giovedì 17 agosto 2017

2017 - Belgio, Alsazia e Lorena

Giorno 9 sera - Anversa By Night

Stanchi, ma contenti dopo la giornata in bici, dopo un po di autostrada, sconfiniamo in Belgio e ci dirigiamo verso Anversa. 
Considerando la lunga storia in comune di questi due paesi, non credevo, ma il confine si vede. Il Belgio anche solo dal finestrino della macchina appare fin da subito, più grigio, più spento, rispetto ai colori vivaci dell'Olanda.
Trovato l'albergo e preso possesso della camera, resta il tempo per una veloce visita alla città ...
La prima impressione è abbastanza brutta, per raggiungere il centro ci troviamo ad attraversare la periferia di Anversa che appare come un mix tra il postatomico e il portuale. Una circolazione estremamente difficoltosa, anche perchè, scopriremo poi che la città è completamente ribaltata per la costruzione della metropolitana .... tutto il mondo è paese !!!

Anversa non ha una grande indole turistica, increduli parcheggiamo "gratis" sotto uno dei monumenti sul lungofiume, il castello ... l'edificio più vecchio della città.
Castello di Anversa
 Da li inizia l'esplorazione del centro città e ... tutti i timori spariscono. La zona monumentale è veramente bella, in stile molto "francese". La piazza principale, la "Grote Markt", è un gioello, 
Grote markt e la cattedrale
Un imponente municipio e dietro le case "in stile" svetta la cattedrale, e davanti la carinissima statua "Nello & Patrache" ispirato alla favola "Il cane delle Fiandre"
Nello & Patrache

La passeggiata notturna poi, ci porterà a scoprire la casa museo di Rubens, la statua di Van Dijk e la spettacolare stazione ferroviaria in stile "Belle Epoque".
Insomma, pur se una città profondamente industriale e portuale, si porta dietro un sontuoso retaggio storico e artistico.


Giorno 10 - Westmalle - Waterloo - Bruxelles (Atomium) - Charleroi

Partenza dii buon ora in direzione della seconda abbazia trappista, quella dove si produce la Westmalle ... Niente di romantico, questa è una fabbrica di birra in tutto e per tutto, niente monaci ne monastero, e nemmeno sicurezza ... con l'ingenua faccia del turista, entriamo dal cancello principale della fabbrica e girelliamo a casaccio per un buon quarto d'ora, tra macchinari e muletti .... senza che nessuno si curi della nostra presenza ... vabbè ... alla faccia della sicurezza.
Unico punto vendita, una specie di bar ristornate sulla strada che non invoglia l'acquisto, quindi alquanto delusi riprendiamo il viaggio verso uno dei luoghi che hanno fatto la storia d'Europa.
Waterloo
Era tanto che desideravo visitare il famosissimo campo di battaglia, anche se non avevo grandi aspettative.
La "collina del Leone"

E invece .... uno spettacolo ! 
Alla base della "collina del Leone" è stato ricavato sottoterra uno spettacolare museo dove tra esposizioni, cimeli, film e altro è possibile rivivere minuto per minuto l'intera battaglia che cambiò per sempre la storia del continente.
Galleria delle "divise"
Pensavo che fosse una visita da poco .... e mi ritrovo dopo quasi 3 ore ancora a girare per quegli ambienti .... coinvolgente !
Passo successivo è l'arrampicata in cima alla collina per poter vedere il campo di battaglia dall'alto
Fatica ben ricompensata !

Il campo di battaglia
E a seguire una rapida corsa al bus navetta per non perdere il nuovo spazio espositivo dedicato alla battaglia, alla fattoria di "Hougoumont", dove dopo una notevole opera di restauro è possibile rivivere l'epopea delle truppe britanniche che resistettero strenuamente agli attacchi francesi, dando un notevole contributo all'esito finale.

Bello. una visita veramente gustosa, difficile rimanere insensibili anche se la storia non interessa
Il pensiero comunque non può prescindere dall'immaginare quanta sofferenza e quanto sangue sia stato versato sotto questo campo di grano 200 anni fa ... la speranza è che tutto questo sia stato e rimanga solo "storia" ... mai più stragi del genere dietro a una bandiera.

