lunedì 30 settembre 2013

2013 - Gole del Verdon e Mont Ventoux

L'idea è un po che frulla in testa, la data scelta, la cartina (regionale Michelin  n. 527 Provenza - Alpi - Costa Azzurra) acquistata, le tentazioni disseminate da chi ci ha preceduto metabolizzate e pronte ad essere soddisfatte, manca solo il dettaglio del meteo che a pochi giorni dalla partenza potrebbe far deviare tutta la compagnia verso altre mete o direttamente al divano ! Giorni di spasmodiche consultazioni di Meteo France  che a ridosso della partenza sembra promettere bene ... ok si va !

Resta solo da prenotare l'alloggio, ma per quello, basta una email in cui millanto una perfetta conoscenza della lingua francese ... (in realtà ho fatto dei meravigliosi copia/incolla di frasi scritte dalla Flo e e dalla Dany). Una email di richiesta e una di conferma son sufficienti per prenotare le camere, anche se sei un perfetto sconosciuto e pure straniero ! Il che mi porta a valutare quanta differenza, quanta fiducia, quanta più accoglienza c'è in Francia (quantomeno in Provenza) a differenza di tanti posti, anche a due passi da casa .... Ma i francesi sono più ingenui o i turisti sono più affidabili che da noi ?

Pronti alla partenza dunque, tutti contenti, ma con un po di rammarico, l'Ilaria nonostante sia stata il diavoletto tentatore che ha innescato il meccanismo dovrà restare a casa per alcuni impicci. Ma conosco il rimedio ... e ora conosco anche le strade ... ci si torna, vero ?

Alla fine la truppa è così composta : i maschietti Duka, Smilzo e Felix, la quota rosa LazyD, Flo e Tata7

Giovedì 19 settembre - Riunione Genovese 


E' giorno di lavoro, nonostante tutto, la moto è carica e pronta a partire dalla sera precedente, prima però c'è da fare qualcosa per innalzare il PIL ! Almeno mezza giornata chini sul fatturato va fatta, ma il pomeriggio si può finalmente dare il via alla piccola vacanza fuori stagione con una "sopportabile" dose di autostrada fino a Genova, arrivando giusto in tempo per sistemarsi al "B&B LazyD", arrivo che è avvenuto praticamente in contemporanea con le nordiche.
Al completamento della compagnia manca solo il gattone modenese che è potuto partire solo il pomeriggio inoltrato e purtroppo dovrà rinunciare alle alici fritte di benvenuto

misteriosamente evaporate in un attimo.
Due passi per il centro della bella Genova, giusto per stimolare l'appetito (come se ce ne fosse bisogno ... ) fino ad arrivare alla Trattoria "Vico Palla" al Porto Antico.

Un breve tentativo di perder tempo per dar modo a Denis di arrivare ha poco successo, quindi il via agli antipasti per stemperare l'anZia dell'attesa, il quale non resistendo al richiamo della buona tavola immagino abbia innestato la "velocità smodata" per raggiungerci in tempo utile e mettere le mani sul menù .

Chiacchere, amici, buon cibo, altri due passi che includono la cattedrale di San Lorenzo, il palazzo Ducale (ovvio !), piazza De Ferrari e la compagnia può ritirarsi tra coperte e materassini rosa "Hello Kitty"

Venerdì 20 settembre - Genova - Ventimiglia - La Palud sur Verdon <<< Gmap


La giornata inizia con un'ottima e abbondante colazione accompagnata da focaccia genovese appena sfornata e un profluvio di colori tra tazze personalizzate e tovagliette omaggio a tutti i partecipanti, una scorta di buonumore per affrontare la noiosa, necessaria, ma per fortuna abbastanza breve, dose di Autostrada fino a Ventimiglia.
E per adesso basta con l'autostrada, perchè se n'è gia fatta abbastanza e quella francese .... non avrà i nostri spiccioli !! Ora si che comincia il giro in moto !

Un breve tratto della SS20 del col di Tenda e poi a sinistra verso Olivetta San Michele e il confine francese che ci accoglie subito col divertente e misconosciuto Col de Vescavo

La stagione è fantastica, cielo blu da cartolina, temperatura perfetta e strade deserte ! Eh si ... come dicono da queste parti : vous aveè avut un grand Sèderon avec la meteò ! 

