Dopo la positivissima esperienza delle gole del Verdon nel 2013, continua l'esplorazione della Francia con un altra zona totalmente fuori degli schemi.
Sempre facilmente a portata di ruote, (non è lontana dal confine) ma capace di stupire per i suoi panorami, le sue strade la sua storia.
Il Vercors è una specie di cittadella naturale, un sàssone enorme (eh si ... un "gran sasso" ) piazzato li in mezzo alla pianura francese dopo le altezze delle alpi marittime. Una specie di fortezza naturale, tutta gole, canyon, grotte, altopiani, e sopratutto parco naturale ... direi che le premesse per i cacciatori di immagini ci sono tutte e la distanza è relativamente breve.
Giorno 1 : Da Finale Ligure (A10) a La Condamine Chatelard >> Percorso Gmap <<
Disponendo di un po di tempo e considerando il meteo inclemente di questo agosto, optiamo per un avvicinamento soft prevedendo una sosta intermedia.
Fissato il ritrovo con la compagnia "sud" a Finale Ligure, iniziamo l'avvicinamento al confine francese attraverso quelle belle strade curvose e deserte anche in estate che attraversano le montagne liguri.
Colle di Melogno
Colle Quazzo e Colla di Casotto
Tre passi, giusto come antipasto per stimolare l'appetito che verrà soddisfatto con piacere presso "La Locanda del Mulino" a Valcasotto. Posticino carinissimo, inaspettato, non posso dire trovato per caso perchè nella zona non è che ci sia amplissima scelta di posti per sostare.
Quello che piace rammentare è l'ospitalità dei proprietari e il loro modo di intendere la ristorazione promuovendo con passione i prodotti tipici locali. La "formaggeria" la dice lunga su quale sia il prodotto tipico ....
Un piacere indugiare tra salumi, formaggi, burro artigianale e chiacchere all'ombra del tendone. Al momento della partenza nere nubi cominciano a far capolino all'orizzonte e tocca iniziare una gara per cercare di lasciare la pioggia alle spalle. Il tentativo riesce solo parzialmente, al nostro passaggio troveremo un po di pioggia in pianura e la strada del Col della Maddalena purtroppo bagnata.
In ogni caso giusto in tempo per l'ora di cena al Gite Le Belvedere
Giorno 2 - Direzione Vercors, Da La condamine Chatelard a Chorance >> Percorso Gmap<<
Mattina con tempo buono finalmente, non resta che iniziare l'esplorazione del territorio francese. Questa tappa dovrebbe essere solo il trasferimento verso il Vercors, ma come buona norma si sfrutta la giornata per esplorare qualche strada secondaria alla ricerca di panorami, ecco quindi spuntare dall'atlante il Col de Pontis, stradina decisamente maltenuta e brecciolinosa, ma da cui è possibile ammirare il lago dall'alto,
Segue il dramma del giorno .... il terribile attraversamento di Gap .... PANICO PANICO PAURA, BRIVIDO TERRORE RACCAPRICCIO, ma sopratutto du' palle !!! Nonostante Gap sia poco più che un paese, è attraversata da una mole di traffico esagerata, aggiungeteci qualche lavoro stradale (che anche in Franca non guasta) e il risultato è una specie di calvario ingorgato. Coda esagerata per attraversare il paese sotto un sole che dice chiaramente che siamo in luglio ....
Un sospiro di sollievo lasciarsela alle spalle e cominciare l'attraversamento delle campgane francesi, ora si che si gode .... si gode dei colori della "non" lavanda al Col des Eyegaux
, si gode della vista inaspettata della torre a La rochette,
ottimi antipasti di quello che sarà il leit motiv del viaggio ... colli e passi.
Il primo valico che ci introduce nel parco del Vercors lo troviamo una volta abbandonata la D1075 ed è il Col de Grimone, strada divertente, ma che subisce il meteo avverso di questa stagione stramba. Arriviamo in cima che pare novembre ....