A Waterloo ci hanno praticamente sbattuto fuori alla chiusura, ma siamo al nord e le giornate sono lunghe, allora di nuovo in macchina e direzione Bruxelles, per un giro intorno all'edificio, che era nei miei sogni di bambino, quando nelle foto sembrava davvero "il futuro" spaziale immaginato.... 




L'Atomium ... bello, brutto, non sta a me giudicare l'assoluto, ma ... a me "mi" piace. Girelliamo intorno nel parco alla ricerca dell'inquadratura perfetta, e approfittiamo della festa del 14 luglio per attardarci fino a buio e goderci lo spettacolo pirotecnico


Giorno 11 - Chimay - Dinant - Metz (F)


Ci lasciamo alle spalle Charleroi, scoprendo quasi per caso che siamo vicino a uno dei posti

iconici dell'emigrazione italiana, Marcinelle.


Impossibile non pensare ai momenti tristi, alle vite sacrificate in nome di una vita migliore. Non era intenzionale passare di qui, ma viaggiare è anche questo.
Il primo obiettivo della giornata è nientemeno che "Chimay", che nell'immaginario dovrebbe essere il non plus ultra delle birre trappiste ....
Beh ... gia la strada per arrivare non è che sia un gran che, nonostante si sia scelto di fare la "panoramica" che passa in mezzo alle colline.
Il Belgio si riconferma fondamentalmente "triste", strade e villaggi decisamente anonimi dove il colore dominante è comunque il grigio.
Comunque, belli fiduciosi arriviamo all "Espace Chimay" ... e dopo la Westmalle, una nuova delusione. L'Espace Chimay, altro non è che un albergo ristorante con annessa bottega per la vendita delle birre trappiste e una microscopica esposizione di "fuffa" con filmati sulla storia della birra Chimay e sulla sua produzione ... niente di che ... se volevo un supermercato andavo alla Coop senza fare migliaia di chilometri !
L'abbazia "trappista" c'è, è poco lontano e completamente slegata dalla produzione di birra. Notre Dame de Scourmont, è un'abbazia, in parte visitabile, moderna, bella, con tanto di frati trappisti, ma qui di birra e frati birrai neanche l'ombra ...

Frati a Notre Dame de Scourmont
 Incassiamo la seconda delusione belga e decidiamo di concedere ai frati trappisti, l'ultima possibilità dirigendoci verso Dinant e la Maison Leffe
Per la strada non mancano riferimenti ai fatti della seconda guerra mondiale ...
Lungo la Mosa, nelle Ardenne

Ci godiamo finalmente una strada carina, andando verso Dinant, la strada corre lungo le rive della Mosa, tra villaggi, chiuse e gole.
Dinant, fortezza e cattedrale

Dinant a prima vista si presenta carina, un grosso sperone roccioso su cui è adagiata una notevole fortezza e sotto il paese lungo le rive della Mosa, ma prima ... Leffe !
Dal paese ci inerpichiamo per una stradina sulla riva destra, fino ad arrivare alla "Maison Leffe"
Maison Leffe
A prima vista promette bene, la delusione di nuovo viene una volta superata la porta d'ingresso ...
Ancora una volta, niente frati ne abbazia, ma solo un locale "puzzanaso" con tanto di ristorante stellato (in Belgio ???) e alcuni ambienti dove una popolazione varia e assai poco credibile si atteggia a fine intenditore di birra ... vabbè .... Una pipì a gratis è l'unica cosa che lasciamo alla Leffe, le birre (uguali a quelle che troviamo in Italia) le compreremo alla Coop sotto casa !

Gia che siamo qui approfittiamo per visitare il paesello ...
Lasciata la macchina al parcheggio presso la "cittadella", per la modica cifra di 8€ ci assicuriamo la corsa in teleferica dalla cittadella al paese e la visita alla fortezza.
Per prima cosa ... funivia verso il centro del paese
Funivia di Dinant
 In centro il monumento principale è la cattedrale, gotica, cattolica, ma con uno stile misto. Addossata alla parte della montagna è stata ricostruita più volte o a causa di crolli e frane o causa della guerra, anzi ... delle guerre, visto che qui han battuto sia la prima che la seconda !
Abside e montagna
Interno della cattedrale
Un breve giro per le vie del paese ci fa scoprire (magia del bighellonaggio !) che Dinant, altro non è che la casa natale del signor Adolphe Sax, ossia ... l'inventore del Sassofono !
Giustamente celebrato sul ponte principale del paese

Di nuovo in funivia per risalire alla fortezza per la visita guidata alla fortezza,
corte della "cittadella" di Dinant
Da cui, come ci si poteva facilmente immaginare vista la posizione super strategica, si gode una stupenda vista della valle della Mosa


Conclusa la visita riprendiamo la macchina pronti per lasciarci il Belgio alle spalle.
Una rapida sosta in Lussemburgo, dove a quanto pare l'attrattiva maggiore è il prezzo della benzina (1,1 €/l ... )
Per poi arrivare in serata nel capoluogo della Lorena, Metz.

