martedì 25 giugno 2019

2019 - Dolomiti, non stancano mai

Qual'è il miglior posto per passare un paio di giorni di in moto senza pensieri, tra strade e panorami impareggiabili ?
Le dolomiti , ovviamente .... e possibilmente non durante il clou della stagione estiva quando anche quelle strade fantastiche si trasformano in tangenziali.

A giugno ancora le scuole sono aperte, meteo favorevole, magicamente un week end libero da impegni, e allora ? Via su quelle strade calcate mille volte fin dagli esordi motociclistici, ma mai esaurite. Il bello forse è proprio quello ... sono ormai tutte strade note e ci si può permettere di saltare tra passi e valli praticamente senza guardare la cartina, randagismo estremo !!!

Giorno 1 - Strada del Menador, Manghen, Carezza, Sella


Autostrada fino a Rovereto Nord, poi Folgaria per salire sull'altopiano dei sette comuni e riscendere in Val Sugana attraverso la spettacolare strada del Menador, o la Kaiserjägerstraße. Strada scavata nella roccia costruita dai militari austriaci per rifornire i forti a difesa dell'altopiano prima della grande guerra.
Stretta, tortuosa, ma panoramica all'inverosimile. Tra un tornante e una galleria scavata nella roccia, si apre il panorama della valle con i laghi di Caldonazzo e Levico
Lago di Caldonazzo dalla strada del Menador

Un breve tratto di statale e poi su per le rampe del passo Manghen, stretto ma con un asfalto nuovo nuovo grazie al Giro d'Italia !! Una goduria !!
Passo Manghen
La sosta al passo è obbligatoria, per uno spuntino e godersi questa bell'aria che ancora sa di neve.

Quello che lascia senza parole è invece constatare quanto sia stato distruttivo il "tifone" abbattutosi su queste montagne l'anno scorso; per chilometri si passa in mezzo a boschi distrutti e alberi abbattuti.
Le ferite del tifone del 2018 sono ancora ben visibili 
  Il giro prosegue fino fino a valle e poi su per il passo Lavazè e giù di nuovo per imboccare il Passo Costalunga fino al lago di Carezza, per prendersi una meritata foto cartolina.
Lago di Carezza
Sosta al grazioso ed economico Hotel Alpenrose a Mazzin di Fassa, per lasciare i bagagli e godersi una salita al passo Sella all'ora del tramonto .... praticamente deserto, una goduria !
Passo Sella, senza traffico ... sembra impossibile

Giorno 2 - Moena, San Pellegrino, Valles, Giau, Braies, Fedaia


Sveglia tranquilla, tanto siamo in modalità "zingara", un'ottima e abbondante colazione e la giornata può iniziare. Prima tappa però non è un passo, ma una bottega, quella di Fabio Vettori e delle sue Formiche per una veloce visita, l'acquisto di qualche ricordino e un grazie per aver dato il La a questa minivacanza.
Poi è di nuovo moto, si comincia col Passo San Pellegrino, un'occhiata al Passo Valles e una doverosa sosta strudel al rifugio di fronte a sua maestà Passo Giau
Il "Re" Giau
Non c'è niente da fare, lo troviamo in splendida forma ancora parzialmente innevato e sia la strada che il panorama sono impareggiabili, come sempre ... E' come venire a salutare un vecchio e caro amico.

Ancora avidi di curve ci lasciamo alle spalle il Giau, per percorrere il modesto passo Cimabanche per poi deviare verso l'altro gioiello ... lo splendido Lago di Braies.
Lago di Braies
Sosta obbligatoria, com'è obbligatorio fare qualche passo intorno a questo specchio d'acqua che sembra un quadro.
Ma le strade belle non sono finite, a parte un breve tratto di fondovalle in Val Pusteria, ci aspetta ancora qualche curva .... curva che si può descrivere nella piccola sequenza .... Passo Furcia, Passo Valparola, Passo Falzarego,

E infine Passo Fedaia, Fedaia che sul finire della giornata ci accoglierà col lago ancora ghiacciato !!!
Diga del Passo Fedaia
Torneremo stanchi e infreddoliti verso il nostro albergo con il classico sorrisone sotto il casco a 32 denti.

Giorno 3 - Sella Gardena, Rolle e rientro


Week end finito, ma la voglia di rientrare scarseggia, invece di puntare verso la torrida autostrada meglio investire la mattina in un passaggio su alcuni passetti rimasti indietro ... Ed ecco di prima mattiina spuntare la sequenza .... Passo Sella (di giorno, col traffico ma con più luce), Passo Gardena e Passo Pordoi, ultima giostra dolomitica poi sul Passo Rolle.
Pala di San Martino,Passo Rolle
A valle poi per imboccare la gradevole strada della Val di Cembra e infine a Trento, autostrada fino a casa.

Su e giù per passi e valli, come in una giostra, come solo le Dolomiti possono essere ... e come al solito ogni passaggio attende il prossimo !