La strada prosegue arrotolandosi verso Sospel

dove apprendiamo (ma era facile da immaginare) che in Francia la benzina costa meno (anche se non tanto) che in Italia, ma sopratutto inizia una salita che fa parte del mito motoristico, mito che parla di parla di 4 ruote e non di 2 .... ma ci va bene lo stesso !
Primo obiettivo della vacanza è raggiunto ! Nonostante una strada con un fondo non impeccabile a causa di buche e asfalto malmesso, buono per le macchine da rally, ci gustiamo comunque il panorama che merita assai,




fino ad arrivare al mitico Col de Turinì dove è d'obbligo  .... un lauto scatto

L'aria è fresca il posto è decisamente meritevole ... va festeggiato con una opportuna pausa pranzo dove spariranno misteriosamente gli ultimi pezzi di focaccia alla cipolla residui della colazione.
La strada prosegue piacevole verso Saint-Martin Vèsubie e il relativo Col Saint Martin e poi verso la valle della Tineè sempre con un ottimo asfalto, tante curve e zero traffico.
A Saint Sauveur sur Tinèe si cominciano a vedere le rocce rosse che caratterizzano questa regione

 e che dopo il Col de la Couillole

ci dovrebbero introdurre nelle Gorges du Cians, gole di roccia rossa a quanto pare molto spettacolari, così come raccontato da "Dagasse" che è gia passato da queste parti lasciando una bella scia di bricioline di pane che come al solito, non sono andate disperse ...

Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo ... l'imprevisto ! Quella cosa che fa si che i programmi si vanno fatti, ma molto spesso vanno cambiati adattandoli all'impiccio !
Arrivati a Beuil imbocchiamo la strada per le Gorges du Cians e a darci il benvenuto troviamo il simpatico cartello : "ROUTE BARRE' " .... strada parzialmente interrotta da una frana, verrà riaperta verso le 18, ma sarebbe troppo tardi, siamo ancora lontani dalla meta e la cena potrebbe essere a rischio !

Rapido cambio di programma, cartina alla mano

e ruote puntate verso Valberg, un tratto di strada gia affrontato l'anno scorso in occasione del mio giro della riscossa, e poi a Guillaumes verso la strada del ripiego, ossia le Gorges du Daluis
Anche queste scavate nella roccia rossa, con strapiombi mica da ridere,  caratteristiche gallerie buie e strettissime
Si vabbè ... questa strada è un ripiego (è indicata con 2 stelle sulla carta Michelin, contro le 3 dell'altra), un'alternativa dell'ultimo minuto, ma .... non abbiamo motivo di lamentarci !




Difficile non fermarsi ad ogni curva per assaporare questo fantastico antipasto di canyon, ma il tempo stringe e alla fine non dedicheremo a questa bellissima strada il tempo necessario, segno sul taccuino di tornare a fare un giro in questi paraggi, anche per salire sul ponte che le attraversa e guardare giù ....

Arrivati sulla veloce N202 affrontiamo (parolone) il  Col de Toutes aures (in pratica un semplice scollinamento) e planiamo sul Lac de Castillon, il lungolago verso Castellane è un tratto di strada misto veloce, aperto con asfalto perfetto ... aggiungo solo che "invita la lepre a correre" ....
A Castellane rapido rifornimento al Supermarchè Casino per un pieno ad un prezzo decisamente conveniente, quindi direzione La Palud per un assaggio delle gole del Verdon, con un po di fretta e col buio in arrivo; è un breve tratto che corre tra le pareti del canyon e qui il sole gia da un po non arriva più, comunque riusciamo ad arrivare all'Auberge des Cretes, luogo del nostro ricovero notturno in tempo per una doccia e la cena.
Un po il posto isolato, (l'auberge è in posizione strategica, ma fuori dal paese, in mezzo al "niente") un po la stanchezza, un po il vino, procurano dei ricordi abbastanza nebbiosi del dopocena, con il freddo che si fa sentire sintomo dell'estate ormai finita, una stellata notevole, e la strana sensazione di aver passato la notte in una segheria in piena attività.

Sabato 21 settembre - Gorges du Verdon <<< Gmap


Giro breve, ma di gran gusto .... visto lo scarso potenziale chilometrico (poco più di 100 km) da affrontare oggi, ce la prendiamo abbastanza comoda. colazione, 4 chiacchere con consigli sulla strada da fare, sugli uccelloni e altro da parte degli indigeni ... o meglio ... ci parlano loro ... io sebbene abbia millantato la conoscenza della lingua scritta non vado oltre a un dignitoso "blindà la supercazzolè avec scappellamant a droite".
Asciugate le moto, dopo il lavaggio a cura dell'abbondante guazza notturna, siamo pronti per lanciarci a "velocità smodata" sulla Route des Cretes.


