per rendersi conto che in fondo il Keramikos non è lontano dal viale che porta all'ingresso dell'Acropoli, quindi giusto il tempo per una sosta in uno dei numerosi localini e poi salire sulla collina di Filopappo, alla ricerca di nuove viste e panorami.
Di nuovo in salita, ma mano a mano che ci si fa strada verso la cima che ospita il monumento a Filopappo, si aprono di volta in volte viste sull'Acropoli che levano il fiato !
L'Acropoli vista da Filopappo |
E dall'altro lato di Filopappo, la distesa di Atene fino al Pireo
Laggiù c'è il Pireo e il mare |
Scesi dal colle, con una piccola deviazione si arriva alla Pnice, la collina che sovrasta l'antica Agorà e sede dell'assemblea degli antichi ateniesi e da dove venivano pronunciati i più importanti discorsi .... e da dove si ha un'ulteriore vista dell'Acropoli !
Pnice |
Giorno 5 - A spasso
Un cielo plumbeo accoglie il nostro ultimo giorno a disposizione per esplorare Atene. Appena fuori da Plaka, attraversato il grande viale Vasilisis Amalias ci troviamo al cospetto di Alessandro Magno e Lord Byron,
Lord Byron |
e poi attraversata la strada si può entrare forti del nostro biglietto combinato al sito del tempio di Giove Olimpio, uno dei più grandi templi di epoca romana mai costruiti, ma il sito offre ben poco che non fosse visibile da fuori, le colonne enormi sono recintate e non possono essere avvicinate e quasi tutte sono coperte da ponteggi per restauro manutenzione.
Tempio di Giove Olimpio |
Visita per forza breve per passare al sito successivo, di nuovo nei pressi dello stadio Panatinaico per andare verso il Lykeion, il liceo ovvero la scuola di Aristotele, che seppur altisonante nei nomi e nella fama offre ben poco alla vista se non un mucchio di ruderi sparsi in un campo.
Il Likeyon |
Altro sito che se non avessimo nel biglietto combinato ci saremmo limitati a vedere da fuori. Buono solo per la possibilità di usufruire del bagno !
Un'occhiata al museo della guerra proprio li fuori e poi con un po di metropolitana a girare tra i quartieri di Monastiraki
Piazza Monastiraki |
e Psirri tra memorie e negozietti di ogni tipo, fino ad arrivare al mercato municipale di Atene, che come tutti i mercati è una curiosità da non perdere,
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Meracto municipale centrale |
Souvenirs |
Dolcini greci ... Osvaldo KO |
giusto quello che ci vuole per arrivare all'ora di cena stanchi ma soddisfatti.
Terrore ! |
Giorno 6 - Rientro
Poco tempo da perdere sul rientro, resta solo da salutare il monumento coregico di Lisicrate, nostro punto di riferimento geografico e apprezzare la stazione della metro di Acropolis che di per se e come è giusto che sia è un vero museo !
Poi è treno fino all'aeroporto e di nuovo a casa per l'ora di cena.
Note Finali
Il centro di Atene, dove sono i maggiori luoghi di interesse alla fine è piccolo, usando un po' i piedi risulta praticamente inutile utilizzare i mezzi pubblici, a meno di prendere alloggio lontano dal centro.
Atene è cara (in confronto al resto della Grecia), prezzi simili ai nostri, ma comunque affrontabile. Occorre fare molta attenzione ai ristoranti o si rischia di essere salassati.
Abbiamo colpevolmente trascurato il nuovo Museo dell'Acropoli che a posteriori probabilmente poteva risultare più interessante degli altri siti archeologici che son molto poveri. Grazie al biglietto combinato ci fa piacere aver contribuito alla conservazione di questi beni, ma a posteriori avrei preso solo l'Acropoli e l'Agorà il resto è poca cosa.
Alloggio : abbiamo optato per un appartamento nel quartiere Plaka, ai piedi dell'acropoli e all'Athens Plaka Family suite ci siamo trovati benissimo, con una spesa ragionevole.