Giorno 13 - Metz - Linea Maginot Fort Shoenenburg - Monaco (D)

Siamo sulla strada del rientro, ma la voglia di concludere le vacanze scarseggia.
Incuriositi dalle Informazioni raccolte tra opuscoli e internet di buon mattino arriviamo in centro a Metz, che ci accoglie con un tempo bigio e poco invitante.
La prima impressione è ottima, cittadina ordinata, pulita, con case e costruzioni in stile misto francese tedesco ...
Si perchè le famose "Alsazia e Lorena" sono stati territori contesi tra Francia e Germania per secoli e periodicamente in seguito ad avverse fortune degli stati hanno cambiato bandiera ....
Parcheggiato in Place du Teatre, attraversiamo il ponte sulla Mosella per andare subito a vedere il monumento principale, la cattedrale di Saint Etienne
sicuramente imponente, come tutte le cattedrali gotiche che si rispettino, ma l'OOOOH di meraviglia arriva una volta varcato il portone di ingresso. La cattedrale nota anche come "Lanterne du Bon Dieu"  ha una volta altissima, oltre 40 metri e le pareti sono interamente vetrate ... 3 ordini di vetrata !
E' veramente immensa, davvero l'appellativo di "lanterna del buon Dio" non è casuale.
Scopriremo dalle info che è una delle più alte cattedrali di Francia e che ha la maggior superficie vetrata d'Europa .... incredibile !

La passeggiata tra i monumenti di Metz poi prosegue, attraversando il nucleo originale della città tra strade, vicoli e chiese in stile gotico un vero estratto medieval-francese, per poi proseguire verso il "quartiere imperiale".
Il quartiere costruito durante il periodo "tedesco" dal kaiser raccoglie una moltitudine di stili architettonici nelle facciate dei palazzi lungo avenue Foch, e raggiunge il massimo dell'espressione dello stile "teutonico" neo medievaleggiante, nella stazione ferroviaria
Stazione ferroviaria di Metz
Gambe sempre in movimento e attraversato lo spettacolare sottopasso della stazione
Sottopasso stazione
Si arriva al centro "Pompidou" di Metz, polo per l'arte moderna, deviazione lungo la Mosella per poi arrivare alla Porte des Allemands 
Porte des allemands
 Un tratto spettacolare della vecchia cinta muraria con tanto di ponte.
Si,sui, si ... Metz ci piace, anche se non è molto promossa turisticamente ha veramente tanto da offrire e perdersi tra le sue vie è una scoperta continua. Consigliatissima

Ripresa la macchina, ci mettiamo in direzione Strasburgo, verso l'Alsazia, per poi arrivare dopo aver attraversato una bella campagna a Fort Shoenenburg, uno dei tratti della famosa "Linea Maginot"
E.... non ci posso fare niente; con me dovete avere pazienza, fortezze, battaglie, ruderi ... non riesco a evitare il fascino di questi luoghi, e poi ... vuoi mettere ? Visitare la "famigerata" linea che fin dai tempi della scuola è nota e entrata pure nel lessico comune (un po come Waterloo ... )
Ingresso di Fort Shoenenburg
Anche in questo caso non è che avessi grandissime aspettative, mi aspettavo ben poco e invece ... è un vero spettacolo !
Grazie all'inestimabile lavoro di un gruppo do volontari locali che hanno iniziato a recuperarla fin dagli anni '80, dopo aver varcato la soglia (ingresso 8 € ... spesi benissimo!), ci si trova immersi nella  vita da fortino del 1936 ...
Un ascensore fa scendere nella struttura vera e propria ... a 30 metri sottoterra .... e da qui inizia un viaggio nella storia. 
Il gruppo dei volontari con un lavoro incessante ha recuperato quasi 3 Km di gallerie e ambienti e mantenuti in maniera maniacale.
La visita scorre tra gallerie infinite