(segnata 3 stelle sulla fida carta Michelin; la route è a senso unico va presa dalla parte di Castellane, prendendola da La Palud si può arrivare solo fino allo Chalet, ossia la parte meno interessante) , dunque velocità smodata dicevamo, alla fine calcoleremo una media di percorrenza inferiore ai 10 Km/h ... e il motivo c'è ... non si riesce a non fermarsi a tutte le terrazze panoramiche.



Sentiti i racconti di chi ci ha preceduto, stentiamo a credere di aver tutta la strada per noi, il traffico è inesistente e solo in qualche piazzola ci sono le poche macchine di coraggiosi rocciatori, attrezzatissimi bird watcher o semplici turisti ...

Si decisamente, abbiamo azzeccato il periodo migliore dell'anno per goderci questi paesaggi.

E che viste .... sono senza fiato, davvero non riesco a fare più di 50 metri per volta, impossibile non affacciarsi ad ogni terrazza per vedere quali sorprese riservano queste pareti a strapiombo, queste rocce scavate dal fiume,

questi .... visitatori in "bus" .... irriguardosi !

E spettacolo nello spettacolo al belvedere in corrispondenza del Pas de l'Abauc (il punto più alto della Route des Cretes) abbiamo la fortuna di poter ammirare i famosi "uccelloni", i Rapaci del Verdon,

qualcuno resta sospeso in aria come per magia, qualcuno sfiora elegantissimo le pareti passandoci vicino ... e così ti accorgi che gli "uccelloni" sono veramente tali ... bestioni con 2 metri apertura alare !

Sosta, foto, riparti risosta, rifoto, ririsosta, ririfoto, ririparti, in pratica un incedere estremamente difficoltoso, roba da un passo avanti e due indietro, ma nonostante tutto incredibilmente riusciamo ad arrivare alla fine della Route che è gia tarda mattinata, ancora una foto tutti insieme al Col d'ayen

sulla D952, prima di un ulteriore zona lenta, quando le gole finiscono e si aprono regalando la vista del Lac de Saint Croix.




Rapido passaggio a sfiorare il lago e ad Aiguines ci concediamo una sosta pranzo con calma, tanto la strada da fare oggi è poca .... (non pensando che tra colazione e pausa pranzo sono stati percorsi a malapena 50 km !! )

Una piazzetta carina, un tavolino sotto un ombrellone, qualche piatto particolare, sole ... una buona pausa pranzo che è un piacere da prolungare un po ... giusto il tempo di mettere a posto nella testa le immagini della mattina, per poter affrontare la "riva sinistra" delle gole, quella definita come da buona enfasi francese "corniche sublime" (ancora una volta segnata con 3 stelle sulla fida cartina Michelin), ossia il tratto di strada che da Aiguines porta al Balcon de la Mescla o meno poeticamente ... indicata come D71;



E anche questo tratto non delude, non finiresti mai di affacciarti sugli strapiombi, ad ammirare la potenza dell'acqua che scava le rocce, a rabbrividire pensando a quei folli che legati ad un elastico si lanciano giu dal Pont d'Artuby ...

uno dei più alti d'Europa ... oggi non ci sono, la stagione probabilmente è finita, peccato ... non ne sarei capace, ma vederne uno mi sarebbe piaciuto. Che dite, possiamo considerarla anche questa una "scusa" per tornare ?
Altra sosta alle terrazze panoramiche al "Balcon de la Mescla"


con tanto di visita al mercato del ciarpame (o souvenirs); è decisamente difficoltoso avanzare spediti per questa strada ... tant'è che tra soste e errori di rotta arriviamo alla "rive droite" delle gole più o meno alla stessa ora del giorno precedente, quindi con lo stesso problema di luce scarsa, e vabbè, vada per una sosta almeno al Point Sublime

 ma proprio bisogna ripassarci per vedere questo tratto di strada con la luce e perchè no ... per vedere la Route des Cretes al tramonto, che dev'essere, se possibile ancora più spettacolare ....

Si .... bisogna proprio fare almeno un altro passaggio .....

130 km in giorno, cavalletti e motorini d'avviamento che urlano per il troppo lavoro, ma che posti e che gioia per gli occhi. La fama delle Gorges du Verdon,  il grand Canyon europeo, è ampiamente meritata

Domenica 22 settembre - Mont Ventoux - Gorges de la Meouge - La condamine Chatelard <<< Gmap


Colazione di buonora, saluti a Laurent che ci ha ospitato per 2 notti e si comincia a macinar chilometri, oggi la strada da fare è tanta, tappa impegantiva, ma di gran gusto ....
Un po lontana dalle mete tradizionali, un po da vagabondi, come piace a me ...
Ci troviamo così a procedere speditamente tra strade che attraversano colline e infiniti campi di "lavanda", non a caso stiamo attraversando una delle regioni della Provenza.