A seguire le prime gole, in fondo al Col si entra nelle Gorges des Gats .... un ottimo antipasto di quello che è questo lembo di Francia ... strada stretta tra pareti di roccia verticale, tunnel scavati nella roccia viva, torrenti e strapiombi.
a Die .... grige nubi si addensano sulle cime delle montagne, riusciamo a goderci i colori di un campo di lavanda in fiore
(segnare nelle cose da fare : tornare in provenza a luglio per guardare i campi di lavanda fioriti), prima di entrare nella nuvola che staziona in cima al Col de Rousset .
Sarebbe una bella strada, veloce e curvosa, apprezzatissima dai "motards" transalpini, ma tra acqua e nebbia ci lascia soltanto una gran voglia di tornarci col sole per farla come si deve,BELIN !.
e dal col ci siamo ... novembre ci ha di nuovo raggiunto, nebbia e pioggerella insistente e fastidiosa, che non ci farà apprezzare al massimo la zona del Grand Goulets (strada fantasticamente panoramica, purtroppo chiusa e sostituita da un moderno, funzinale e asettico tunnel)
assediato dai soliti "pensionati" che criticano l'andamento dei lavori ... ovviamente .....
e del Petit Goulets .... tant'è che arriveremmo a Chorance presso Hotel Le Jorjane accolti dal cordialissimo George completamente fradici .
Giorno 3 - Parco del Vercors "nord" - Grotte di Chorance . >>>Percorso Gmap<<<.
La pioggia della notte lascia alla mattina un modo piuttosto umido, ma il sole si riesce a vederlo .... optiamo quindi per un giro "breve" della zona nord parco. Rifocillati da un abbondante colazione, le prime strade sono subito strette e in salita verso l'altopiano di Presles. Fuori dagli alberi si apre il panorama su quello che è il Vercors ...
Montagne ... che si atteggiano ad alpi ... anche se abbondantemente più basse e strade strappate con la forza a pareti verticali che trasudano umidità .... anzi acqua, visto che duramnte la notte non è certo mancata.
Una sosta per riprendere il fiato dopo queste meraviglie e una volta attraversato l'altopiano si procede a capofitto per uno dei punti più spettacolari del parco, ossia le Gorges du Nan, lo strapiombo rende emozionante il passaggio e apre lo sguardo alla pianura sconfinata che inizia alle falde del Vercors. Strada godibilissima in moto ... quasi da orgasmo per i cacciatori di panorami ... da nervi saldi e tanta pazienza se affronata in macchina. Rocce sporgenti e gallerie non illuminate a senso unico alternato non stimolano certo la ricerca della velocità.
Un breve tratto a valle e poi a Saint Gervais si rientra nel parco attraverso il Canyon des Ecouges.
Strada in mezzo al bosco, decorata da una bella cascata
e seguita dal passaggio col "brivido" nella galleria scavata nella roccia ... ovviamente completamente al buio.
Emozionante ....
La galleria è stata costruita per sostituire la vecchia strada scavata nel fianco della montagna, bella, panoramica ma afflitta da un continuo bombardamento di sassi ....
Strada che ha anche una rilevanza storica, come attesta la targa a ricordo delle imprese dei partigiani francesi durante la seconda guerra mondiale.
Canyon che prosegue prima stretto,
poi allargandosi piacevolmente fino al Col de Romeyère .
Dopo il valico il panorama prende un aspetto collinare incitando alla sosta rigenerativa a Rencurel , presso il gradevolissimo Hotel le Marronier che, come di prassi in Francia, ha un occhio di riguardo per i "motards" ....
Tant'è che non possiamo esimerci dallo specettare la vetrina dove altri gruppi di mezza Europa hanno lasciato il loro marchio.
Soddisfatti i bisogni primari, proseguiamo la strada verso il prossimo obiettivo godendo di una parte delle Gorges de la Bourne, fino all'attrazione clou di questa giornata ossia le Grotte di Chorance ....
Una breve camminata con guida in francese (ovviamente) nelle viscere delle montagne del Vercors decisamente suggestiva ....