E vari ambienti, in parte originali, in parte ricostruiti con materiali d'epoca recuperandoli da un'altro forte vicino rimasto sigillato dopo l'armistizio, ma attualmente inagibile.
Trenino interno della fortezza

Set di chiavi inglesi
Anche se il freddo e l'umido si fanno sentire, è estate ma a 30 metri sottoterra ci sono solo 13 gradi (e noi siamo in maniche corte !).
Impossibile non rimanere affascinati dai cimeli, dalle officine, cucine e da tutti gli accorgimenti necessari per poter "vivere" come in un sommergibile. Sopratutto accolti in ogni angolo dalla cortesia e dalla passione dei volontari, prodighi di informazioni e giustamente orgogliosi del loro "monumento".
La cosa che lascia a bocca aperta è la stanza dei generatori
Sala dei generatori
Completamente restaurati e attualmente in funzione ! Sono i generatori originali del 1936 e ancora forniscono corrente a tutta la struttura ! 
Distanze

Centrale di tiro
Fatalmente il tempo vola, per completare la visita toccherà imbastire una specie di maratona per fare l'ultimo chilometro per andare a visitare le torrette, simpaticamente tampinati da una volontaria che continua a spronarci in modo da completare la visita e uscire entro un orario accettabile.
Pensavo fosse una visita da poco e ... ci ritroviamo improvvisamente che son passate 3 ore e tocca a correre verso l'uscita ! 

Usciti dal forte però la visita non è finita, nelle vicinanze del forte è possibile visitare alcuni bunker, e passeggiare nella zona delle torrette
Torrette del forte ... che è 30 metri sotto
Difficile ripartire, siamo circondati da una bella campagna, colline e un cielo spettacolare, il cielo d'Alsazia. Questa regione a confine tra Francia e Germania è davvero godibile e rilassante, merita sicuramente anche un ripasso in moto !
La strada del rientro ci riporta in Germania, (anche perchè vogliamo evitare in qualsiasi maniera la Svizzera) diretti verso l'Italia e faremo sosta, ma solo per dormire, a sera inoltrata a Monaco. 


Giorno 14 - Monaco - Passo Giovo - Biergarten Forst - Casa


Ultimo giorno di viaggio, si torna verso casa, ma assolutamente senza fretta.
Via la Germania, l'Austria, al Brennero si rientra Italia. Avevamo aperto la vacanza con il passo dello Stelvio e la chiudiamo con il Passo Giovo, anche se è "solo" 2.094 metri, in quanto a panorama non si difende male. Ultima sosta imprescindibile .... il Biergarten Forst a Merano, d'estate godibilissimo. Uno stinco, un po di birra e la vacanza può dirsi conclusa, tanto visto e tanto ancora da vedere ...
lasciare qualcosa da vedere in ogni posto visitato è un'ottima scusa per tornarci, come se ci fosse bisogno di una scusa.

Fine

<<<--- Prima parte

2017 - Olanda

Finalmente sono arrivate le vacanze 2017, un inverno di attesa, di preparazione, lettura compulsiva di qualsiasi cosa attinente alla Romania, e poi ... pronti attenti via e....  CRACK.
La moto della Dany decide di bloccarsi in maniera definitiva in quel di Modena.

Per fortuna la fantasia e le possibilità non mancano, nonostante la perdita del tempo necessario a recuperare la moto e avere la sentenza, si decide di partire lo stesso, con un mezzo alternativo ... la macchina.

Alcuni giorni di vacanza sono ormai persi, la Romania è pensata per la moto, quindi dove andare ?
Si opta per un giro un po più "breve", direzione Olanda, Belgio e le abbazie trappiste dove fraticelli operosi preparano ottime birre .

Giorno 1 - Passo dello Stelvio

Prima tappa del giro consolatorio, una notte al passo dello Stelvio per ammirare la stellata che solo ai 3000 metri si può vedere .
Tutto bellissimo, tranne che ...
Le nuvole prima e una luna pienissima e ultra luminosa impediscono di fatto qualsiasi visione "stellare". Pazienza ... almeno abbiamo dormito al fresco.