Provenza dunque, un paesaggio collinare, saliscendi continui, curve morbide a non finire, traffico decisamente scarso, paesi sonnacchiosi e altri più vivaci ....
Ponti, pianure, ma strade dritte non se ne parla, per fortuna ....

Mi scorrono le immagini di Brase d'Asse sulla D907, dominato dalla parte antica del paese ormai diroccata, e in stato di abbandono,

Poi Forcalquier con la sua cattedrale e la sua bella confusione provocata dal mercato (o da chissàquale festa) della domenica, e ancora strade, panorami diversi, ma stranamente familiari ... si viaggia bene in Provenza, un paesaggio gentile, una segnaletica adeguata ... non c'è tempo per fermarsi a fare troppe foto, ma come un cinema, come un rullo è bello farsi scorrere il panorama intorno.

Fino a quando il Mont Ventoux si staglia all'orizzonte ....

Una specie di Amiata, un cocuzzolo di 2000 metri che si staglia tra colline e pianure .... una montagna senza senso che non dovrebbe stare lì ....

Ancora qualche chilometro e si arriva a Sault, la base operativa per tutti quelli che decidono di affrontare il Ventoux ... si perchè qui stiamo passando con le ruote sulla storia ... la storia del Tour de France, certo (che anche quest'anno ha fatto tappa qui) ma un po è anche parte della nostra Storia con la "S" maiuscola, storia che ha il nome di un certo "Francesco Petrarca" è l'autore della prima ascesa documentata sul Ventoux.

C'è solo il problema delle infinite tentazioni che questo territorio propina a ruota libera coi suoi golosi cartelli marroni, da una parte "Col de l'Homme Morte - Route Remarquable", dall'altra "Gorges de la Nesque", tutto in una volta non si può vedere, e questa è solo la prima.

Comunque ai francesi, tanto di cappello ! Sanno davvero come promuovere un territorio.
Il Mont Ventoux è un simbolo dello sport ? Ed ecco spuntare, pista ciclabile, percorsi a piedi, tabelle di riferimento, cartelli, guide e noleggi per ogni tipo di attività, ... insomma affrontare questa strada (inutile, tra l'altro perchè si può benissimo passare oltre la montagna senza salirci sopra) è una festa dall'inizio alla fine !

All'inizio mentre sfili i vari gruppi di ciclisti che faticano in salita,

(con l'asfalto perfetto ... grazie al Tour) e prosegue dopo man mano che si apre il panorama "lunare" del Mont Ventoux. Oltrepassato lo "Chalet Reynard" a 5 Km dalla vetta, il panorama cambia in maniera repentina ... si passa dalla normale vegetazione di montagna, alla .... LUNA !

Perchè questo sembra il Mont Ventoux, una montagna lunare, praticamente senza vegetazione, una montagna che sembra in realtà un cumulo di sassi !
Stranissima, inospitale, ma affascinante !


Ora si che mi rendo conto di che inferno dev'essere affrontare questa pietraia in bicicletta sotto un impietoso sole estivo; inferno che ha preteso sacrifici estremi, come quello del ciclista Tom Simpson, morto su questa strada stroncato dal caldo e dalla fatica (... e forse anche da qualcos'altro)

La vetta però è nostra ! giusto festeggiare con acquisti sfrenati alla sagra del ciarpame e successiva pausa pranzo al fresco dei 1900 metri !

Stavolta pranzo rapido con panino e ripartenza perchè la strada da fare è ancora tanta, per cui per abbreviare invece di fare il giro completo del monte, scendiamo a valle ripercorrendo la stessa strada fino a Sault.
Da qui ancora panorami mutevoli, belle curve, paesini medievali arroccati come Montbrun Les Bains,

gustosi saliscendi con qualche colle che non guasta mai, paesi dai nomi evocativi come

 e altre gole.
Ci troviamo infatti ad attraversare le Gorge de la Meuge


carina come strada, ma niente di paragonabile ad altre gorges ben più famose ... comunque la D942 ci piace assai, come è assolutamente gradevole il successivo saliscendi attraverso il Col du Haute Foret fino a La Motte du Caire e la successiva D951, scorrevole e deserta che corre lungo tutta la valle con tanto di valico da contrassegnare

 fino a farci raggiungere la strada del Colle della Maddalena (o Col de Larche) all'altezza del Lac de Serre Pocon.

