mercoledì 27 maggio 2020

2020 - Ai confini della Toscana

Confini ... mai avrei creduto di considerare i confini regionali come altro che una linea su una mappa amministrativa, ma in questo strano anno di pandemia son diventati dei veri confini fisici.
Fatto sta che dopo oltre 2 mesi di "arresti domiciliari" in cui per contenere l'epidemia ci è stato impedito di allontanarsi da casa senza un motivo valido, solo il fatto dell'allentamento delle misure e potersi spostare entro la propria regione di residenza è gia motivo valido per festeggiare.

Vagliate alcune possibilità, la scelta non può essere altro che un valico di confine tra Toscana e Liguria ossia il "Passo del Rastrello", in una bella zona montana lontano dal caos delle strade di fondovalle, come l'Aurelia che obbligherebbero all'incontro in una triste piazzola di sosta.

Scelto il posto, si passa al gioco del giorno : Arrivare al Rastrello senza sconfinare in Liguria. Occorre un po di studio e preparazione perché in quella zona il confine regionale è piuttosto irregolare, la stessa autostrada sconfina prima in Liguria a Carrara e per poi tornare in Toscana ad Aulla .... .
Mappe alla mano e con l'aiuto del nuovo supporto tecnologico, il navigatore "Furio" (così soprannominato da quanto è logorroico ...), il primo sabato di ritrovata (anche se limitata) libertà sono pronto a lanciarmi verso i limiti estremi ... della Toscana !!!
Strada rigorosamente tutta in Toscana

Prima parte è la solita autostrada fino a Carrara, poi seguendo le indicazioni di Furio, cominciare la salita sulle pendici delle apuane, non senza una piccola deviazione verso Campo Cecina, privilegiata terrazza di osservazione sulle sottostanti cave di marmo.
La strada per Campo Cecina è veramente infame, non so se sia per via del virus o perché sia trascurata, ma comunque il panorama che si para dal "Piazzale dell'ucceliera" ripaga qualsiasi disagio
Vista sulle cave da Campo Cecina

La vista si perde tra le bianche geometrie delle cave e il mare sullo sfondo.

Ma non è tempo di indugiare, c'è un appuntamento da onorare e allora via per strade "secondarie" sfiorando Fosdinovo e giù a valle fino ad Aulla dove rientrare in autostrada per abbandonarla a Pontremoli.
Solo che prima di entrare in paese l'attenzione viene distratta dal fatidico cartello marrone con la scritta "Passo Pradalinara",
Bivio passo Pradalinara

Un'occhiata alla cartina, una parolaccia a Furio che avrebbe voluto farmi passare dalla strada principale e inizia la salita verso Arzelato.
Ancora una volta strade molto secondarie, sconnessa in più punti, a tratti con tornanti stretti e arcigni, ma che ogni tanto regala scorci niente male
Verso Arzelato

Passato il paese di Arzelato, dopo qualche chilometro si arriva al "passo" commemorato da una lapide che ricorda il movimento partigiano e la solidarietà offerta dai locali a tutti gli stranieri, combattenti o fuggitivi durante la guerra di liberazione.
Lapide al Passo con l'elenco dei combattenti stranieri

Su questo passo c'è ancora un po di confusione, parrebbe che il punto più elevato sia poco più avanti rispetto alla lapide e col nome di Passo Mistadella ... prima o poi risolveremo il problema.

Ancora stradina malmessa e stretta fino a ricollegarsi alla SP37 in quel di Coloretta, finalmente una strada in condizioni accettabili, per arrivare in allegria fino al Passo, raggiunto il confine regionale e fine del viaggio.

Passo del Rastrello - 1044 m

 Un po di attesa e poi ecco arrivare dal versante ligure la Daniela in sella alla sua moto !
Arriva la Daniela

Finalmente !!!

2 mesi di separazione fisica e finalmente ci possiamo vedere di persona !!!!

Valeva la pena fare 3 ore di moto, passare per stradine improbabili per arrivare fin qui !!! (Passo del rastrello senza sconfinare)
Il crinale di confine ....

Il poco tempo insieme di questa giornata inizia con un bel picnic ... (con viveri e acqua portati da casa perché al Rastrello non ci sono bar ne rifugi) e tra una chiacchiera e l'altra prosegue con la visita al "Complesso Monumentale di Pace e Libertà".

Il complesso è a circa 500 m del passo, raggiungibile percorrendo una strada sterrata, posto proprio in cima al poggio in posizione panoramica, a perenne memoria di coloro che in queste terre lottarono (e morirono) per la libertà.
Il posto non è casuale, proprio qui durante la liberazione ci fu  l'incontro tra le formazioni partigiane Toscane, Liguri ed Emiliane.
Il "faticoso" cammino in salita

I cippi a memoria dei caduti senza nome

L'emiciclo

Riassaporare un po di libertà, e festeggiarlo in dolce compagnia in un luogo dove la libertà è stata conquistata veramente .... è significativo, ci lega alla nostra storia e ancor di più ci fa capire quanto si preziosa la "libertà".
A distanza ... COVID


Proprio vero, la libertà non la si apprezza davvero fino a quando te la tolgono.
E ora non resta che aspettare il ritorno alla normalità per ricominciare a godere appieno di quella libertà che è costata tante vite.