 Giorno 2 - Passo dello Stelvio - Papenburg (D)

Prima di un lunghiiiiiiiiiissimo trasferimento autostradale verso il nord della Germania, siamo riluttanti ad abbandonare il fresco delle Alpi. Ci troviamo a indugiare per i tornanti dello Stelvio
Lo Stelvio



e poi per il veloce e gradevole Arlberg Pass al quale andrà dedicato un passaggio in moto !


Al fresco dei 1800 metri
E poi ... tanta autostrada ... costeggiando tra l'altro luoghi leggendari ...

Giorno 3 Papenburg (D) - Amsterdam (NL)

Una sontuosa colazione teutonica e l'esplorazione dell'Olanda può cominciare, si parte con il paese fortezza di Bourtange,  che dall'alto appare spettacolare con la sua pianta a stella
ma che una volta dentro lascia ben poco all'immaginazione. Il paese è stato ricostruito interamente e trasformato in una specie di villaggio a tema medievale ... pregevole sforzo, ma per nostra "sfortuna" ben poco impressionante, siamo abituati a ben altro in fatto di medievalità. Carino esplorare le viuzze le esposizioni e i negozietti, ma niente più. L'unica vestigia antica rimasta è solo la pianta e i bastioni in terra.




Però è rilassante, parcheggio senza problemi, indicazioni, e nel paese (posto da vacanza per olandesi) tanta vivacità e il supermercato della catena "Jumbo" che adotteremo come fornitore ufficiale di generi alimentari.
Si prosegue poi addentrandosi nei "paesi bassi", e che ... non ti metti a fare la caccia ai mulini a vento ?
Così sulla strada che porta verso il mare del nord sono obbligatori alcuni stop ....

Con tanto di sosta nel parco Suyderhoog giusto per una meritata merenda in riva al mare, prima di affrontare una delle spettacolari dighe, la Afsluitdijk, che proteggono il paese dalla furia del mare ...
Uno spettacolo di ingegneria unico al mondo !
la diga !!!

La potenza è nulla ... senza controllo !





Gli enormi meccanismi delle paratie
Oltre che percorrerla è impressionante anche correre in mezzo agli enormi casoni che custodiscono i meccanismi necessari al funzionamento delle chiuse.

Sempre immersi nel più classico panorama piatto olandese con le veloci autostrade (senza pedaggio) si arriva velocemente nei pressi di Amsterdam, in quel museo a cielo aperto della "mulineria" che è Zaansee Schans.
Coreograficamente ineccepibile, ma scopriremo poi ... tutto veramente "falso"


Ovvero i mulini, sono veri, ma sono di diverso tipo, recuperati in varie parti dell'Olanda e  messi a dimora in questa specie di parco tematico.
Il colpo d'occhio comunque è notevole, vedere la schiera di mulini che si staglia contro il cielo è una vista particolare, che affascina.
Il posto è davvero bello !! Ma si .... Ci Piace !!!!
Non manca il fabbricante di zoccoli ... un compendio di Olanda !


Velocemente in albergo e poi via a vedere la vita notturna di Amsterdam ... ovviamente nel quartiere a luci rosse !!!!

Giorno 4 - Amsterdam

Oggi macchina al parcheggio e giornata dedicata a visitare il centro di Amsterdam ... una giornata a strasciconi per vie, viuzze, piazze e canali.
dove ho lasciato la bici ????
Primi passi e primo contatto col mezzo di trasporto principe in Olanda ... la bicicletta, anzi ... fiumane di biciclette. Giusto il tempo di impratichirsi con la presenza di piste ciclabili che funzionano come vere e proprie autostrade a cui prestare la massima attenzione durante gli attraversamenti, e l'esplorazione può cominciare.


Casette colorati, canali, barche e barchette e tantissimi giovani .... un piacere perdesi per queste vie.
Ci spingiamo verso il mercato dei fiori alla ricerca di regalini e gadget


Mercato dei fiori
Un immancabile passaggio dal palazzo reale ...
Per poi prendere l'occasione al volo per aggregarsi a un giro in barca per i canali con tanto di bevute comprese .... come resistere a tali inviti ?