Com'è facile prevedere, siamo ormai rincorsi a breve distanza dalle ombre della sera pertanto come di consueto l'ultimo tratto di strada sulla bella e scorrevolissima D900 si trasforma in una lunga galoppata senza indugi per non mettere a rischio la cena.
Gli ultimi sprazzi della luce del tramonto ci regalano mentre saliamo verso il Belvedere Sant Anne, una magia di colori che illumina il Fort de Tournoux

Al Gite dove pernotteremo, scopriremo di essere i soli ospiti della struttura, i proprietari carinissimi ci hanno atteso e ceneranno insieme a noi.
L'assenza di vita mondana anche in questo caso non ci pesa, ad un'altitudine 1700 m, col freddo che pizzica, la stanchezza accumulata, l'unico epilogo pensabile è ovviamente una gran bella dormita sotto il piumone.

Lunedì 23 settembre - La Condamine Chatelard - Autostrada - Casa <<< Gmap


Il mattino esordisce con un cielo azzurro esagerato, un azzurro così intenso degno di una rara giornata invernale, mentre siamo appena usciti dall'estate ...

Azzurro come raramente si vede, il sole che pian piano illumina il Grand Parpaillon colorandolo ...

 magia, un magico spettacolo di sole e montagne !
Saziata l'anima con lo show dell'alba, si passa a saziare il fisico con un'ottima colazione a base di pane fresco, burro, marmellate fatte in casa, e ... ehm ... caffè (più o meno, si insomma, chiamiamolo così ...:mrgreen: ).

Salutiamo i proprietari e una volta caricate le moto, c'è pochissima voglia di prendere la strada di casa ... prima si sale al piazzale degli impianti sciistici per vedere il panorama, poi si scende a vedere l'imbocco della strada (sterrata) che porta agli oltre 2600 metri del tunnel del Parpaillon,



 infine si scende a valle e al bivio per il Col de Vars iniziamo a perdere i pezzi della compagnia, Flo e Tata optano per un rientro panoramico via Vars, Izoard, Monginevro, per cui le dobbiamo salutare e proseguire verso il Colle della Maddalena (o col de Larche per dirla alla transalpina)
strada decisamente gradevole, veloce e che lo dico affà ... con un asfalto ottimo !!

Al Valico per l'ultimo Lauto Scatto

e salutiamo Denis che riparte a spron battuto e ci dedichiamo un ultimo giro alla baracchina dei souvenirs e un ultimo caffè in quota ... però sul versante italiano ! Stavolta siamo dal lato giusto del bar !

Poi è solo discesa fino a Borgo San Dalmazzo, salutiamo la LazyD che gira verso il Col di Tenda e restiamo io e lo Smilzo con taaaaaaaanta autostrada da fare fino a casa.

Ma la Francia mi ha piacevolmente sorpreso, finite le alpi le strade sono ancora molto molto carine, non è quel piattume di stampo "padano" che immaginavo, tanti posti nuovi visti, tanti posti ancora da vedere .... si c'è poco da aggiungere se non che "la Francia chiama" ... chiama fortissimo, e il bello è che non sono neanche sordo  !!


NOTE di VIAGGIO

Cena a Genova pressoAntica Osteria di Vico Palla”, al porto antico di Genova
Vico Palla 15r (traversa di via del Molo) tel. 010 2466575, arredamento "da trattoria", personale simpatico, cena abbondante a con piatti caratteristici a base di pesce (ma non solo), acqua e vino della casa 28 € circa

Pernotti a La Palud sur Verdon
Presso Auberge des Cretes
Hotel Restaurant
4120 La Palud sur Verdon
Tèl : 04 92 75 88 64
Portable : 06 12 54 47 42
Fax : 04 92 75 88 51
email: L060465@AOL.COM
60 euro la camera con bagno e doccia  (tripla in questo caso) 20 € a testa per cena e colazione

Pranzo gole del Verdon :  Restaurant “La rive Gauche”, ad Aiguines. 16 € per il menù du jour comprendente un’insalata, un piatto unico (nel nostro caso petto d’oca con salsa al pepe e contorno) e un dessert

Pernotto a La Condamine Chatelard
presso Gite du Belvedere
Le Belvédère (près du hameau des Pras)
Station de Sainte-Anne
04530 La Condamine-Chàtelard
Rèservation : 04.92.84.30.16.
ou contact@belve.fr
44,30 € pernotto, cena (in famiglia) e colazione in camera doppia con doccia e bagno esterno