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Traccia Gmap |
Un'idea, una cosa nata quasi per caso, la consapevolezza gurdando la cartina, che relativamente vicino a casa esistono degli angoli bui, inesplorati della nostra bella nazione.
Base a Genova e ruote puntate verso occidente, subito alla partenza lo sguardo dietro alla visiera non può non soffermarsi sui monconi del ponte "Morandi", incredibili e impressionanti nella loro tragicità ....
Un tratto di autostrada, che seppur noiosa avvicina luoghi altrimenti lontanissimi e ad "Arma di Taggia" può iniziare l'esplorazione dell'entroterra ligure di ponente.
Puntando verso i monti gia si vede la differenza rispetto alla confusione marinara, in direzione Badalucco, il traffico è decisamente scarso, pur essendo una bella giornata estiva.
Prima del paese però, svolta a sinistra in direzione Vignai e la strada da comoda fondovalle, diventa subito strettissima e inizia subito a salire velocemente sulle falde del Monte Ceppo. In pochi chilometri si passa prima dal guardare l'ultimo tratto di Valle Argentina dall'alto, a poi percorrere un sottile nastro d'asfalto in mezzo ad un bosco verdissimo.
Passato il minuscolo abitato di Vignai, dopo poco si incrocia un bivio a destra per il "Monte Ceppo". Se prima la strada era semplicemente stretta, ora diventa anche sporca e in alcuni punti dissestata, ma correndo quasi per intero sempre nel bosco, l'andamento "lento" non è per niente fastidioso, avremo modo di notare lungo il percorso alcune fontanelle, da cui sgorga una fantastica acqua freschissima e alcuni bei cavalli a bordo strada.
Il valico non è segnalato da nessun cartello (sic.), ma attraversare quella che è una foresta demaniale e zona protetta, vale assolutamente la pena.
La strada del monte Ceppo finisce vicinissimo al Colle di Langan, da dove parte la strada per il Colle Melosa e il relativo rifugio.
Visto che la strada pare asfaltata e anche di recente, non possiamo non lasciarci sfuggire l'occasione ... e per fortuna. Non appena si dirada il bosco, si offrono scorci notevoli su quelli che sono a tutti gli effetti i primi contrafforti delle Alpi ... siamo nel parco delle "Alpi Liguri"
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La vecchia struttura militare dalla strada per il colle Melosa |
Non a caso durante la nostra sosta per il caffè e la raccolta di informazione, vedremo passare (non senza invidia) almeno 3 gruppetti di tassellati.
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Colle Melosa |
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Triora |
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Molini di Triora |
Saltati a piè pari (per il momento) Molini e Triora, puntiamo decisi verso il nostro obiettivo/scusa giornaliero.
Dopo Triora, la strada prosegue sempre stretta e addossata al costone della montagna, e passato il Ponte di Loreto, entra in una vera e propria gola, risalendo il corso del torrente.
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Torrente Argentina dal Ponte di Loreto |
Sempre stretta, ma divertente, la strada prosegue per alcuni chilometri tra pareti verticali di roccia, fino a quando appare a chiusura della valle l'abitato di Realdo
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Realdo |
Tuttavia rimandiamo la sosta, all'inizio del paese la strada prosegue per il Colle Sanson ... per raggiungere il quale occorre fare qualche chilometro di sterrato, fino ad intercettare la "via del Sale", esattamente la stessa che avevamo incrociato al Colle Melosa.
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Daniela al colle Sanson |
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Le moto sulla ... Via del Sale ! |
Realdo è un paese fatto di sassi e pietre, che pare sospeso nel tempo. Viuzze strttissime, case in pietra (locale) e pochi abitanti fieramente arroccati e fermi sulle loro posizioni.
Anche perchè i pochi autoctoni non si sentono ne italiani, ne francesi, sono "brigaschi", con tanto di loro emblema e lingua.
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Affaccio |
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Dal punto panoramico di Realdo |
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Museo della stregoneria |
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La strega |
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Parte antica di Triora |