E finire la giornata con un giro notturno, "serio" lasciando da parte le tentazioni del quartiere più frequentato
The bulldog - una leggenda

Canali al tramonto

Rijks Museum

St. Nikolas

Giorno 5 - Edam - Volendam - Alkmaar - Utrecht

Lasciata Amsterdam è il momento di dedicarsi ai paesi minori, tappa obbligata al paese bomboniera Edam . Patria del famoso formaggio olandese "Edam" ci accoglie con una giornata soleggiata che accende tutti i colori
Canale principale di Edam
Paesino microscopico, ma sembra fatto col lego. Tutte casine colorate, fiori, biciclette
Cartolina olandese, canale e bicicletta
negozietti, gente tranquilla a prendere caffè o leggere il giornale, un paese rilassante.
I punti di maggiore attrazione, oltre la piazza del municipio è l'onnipresente piazza del mercato del formaggio con tanto di statua dedicata ai portatori
Kaasmarkt di Edam

Portatori di cacio tradizionali
E una bella cattedrale gotica che ha vissuto il periodo della riforma trasformandosi da cattolica a protestante. Mirabilmente accudita dai volontari del paese prodighi di informazioni e curiosità a proposito del loro monumento. Un monumento lo meritano loro, apprezzo tantissimo il loro entusiasmo e la disponibilità non invadente che hanno nell'approcciarsi ai turisti, macchina fotografica al collo.
Edam è vicina ad uno dei luoghi di villeggiatura olandese ... e allora che fai ? Non vai a curiosare ? Certo che si ! Pochi minuti di macchina alla volta di Volendam nei cui dintorni c'è un coreografico mulino (in funzione)
Mulino di Volendam ... con biciclette
Dopodichè oltre il porticciolo la curiosità ci porta sulla loro "spiaggia"
"spiaggia" di Volendam
A parte la temperatura, l'acqua non è che sia proprio cristallina, e allora si capisce come mai tanti olandesi affrontano un viaggione per venire a godere del nostro mare.
Viaggiare ... ti fa capire anche in che paese eccezionale abbiamo la fortuna di abitare. Dovremmo averne più cura .... ma questa è un'altra storia.
Rifernimento dal nostro amico "Jumbo", pausa pranzo e la caccia ai mulini riprende vigorosa in direzione Alkmaar.
Ancora, fuori città, un canale splendidamente addobbato coi mulini ci strappa una quantità di fotografie, ma non si può farne a meno ... 
Mulini di Alkmaar
Un breve giro in città ci fa apprezzare la piazza principale con tanto di museo del formaggio, palazzo che una volta era il mercato e la pesa
Kaasmarkt di Alkmaar

Poi di nuovo in macchina verso l'albergo scelto ... verso Utrecht

Giorno 6 - Austerlitz - Gouda - Delft - Kinderdijk - Rotterdam


A poca distanza dal nostro pernotto di Utrecht, scopriamo casualmente la presenza della "Piramide di Austerlitz".
Napoleone ha indubbiamente un gran fascino, per cui considerata la poca distanza ci dirigiamo verso quello che crediamo sia il campo di battaglia della più famosa vittoria del còrso.
attraversato un bel bosco (cosa abbastanza inusuale per l'Olanda) andiamo a sbirciare il villaggio di Austerlitz .. che (per noi) stranamente appare piuttosto insulso, una manciata di casette e un piccolo supermercato, senza nessun riferimento a Napoleone ....
Proseguiamo verso il monumento, almeno indicato chiaramente, e troviamo un parcheggio, un "ristorantino" e un microscopico parco giochi .... sempre più strano ...
Un breve sentiero nel bosco porta poi al monumento vero e proprio
Piramide di Austerlitz
In se è veramente un monumento particolare (accesso 3 €) , una enorme piramide di terra di quasi quaranta metri con tanto di obelisco sulla cima, dalla quale osservare un enorme porzione di Olanda.
Un po delusi dalla scarsezza di informazioni turistiche, ma comunque soddisfatti, ci lasciamo alle spalle Austerlitz.


L'arcano si chiarirà una volta messe le mani sul web .... Inizialmente abbagliati dal nome di Napoleone complici delle indicazioni in lingua "barbara" e un pizzico d'impreparazione ... scopriremo solo dopo che la vera "Austerlitz" si trova in repubblica Ceca e quello che abbiamo visto è un monumento fatto costruire da Auguste de Marmont, uno dei grandi ufficiali napoleonici, per celebrare per l'appunto la vittoria di Austerlitz durante il periodo di dominazione francese dell'Olanda. 