Visto che il tempo non manca concludiamo la giornata con un giro turistico e una birra a Pont en Royans e le sue tipiche "Maisons Suspendues" sul corso della Bourne.
Giorno 4 - Parco del Vercors "sud" - Da Chorance a Chorance.>>> Percorso Gmap <<<
Approfittiamo del sole mattiniero per ripercorrere la strada del Petit goulets, (che senza la pioggia ha decisamente il suo perchè) e dirigerci tra campi e colline verso il Col de Proncel e una breve sosta al bivio che conduce al Col de la Chau, dove ha sede il cimitero di guerra dei partigiani del Vercors, anzi dei Maquis du Vercors
E il relativo memoriale qualche chilometro più su ....
Dopo il col, la strada entra nella foresta demaniale di Lente, una riserva naturale, e si snoda tra alberi e nebbia (immancabile) fino al Col da la Bataille.
A quanto si legge in giro a proposito di questa strada dovrebbe esserci un gran bel panorama, beh .... mi limito a immaginarlo e a segnare sul mio taccuino di viaggio di tentare un secondo passaggio possibilmente in una bella giornata ...
La strada scende divertente fino a valle dove a segnare l'incrocio troviamo la bella Abbazia di Leoncel
Piccola sosta e si riparte alla ricerca di un punto pranzo ....
La bella giornata però viene funestata dalla caduta di Mario tra Peyrus e Saint Vincent la Commanderie a causa di una seminagione di breccino in mezzo di strada.
Gita sospesa e scattano gli automatismi del gruppo .... Chi si occupa dell'infortunato, chi del mezzo meccanico, ecc. ecc. .... risparmio i dettagli altrimenti sarebbe da scrivere un romanzo gotico a proposito della sanità francese,
E poi ....
- Le scene da poliziesco nel Pronto Soccorso,
- Gli abbandonati .....
- Il Col de Limouches per 8 volte
- ecc. ecc...
Però mi fa piacere rimarcare la solidarietà e l'aiuto concreto fornito dai passanti nei confronti di un "motard" in difficoltà ...
Giorno 5 - Rientro in Italia - Da Chorance a Sauze d'Oulx >>> Percorso Gmap <<<
Accertati delle condizioni di Mario, lasciato alle cure di George e sopratutto di Klaudia, in attesa del mezzo di recupero per lui e la moto,
lo lasciamo malvolentieri e ci dirigiamo verso una parte del parco che avremmo dovuto vedere ieri e che pare una delle parti più spettacolari.
E signori miei ... è vero ... la "Combe Laval" è uno spettacolo che mozza il fiato ....
Si a parole rischio di essere ripetitivo .... gallerie scavate nella roccia viva, strade a strapiombo, canyon che si apre verso la pianura .... ma come si fa .... è così .... panorama che cambia di curva in curva, punti panoramici e piazzaletti da cui non smetteresti mai di affacciarti ....
Al Col de la Machine sosta e inversione di rotta sulla strada dall'altro lato del canyon, divertente, ma meno spettacolare dal punto di visto paesaggistico. Un ripasso a Chorance per controllare che Mario sia ancora li integro e non molesti le cameriere, prima di avviarsi verso l'uscita del parco attraverso le Gorges de la Bourne
e scendere verso Grenoble con la bella strada che scende da Saint Nizier du Moucherotte.
Da Grenoble è tutta statale .... ma tutt'altro che noiosa fino al Col du Lautaret che quest'anno ha visto il passaggio in giallo del nostro Vincenzo Nibali.
Ultima sosta prima di rientrare in Italia alla città vecchia di Briançon, con le sue fortificazioni, la sua strada con tanto di canale e il suo omaggio a un grande del ciclismo ....
Poi verso il Monginevro e il ricongimento con gli altri amici a Sauze d'Oulx presso Albergo Assietta dove altri chilometri ci aspettano in splendida compagnia ...
Il Vercors è ormai alle spalle, ma lascia un ricordo indelebile e una gran voglia di tornare alla ricerca di altre sorprese e magari di una stagione migliore per apprezzarne colori e strade fantastiche