Tappa successiva del nostro sconclusionato peregrinare è Gouda, altra città famosa per l'omonimo formaggio. Ci gustiamo una cittadina carinissima, che conserva ancora gran parte il fascino seicentesco con i suoi monumenti
Municipio di Gouda
Piazza principale e la cattedrale sullo sfondo

Il kaasmarkt (pesa del formaggio) di Gouda
Mulino di Gouda

Potremo restare insensibili davanti alle tentazioni ? Ovviamente  NO !

Shopping caseario compulsivo, torniamo al parcheggio che presenta delle particolarità ...
Scendete dalla macchina con cautela !
Da Gouda, di nuovo in movimento verso Delft, il paese natale di Vermeer, che ci accoglie con un fastidioso temporale

Muncipio di Delft
Cattedrale di Delft
Casa di Vermeer

Anche il centro di Delft è una bomboniera, piazza, monumenti stradine e case colorate. Ovunque venditori delle famose ceramiche di Delft e riferimenti al pittore che è la celebrità locale.
Tappa successiva, nei pressi di Rotterdam è Kinderdijk ... non a caso patrimonio UNESCO ...
Una schiera di mulini a vento, usati per pompare e controllare le acque, in più un sole vicino al tramonto che regala ad ogni istante luce diversa .... quella che poteva essere una breve passeggiata a bordo del canale, diventa un vero safari fotografico ... alla caccia della luce e dell'inquadratura giusta.






Poche persone, cielo colorato, acque placide ... un luogo da cui staccarsi è impossibile fino a quando resta un pizzico di luce per concedersi l'ultima foto. Un luogo speciale che cattura l'anima, pur non avendo niente di eclatante, ma un luogo che è la quintessenza dell'Olanda ... mancano solo i tulipani ... ma non è stagione ! 
I cacciatori di mulini ora sono soddisfatti !
Una volta raggiunti dal buio e resisi conto che un ulteriore foto è impossibile, decidiamo di staccarci da Kinderdijk e dirigerci verso il ricovero notturno in quel di Rotterdam.


Giorno 7 - Vuurtoren Westhoofd - Neeltje Jaans - Middelburg - Breda


I primi chilometri della giornata passano sgranando gli occhi dal finestrino della macchina davanti all'immensità del porto di Rotterdam, la strada segue per chilometri e chilometri le strutture dell Europort ... roba da far girare la testa .... sicuramente tante delle cose con cui abbiamo a che fare giornalmente son passate da li ... Immenso, affascinante e .... inquietante 


Lasciato Europort, si svolta per andare verso una delle dighe, e gli occhi sempre aperti vengono attratti dall'indicazione di una spiaggia e da un faro in lontananza.

La curiosità ci spinge all'esplorazione di una spiaggia olandese, nonostante il meteo non sia tra i più favorevoli.
Faro di Vuurtoren Westhoofd
Il faro da proprio l'idea del mare nordico .... cielo ingrugnato, vento freddo ... un immagine malinconica, ma che ha un certo fascino. Una breve passeggiata dal parcheggio alla spiaggia dove le attrattive non sono ombrelloni e mare limpido, ma dune e immensità ... semideserta
Autoscatto sulla duna controvento !

Troppa gente in spiaggia 


Lasciata la spiaggia, una breve sosta sulla diga Neeltje Jaans con tanto di parco, e poi sulla strada di nuovo l'attenzione viene attratta da un cartello ... Visita gratis al mulino !
Impossibile non fermarsi da  De Joonge Johannes con mulino e fattoria ha costruito intorno anche un ristorante e un parco giochi per bimbi, e con successo riesce ad attrarre una numerosa clientela ... compreso una coppia di italiani scrocconi !! 

Tappa successiva è la città di Middelburg . Di nuovo abbiamo a che fare col bizzoso tempo nordico, una pioggerella fastidiosa impedisce di apprezzare in pieno i colori della città.
L'esplorazione non può prescindere dalla classica piazza del municipio
e poi dall'abbazia fortificata, che ci regala una splendida piazza d'armi e un sontuoso chiostro




La visita si conclude con un simpatico saluto da parte di un indigeno
E per finire la giornata, via verso Breda, dove nonostante la temperatura e il meteo poco invitante scopriremo una movimentata vita notturna
Breda .. piazza piena di locali

Giorno 8 - S-Hertogenbosch - La Trappe (Tilburg) - Zundert - Nuenen


Di nuovo sotto la pioggia, ma non importa, stamani iniziamo visitando un luogo chiuso la stupenda cattedrale di San Giovanni a S-Hertogenbosch


Uno spettacolare esempio dell'arte gotica, rimasta cattolica e quindi scampata alla furia della riforma luterana, visitata la cattedrale un breve giro per il paese ci porta a far 2 chiacchiere con la custode della chiesa protestante, la quale ci dice che siamo stati sfortunati ... di solito in questa stagione il tempo è buono, piove solo 2 o 3 ore al giorno, poi smette !!! (Ecco ... meno male che in Italia il tempo buono è un'altra cosa).
Poi finalmente ... direzione verso la prima delle abbazie trappiste, (la scusa del viaggio ... più o meno), quella nei pressi di Tilburg, la famosa La Trappe



Niente da visitare, abbazia e fabbrica sono interdette alla visita, ci dobbiamo accontentare del negozio dove oltre alla birra prodotta li vendono di tutto un po, ma almeno c'è il frate che sistema gli scaffali. Breve giro nel piccolo parco annesso dove ha sede anche il ristorante, e il viaggio può ricominciare verso una delle celebrità locali ....
Zundert, paese natale di Vincent Van Gogh


Paese carino, anche se ha poco di grandioso da offrire, rende comunque l'idea di come doveva essere ai tempi di Vincent. Obbligatorio il passaggio davanti al museo che sorge dov'era la casa natale di Vincent e dalla chiesa dove tra l'altro è sepolto un Vincent Van Gogh ... fasullo (in realtà il fratello minore del pittore deceduto in tenera età)

E visto il fascino che questo artista emana, ci fa decidere la nostra prossima tappa : ...Nuenen dove ha prodotto alcune delle tele più famose
Non a caso nel parco in centro del paese ci sono sia Vincent che "I mangiatori di patate"
Curiosando un po, scopriamo che intorno a Nuenen c'è un percorso che porta a toccare tanti luoghi cari a van gogh, quindi ... deciso, ci concederemo una notte  nell'Auberge Vincent (ma guarda caso) e domani ... carta e bici sulle orme del pittore.

Giorno 9 - Nuenen e dintorni ... in bici

Puntuali all'apertura siamo al Vincentre dove con l'entusiasmo degli esploratori reclamiamo la nostra copia con le indicazioni per il percorso da fare per seguire i passi di Vincent ... 18 punti corredati di cartelli informativi da cercare e in paese e fuori in mezzo alla campagna olandese ...
Il giro è lunghetto da fare a piedi, c'è da arrivare anche ai paesi vicini,  ... quindi quale mezzo migliore per apprezzarlo se non una bella bici olandese ?
con la nuova mappa in mano, passo deciso verso il negozio di biciclette che per 10 euro ci fornisce il nostro cavallo meccanico, per tutto il giorno.
Premessa delle 10 del mattino : 
- Omino che noleggia le bici : "Chiudo alle 18:00, riportatemi le bici prima di quell'ora" 
- Noi : "Non ci sono problemi, guardi un paio d'ore e gliele riportiamo" 
E così, zaino in spalla, cartina alla mano iniziamo la nostra escursione "Sui passi di Van Gogh"
Ci accorgiamo di quanto è facile e rilassante girare per le ciclabili in Olanda, il tempo scorre via tra i cartelli quasi fini a se stessi a posti che sono ancora uguali ai quadri


Ma a prescindere da tutto, girare in bici, per la campagna olandese è veramente piacevole. Sei in bicicletta e attraversi la campagna (sempre su ottime piste ciclabili, che ora apprezziamo in pieno ), vuoi non capitare nei pressi di un mulino ?
Più Olanda di così !!
La curiosità poi ci spinge anche fuori percorso ogni tanto, e finiremo per concederci una lussuosa pausa pranzo in una zona di laghetti; bici parcheggiata, gambe a ciondoloni dal pontile e pace ....
C'è un posto migliore per rilassarsi ?
Fatalmente il tempo scorre, concludiamo il nostro giro sconfinando anche nella periferia di Eindhoven e riconsegniamo a malincuore  le bici quasi all'orario di chiusura del negozio !!! Come dire ... giornata volata via !!! Stanchi ma soddisfatti,  riprendiamo la macchina e lasciamo la piacevolissima Olanda in direzione del Belgio ...